colpa di una canna
rilasciato 01.09.2015 in categoria sesso raccontoLa cazzata l’abbiamo fatta io e mio marito qualche anno fa. Volevamo apparire ai nostri figli come due genitori moderni e alla fine ci siamo ritrovati invischiati in una situazione che mai avremmo pensato.
Tutto è iniziato quando Valter, mio marito, ha trovato una canna nel giubbotto di nostro figlio Marco, che a sentir lui gli era stata regalata la sera prima a una festa. Subito è partita la classica discussione in famiglia su droghe leggere, droghe pensanti, su ciò che giusto e ciò che è sbagliato, con io che mi sforzavo di spiegare ai miei figli che una canna può anche passare, basta solo non passare a roba più forte e nociva.
In parole povere, all’apice della discussione, un po’ sfidati da mio figlio Marco, io e Valter abbiamo deciso di fumarci quella canna in compagnia dei nostri figli, nella tranquillità e nella privacy del salotto di casa nostra. Infondo eravamo tutti convinti che si trattasse solo di una semplice canna.
L’abbiamo accesa, ce la siamo passata, un tiro due tiri, tre tiri. Ho sentito la mia testa leggera, ridevo senza alcun motivo, e intorno a me tutti ridevano.
A un certo punto mi è venuta voglia di ballare, mi sono alzata in piedi e mi sono messa a ballare, e tutti intorno a me ballavano. Poi, mi è venuta improvvisamente voglia di spogliarmi, e senza pensarci due volte ho iniziato a spogliarmi, e come mi spogliavo io, si spogliava mia marito, mia figlia e mio figlio.
Mi sono ritrovato seduta sulla mia poltrona, con mia figlia in ginocchio davanti a suo padre che gli leccava il cazzo.
Io, distesa sul tappeto, mi facevo sbattere da mio figlio Marco come una puttana che non vede un cazzo da dieci anni. A un certo punto Valter mio marito ha messo Lisa a pecorina, e prendendola per i fianchi ha iniziato a penetrare la sua giovane fica stretta, e mentre se la scopava, continuava a guardare mio figlio, mentre mi sbatteva ben bene.
“Vieni avanti papà!” fa ad un cento punto mio figlio.
Le sue intenzioni, le ho già capite. Così con una sculacciata fa avanzare sua sorella Lisa, fino a farla ritrovare sopra di me a sessantanove.
Marco divarica ancor più le mie cosce, poi senza farle del male afferra sua sorella per i capelli e le abbassa la testa.
“Lecca la fica di mamma!” le ordina, e Lisa obbedisce.
“Dammi il cinque, papà!” mi fa mio figlio.
Intanto mio marito è venuto dentro mia figlia, e l’orgasmo che ha avuto è stato così forte che oltre aver riempito la mia principessa, è riuscito pure a sbiancare il mio volto.
“Voglio due cazzi!” è stata la richiesta di mia figlia, una volta che ci siamo sciolti da quella posizione.
Mi sono distesa, ero sopra il cazzo di mio marito, mentre mio figlio ha me lo ha infilato nel culo.
“Il marito in fica, e il figlio in culo! Cosa può pretendere di più una donna!” è stata la mia battuta, mentre mi sbattevano in due.
“E io, che faccio?” ci ha chiesto Lisa, quasi in disparte.
“Siediti qui sul sofà!” le dico io, e Lisa si è seduta sul sofà, di fronte a me che le ho aperto le cosce, e lei ha iniziato avidamente a leccarmi la fica. Siamo andati avanti così, finché spossata non ne ho avuto abbastanza, e Lisa a voluto prendere il mio posto.
Mio marito sbatteva il cazzo in culo a mia figlia, e intanto spingeva la sua testa tra le mie cosce.
Finalmente dopo qualche ora, siamo caduti esausti sul tappeto, e lì ci siamo addormentati.
Vi lascio solo immaginare il risveglio.
“Dimentichiamoci tutto, non è successo niente!” sono state le parole di mio marito.
Ma quasi in contemporanea io e mia figlia Lisa abbiamo detto “no questo è solo l’inizio”.
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