il mio migliore amico si fotte mia moglie.
rilasciato 12.07.2014 in categoria sesso raccontoOrmai avevo deciso di provarci perché la situazione si presentava favorevole.
Ero arrivato al mare e trovai solo Alessia mentre Roberto era uscito e i bambini stavano con gli amichetti. Lei era appena tornata dalla spiaggia e io già immaginavo quelle sue tettone abbronzate unte dalla crema solare che tante volte avevo stretto tra le mie mani. Oramai eccitato come un a****le la seguii al piano di sopra con una scusa, lei inizialmente non capì ma il mio sguardo insistente sulle.
sue tette, come ormai mi era di abitudine, le fece intendere qualcosa.
La visione di una tetta che usciva un po' fuori dal costume e lo stacco dell'abbronzatura mi fecero andare fuori di testa. Mi avvicinai e le misi una mano sul collo spingendola contro il muro vicino le scale. Lei forse non si aspettava quella situazione ma le dissi subito che volevo che facesse la troia per me come si era divertita a farlo sui filmatini dove Robby se la fotteva ben bene.
Cominciai a leccarle le tettone con i magnifici capezzoli turgidi e intanto mi accorsi che lei stava cedendo e la sua anima di. troia si mostrava prepotentemente.
La girai e la spinsi con forza contro il muro bloccandole le mani tirai fuori il cazzo duro e lo strusciai contro il suo culo e le cosce e già sentivo che si scaldava come tante volte aveva fatto al cesso e le dissi:' vediamo se ti stai bagnando come una zoccola' e le cominciai a strusciare la cappella dura sulla fica già bagnata.
La puttana iniziò a gemere come una troia in calore e si mordeva e leccava le labbra mentre le stringevo con forza le tette morbide quasi facendole male ma sapevo che questo le piaceva. La girai e le mordicchiai con avidità le tette sudate che avevano un buon profumo di crema e un sapore salino. La feci mettere in ginocchio e dissi:'avanti puttana fammi vedere come succhi il mio cazzo.
‘ Con veemenza le ficcai il cazzo in bocca e gliela scopai tenendole ferma la testa, cominciò a leccarmi la cappella guardandomi con il suo sguardo da troia.
Poteva tornare qualcuno da un momento all' altro ma questo come sempre rendeva tutto più eccitante e perverso.
La portai al cesso che era il posto dove tante volte me la ero sbattuta e la feci chinare sul lavandino davanti lo specchio le allargai le gambe e le infilai il mio cazzo nella sua fica calda e bagnata mentre lei si guardava allo specchio godendo e g emendo più forte.
La incalzavo dicendole di muovere il suo bel culo perché l'avrei scopata come se fosse stata l'ultima puttana sulla terra. Con la mano le tenevo la nuca e i bei capelli da troia mentre lei stringeva il lavandino.
Le misi la mano davanti la bocca perché cominciava a gemere forte e le finestre erano aperte, conoscevo quanto puttana fosse Alessia e che non si sarebbe mai fermata.
Quella mossa mi intrigava parecchio perché la faceva sembrare sempre più una troia umiliata.
Continuai a sbatterla così fino. a quando le venni sul culo e sulle cosce. La feci mettere in ginocchio e le spalmai con il cazzo la sborra sulle tette e sul viso dicendole:'Brava puttanella ti piace essere sporcata e bagnata dalla mia sborra eh?'. Lei mi guardava continuando con la mano a farmi una sega, come al solito si era dimostrata una troia di primordine.
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