wow
rilasciato 27.07.2010 in categoria sesso raccontoSono una ragazza di 19 anni, e secondo le mie amiche molto carina. Sono alta 1. 75 mora capelli alle spalle, occhi scuri, nasino a punta il resto del mio corpo è dotato di un seno abbondate, una quarta, e un fondo schiena che è la parte migliore, piccolo e sodo.
Voglio raccontarvi la mia prima esperienza con una ragazza, Sonia.
Era l'estate scorsa a FDM, sono andata a fare la stagione estiva all'H.
R.. Quasiogni sera dopo mezza notte finito di lavorare andavo a divertirmi Lucia, una collega, andavamo in disco, pub e feste in spiaggia fino alle 4 del mattino. Tanti i tipi che ci provavano, ma a me a differenza di Lucia non interessavano e le volte che lei se ne andava con qualcuno a me non rimaneva che alzare i tacchi e tornare in hotel.
Una sera eravamo in discoteca e all'improvviso Lucia sparisce, la vedo seduta ad un tavolino con un tipo e mi fa un cenno che conoscevo e che significava che lei quella sera nn tornava con me.
Io rietro da sola in hotel, facendo piano per nn svegliare ma coi tacchi sono inciampata sul tappeto e nel tentativo di non cadere ho teso la mano verso la parete, ma cera la porta aperta di una stanza e sono caduta dentro alla stanza. Ho sbattuto la testa per terra e non sono riuscita ad alzarmi subito ed è accorsa una ragazza che un po' spaventata è accorsa alla sua porta. Io ero frastornata e barcollante mi sono alzata chiedendo scusa e cercando di spiegare, ma la ragazza dopo la paura iniziale capì cosa era successo e mi aiutò visto che perdevo del sangue dal mento, che peraltro mi faceva molto male.
Lei era una mia collega che lavorava in cucina, e che avevo già visto di sfuggita, mi chiese di sedermi intanto che guardava per un cerotto io ero rimasta incantata dalla sua bellezza, alta quanto me era bionda con un seno piccolo ma a punta e due gambe da paura, spendeva nella sua vestaglia corta dalla quale si notavano anche gli slip rosa. La aspettai dove mi aveva fatto accomodare, quando tornò mi mise un cerotto e mi chiese dove stessi andando e le spiegai che ero caduta e con un po'di irriverenza le chiesi come mai avesse avuto la porta socchiusa.
Sonia, questo è il suo nome, con un po' di titubanza e un velo di rossore sul viso mi disse che era appena andata doveva arrivare una sua amica e che per non far rumore le aveva lasciata la porta aperta. Io a questo punto volevo andarmene per non esserle di peso e quando stavo per alzarmi mi disse che non dovevo preoccuparmi e che la sua amica non sarebbe arrivata….
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