Verso cap d adge
rilasciato 24.07.2012 in categoria sesso raccontoero vestita con un corpetto e una gonnellina di sangallo bianca e leggera, passata la dogana francese di ventimiglia, ci fermiamo al primo Autogrill per il rifornimento, con una battuta spavalda mi guarda da capo apiedi e li per li lancia la battuta: “ma come hai ancora le mutande qui in francia le donne non le usano”, li per li pensavo ad un colpo di sole sapevo che era di idee libere ma non sapevo fino a che punto, improvvisamente ho sentito un formicolio passarmi dalla pancia e investirmi le partyi intime, prendo la palla al balzo tolgo il tanga e la gonna, e scendo dall' auto con solo il corpetto, prendo la pompa e faccio rifornimento.
In un primo momento mi sentivo a disagio ma un brivido caldo di piacere mi pervadeva. Un camionista mi ha suonato altri mi hanno sorriso, persino le donne sorridevano. Il Benzinaio mi ha dato il resto con non curanza quasi fosse normale.
Dopo molti chilometri ci fermiamo in un' area di sosta con vista, tolgo anche il corpetto e nuda mi godo il panorama, risaliamo in auto e li poco prima di partire vediamo un ragazzo magro con lo zaino, il mio lui si ferma a parlare con l'autostoppista quasi per farmi un dispetto e scopriamo che è uno studente che va in spagna, mi guarda dal finestrino e probabilmente vede che i miei capezzoli si inturgidiscono, un altra vampata di piacere mi assale.
Ecco il mio lui che mi sfida “se lo facciamo salire ti chiederà di fargli un pompino”, a questo punto voglio dargli una lezione e rispondo “ meglio che glielo faccia io piuttosto che tu”. Non so se avesse capito ma cerca di non accettare il passaggio, io scendo passo gli faccio mettere lo zaino sul sedile anteriore e mi accomodo dietro con lui. Era terrorizzato il ragazzo, in francese stentato gli parlo, ma mi sento sempre più arrapata le tettine puntano in alto e mentre gli spiego dove stiamo andando mi accarezzo il buchino.
Non so perche ma quel giorno il caso mi ha presentato una nuova visione del sesso e la troia che era in me stava per esplodere, guardo i suoi calzoncini e noto che era magrino ma l'erezione stava facendo fuoriuscire il suo atrezzo dal contenitore, non ho resistito ho preso l'elastico dei pantaloncini e l'ho messo a nudo, non osavo creserci saranno stati almeno 24centimetri e un diametro notevole, la cappella viola svettava. Lo prendo in mane e poi in bocca ma con tutta la buona volontà non riesco a fargli un pompino decente, il mio lui era estasiato, aquel punto esplodo e urlo “Inculami”…….
, il ragazzo mi punta la cappella sul buchino, applico dell' olio solare ma la sua cappella grossa edura come il marmo fa fatica, mi lamento ma co un impegno massimo spingo, ecco e entrato un pochino, un dolore lancinate mi prende la sfitere, vorrei non farlo ma un calore assurdo mi prende la passerina, ancora un pochino, il male diventa minore, non entra mi tira per le spalle ma niente più di così non va, a quel punto sono infoiata lo voglio, lui si sega io prendo due dita di emtrambe le mani e di fronte a lui mi allargo il culo, lo faccio stendere, mi siedo sul supo bellissimo cazzone e a un quarto di ingresoo gli chiedo di alzarmi le gambe in aria, mollo l'appoggio delle mani e mi lascio scivolare, dolore e piacere si mischiano urlo “è dentro” a quel punto mi sento eccitatissima, al terzo colpo di maglio schizzo sui finestrini, dieci minuti e sento un fluido caldissimo entrarmi nella pancia, non lo mollo sento che si affloscia ma io insisto a muvemi su di lui torna in tiroe acuel punto mi giro a pancia in su perr vederlo lo bacio e lui mi incula ancora per mezz'ora.
Il mio lui ha gli occhi fuori dalle orbite, ci fermiamo all'ultima piazzola quella di SET e li in due mi copano e mi inculano per un altra oretta. Mio dio che viaggio da sogno.
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