Cristina, la sexy estetista

Qualche anno fa un caro amico decise di aprire un centro estetico e di li a poco, non essendo lui abilitato ad operare sui clienti, assunse una responsabile tecnica con diploma da estetista.
Un giorno andai a trovarlo e vidi questa ragazza intenta a lavorare sulle unghie di una cliente.
Me la presentò, disse di chiamarsi Cristina e colsi l’occasione per farle qualche battuta approfittandone per guardarla meglio.

Era una bellissima ragazza, non molto alta, fisico snello, seno proporzionato, culetto sodo, capelli castani, occhi verdi molto maliziosi e splendide labbra carnose.

Essendo esperta del settore poi riusciva ad enfatizzare al meglio la bellezza del suo viso con abile uso di makeup, cosa che non faceva che renderla ulteriormente sexy e attraente.

Subito la mia fantasia iniziò a galoppare immaginando le mani fatate di questa splendida fanciulla prendersi cura di me con delicati e sensuali massaggi…
Appena a casa la cercai su Facebook per poterla osservare con attenzione, primo perché mi eccitano i dettagli di una donna, poi ero curioso di sapere un po’ come fosse la sua vita, le sue abitudini e se magari aveva un fidanzato.

Più la guardavo nelle foto e più mi arrapava, era sensualità allo stato puro, i suoi occhi grandi e verdi, molto espressivi, li immaginavo mentre mi fissavano inginocchiata durante un pompino…creai pure una cartella nel pc contenente le sue foto per masturbarmi.

Dopo un po’ di tempo a meditare la cosa e parecchie seghe, mi feci coraggio e decisi di prendere un appuntamento presso il centro estetico per un trattamento di pulizia viso, una cosa banale purché fosse stata lei a mettermi le mani addosso, era la sola cosa che desideravo!
Mi preparai per bene, lavandomi e profumandomi e mi presentai all’appuntamento parecchio nervoso, ma eccitato al tempo stesso.

Lei era li che mi aspettava, coi capelli che le scendevano sul camice bianco, perfettamente truccata coi suoi bellissimi occhi verdi da gattona ben marcati.
Mi fece accomodare sul lettino e iniziò i lavori.
Il suo profumo mi inebriava e appena sentii le sue mani su di me iniziò e venirmi duro.
Mi premeva contro i pantaloni e approfittando di un momento in cui era voltata me li slacciai e lo tirai fuori.

Mi sentivo svenire, avevo brividi, poi caldo, non avevo idea di quale sarebbe stata la sua reazione, ormai mi ero lanciato nel vuoto…
si voltò, la sentii sussultare e disse:
“beh? Quello? Che è???”
il tono era alterato come ovvio, anche se avevo come l’impressione che sotto sotto un po’ se lo aspettasse, allora cercai di stemperare dicendole:
“visto che effetto mi fai? Ogni volta che ti vedo mi succede questo!”
“Ah sì?” disse lei
“E quindi? Che colpa ne ho io?”
“Hai solo la colpa di riuscire a farmi arrapare come poche” risposi io continuando a massaggiarmi il cazzo.

Lei rimase ferma per un attimo senza dire nè fare nulla mentre io mi scappellavo il cazzo, cercando di farle vedere al meglio la mia asta dura, con tutte le sue nodosità e venosità, i movimenti della mia mano, il prepuzio che scendeva e risaliva scoprendo e ricoprendo il glande nella sua interezza, la vedevo che era come ipnotizzata da questo movimento così maschile e virile, ormai inebriata dall’odore acre e maschio del mio cazzo voglioso di lei.

Di colpo si alzò in piedi e andò verso la porta, temevo se ne andasse, ma inaspettatamente una volta vicina all’uscita chiuse la porta a chiave e tornò da me.

Una volta risedutasi mi guardò e mi disse:
“Senti, se parli a bassa voce e non racconti nulla adesso possiamo starcene un attimo tranquilli, ma mi devi promettere che ciò che succederà qui dentro non esce da qui, non voglio che si spargano strane voci perché ci tengo al mio lavoro e alla mia reputazione ok?”

Io ovviamente la tranquillizzai, dicendole che non volevo assolutamente procurarle casini e che ci tenevo alla sua realizzazione professionale.

A quel punto, una volta tranquillizzata vidi la sua bellissima mano viaggiare sul mio basso ventre e fermarsi contro la mia che in quel momento teneva ancora il cazzo tra le mani.
Me la spostò e iniziò a fare lei gli stessi movimenti che facevo io prima scappellando il cazzo delicatamente col suo tocco delicato e femminile. La sua mano era curatissima con unghie lunghe laccate e french bianche.

“Che bel cazzo hai” mi disse sorridendomi

La vedevo concentrata mentre si prendeva cura amorevolmente della mia asta e per agevolare il massaggio si avvicinò e sputò sopra la cappella.

Diede ancora qualche colpo di mano, poi si avvicinò con la bocca e iniziò a darmi qualche leccatina tenendo il glande completamente scoperto.

Dopo poco mi disse “dai alzati in piedi, voglio succhiartelo bene”

Ero in estasi, mi alzai e lei si mise in ginocchio, se lo prese tutto in bocca come fosse un Calippo e cominciò a spompinarmi come una forsennata.

Io le tenevo la testa tra le mani seguendo i movimenti, le accarezzavo i capelli morbidi e setosi, si sentiva il rumore di saliva e le succhiate mentre lei mi guardava; i suoi occhi sensualissimi esaltati dalle lunghe ciglia piene di mascara ora li potevo osservare dalla prospettiva migliore…

Ci fissavamo, i nostri sguardi erano come fusi insieme, ogni cellula del mio corpo chiedeva di sborrare, di svuotarmi le palle nella morsa delle sue labbra carnose truccate di rossetto, le cui tracce rimanevano sul mio cazzo sbavato…sentivo che mi fissava per cercare di capire quando stavo per venire, voleva guardarmi negli occhi per godersi lo spettacolo della mia cavalcata verso l’estasi da sborrata, e così fu…mi diede delle succhiate rapide, tenendomi solo la cappella in bocca, sentivo la sua lingua stimolarmi il frenulo, la parte più sensibile, iniziai a non capire più nulla, mi massaggiava le palle con l’altra mano, sentii un fremito ed infine venni in un orgasmo violentissimo.

La guardavo negli occhi e vedevo che ingoiava ogni singolo fiotto, uno dopo l’altro, mentre la mia asta pulsava nervosamente nella sua bocca, finché le contrazioni si calmarono, lo tenne ancora qualche secondo in bocca, me lo ripulì bene con la lingua e si rialzò in piedi, pulitissima, come se nulla fosse accaduto, aveva ingoiato tutto la bella Cristina…

Mi rivestii, la salutai e la ringraziai della bellissima esperienza. Lei mi disse di ricordarmi di mantenere il segreto, andò alla porta, la aprì assicurandosi che non ci fosse nessuno e mi disse di andarmene, prima che qualcuno si accorgesse che c’era qualcosa di strano.

Le diedi un ultimo bacio, godendomi più che potevo le sue labbra carnose e sensuali che mi hanno regalato momenti di estasi pura e la salutai, portando per sempre nei pensieri quell’esperienza favolosa.

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