Sesso a sedici anni
rilasciato 22.02.2023 in categoria sesso raccontoLisa è stata la mia migliore amica per anni, con lei abbiamo condiviso tutto, siamo andate al cinema insieme e ci siamo sempre tenute per mano. Andavamo a ballare e ballavamo sempre insieme, nessuna delle due ballava mai con i ragazzi. Al termine delle lezioni tornavamo a casa insieme e ci tenevamo sempre per mano. Eravamo due ragazze veramente felici. Avevamo degli amici maschi ma erano solo amici su cui facevamo delle batture e con cui scherzavamo, tutti ci volevano bene.
E poi per un motivo, che oggi a ripensarci è ingenuo proprio da ragazzine, abbiamo litigato stupidamente e abbiamo smesso di parlarci. Per alcune settimane non ci siamo parlate e non ci siamo frequentate. A scuola abbiamo cambiato banco ma cercavamo di nascosto una dall’altra, di guardarci, in bagno andavamo con altre compagne di scuola e qualcuno della classe già mormorava delle malignità. Durante la ricreazione Lisa non si avvicinava mai a me e né io a lei.
Questa situazione mi ha reso triste e non la sopportavo, ero lacerata dalla situazione che si era creata, mi dispiaceva oltre ogni cosa e pensavo come uscirne. Di notte piangevo spesso perché mi rendevo conto di non aver nessun altro a cui dare e confessarmi. Lisa era diventata il mio mondo che per uno stupido bisticcio non avevo più ma che girava intorno a me senza che da parte sua ci fosse un cedimento.
Lisa era la mia unica amica. Non resistendo più ho escogitato un modo molto semplice per cercare un contatto con lei. Un giorno mi sono avvicinata di soppiatto a Lisa durante il rientro dalla ricreazione mentre andava in bagno prima del rientro in aula e le ho consegnato una copia dell'ultima rivista di Sorrisi e Canzoni, sapevo che questa rivista l’avrebbe interessata perché la guardavamo sempre quando i nostri rapporti erano buoni. All’interno del settimanale c’era un foglio con scritto “Tregua?”.
Lei nel leggere la parola è rimasta immobile e dopo pochi secondi gli occhi le si sono riempiti di lacrime mentre annuiva e mi abbracciava seguita da me che avevo milioni di sensazioni che mi hanno fatto lacrimare di felicità. “Mi sei mancata così tanto” ho singhiozzato nel suo orecchio e lei mi ha abbracciato più forte. Proprio così tutto è tornato alla normalità. Quel giorno siamo tornate a casa da scuola tenendoci mano nella mano, a me sembrava di camminare per aria.
Pochi giorni dopo, proprio mentre stavamo tornando a casa con i libri in mano, Lisa mi ha chiesto se volessi andare a casa sua per fare i compiti insieme, non volevo altro, ero felicissima ed entusiasta; ero emozionatissima perché non eravamo state a casa l'una dell'altra dal giorno del nostro bisticcio “Mi piacerebbe!” ho esclamato e ci siamo dirette a casa sua. Quando siamo arrivate ho salutato sua madre e Lisa mi ha accompagnato nella sua camera, ci siamo sdraiate sul letto allungando le gambe mettendoci di fianco una all’altra con a contatto i fianchi e le braccia ed abbiamo iniziato a fare i compiti.
I compiti li abbiamo portati avanti ma abbiamo anche riso parecchio come stupidine, guardandoci negli occhi come se non li conoscessimo, toccandoci affettuosamente. Nel nostro istituto si portava una specie di uniforme anche se ufficialmente non era prevista ma da quando molte di noi ragazze l’avevamo vista su una serie TV, avendola trovata bella, comoda, molto femminile e per i maschi eccitante, l’avevamo adottata facendocela fare da delle sarte oppure qualcuna se l’ha fatta fare della madre.
In pratica consisteva in una gonna corta ma ampia a pieghe di tessuto a righe rosse e celesti su fondo verde scurissimo, una cintura rossa, una camicia bianca abbottonata sul davanti ed aperta fino al canale del seno ed al collo un foulard colorato in tono con la gonna, per coprire le spalle una giacchina dello stesso tessuto della gonna, ma un po’ più pesante, con i bordi rossi. La camicia me l’ero fatta restringere un po’ perché mi piaceva far risaltare le tette così come facevano le studentesse più grandi; io avevo solo delle tettine che sapevo sarebbero cresciute tra non molto più avanti negli anni.
Quel giorno sotto la mia camicia indossavo un reggiseno molto velato che lasciava trasparire le mie piccole tette dalla mia camicia. La mia gonna era corta e per stendermi sul letto l’avevo arrotolata in vita per renderle più corta mostrando le mutandine di cotone bianco. Anche Lisa ha fatto la stessa cosa, anzi lei non l’ha ripiegata ma di sfuggita ho visto che indossava una mutandina di colore giallo crema. Lisa era molto carina, di lei mi piacevano i suoi capelli biondi che quel giorno li aveva intrecciati per formare una coda ed il suo look mi è piaciuto.
Guardandola negli occhi le ho sussurrato “Non ho mai intrecciato i miei capelli” mentre facevamo i compiti di algebra. In realtà era una scusa perché mi stavo annoiando, i compiti di algebra non mi sono mai piaciuti e per distrarmi ho chiesto a Lisa se me li potesse intrecciare. “Sì, certo!” ha esclamato e si è messa a sedere “Vieni, avvicinati! Siediti tra le mie gambe dandomi le spalle e te le faccio. Vuoi una coda solo oppure due come Pipi Calze Lunghe?”“Fammene una solo.
Mi raccomando falla bene”Mentre scivolavo tra le sue gambe, la sua gonna è risalita scoprendo le cosce “Mi dispiace” le ho detto e ho allungato la mano per tirare indietro la sua gonna ma lei “Lasciala, mi sento più sexy in questo modo”Poi ho appoggiato all'indietro le mie spalle sul suo petto e Lisa ha iniziato a lisciarmi i capelli in modo che potesse iniziare a intrecciarli. Le sue parole dette con delicatezza come a sussurrare insieme al suo respiro caldo mi ha fatto rabbrividire e una nuova sensazione mi attraversato.
Mentre Lisa lavorava con i miei capelli, le sue mani mi toccavano delicatamente il collo e le spalle. Le sensazioni dovute a quelle mani che mi toccavano mi attraversavano da capo a piedi e mi stavano causando la pelle d'oca. Lei se n’è accorta e mi ha chiesto Lisa a voce molto bassa “Stai bene?””Mi stati facendo venire i brividi” ho sussurrato. Lisa ha ridacchiato sommessamente e iniziò ad accarezzarmi con delicatezza i capelli mentre li raccoglieva.
Io non sapevo che fare e gli occhi sono caduti sulle sue cosce ed ho cominciato ad accarezzarle”Hmm, è bello, molto rilassante” ha sussurrato. “Ricordi quel numero di Cosmopolitan che mi hai dato tre mesi fa?” mi ha chiesto ed ho annuito“Sì, ricordo. Che c’era di interessante che te lo ricordi ancora?””Hai letto l'articolo in cui le ragazze descrivono cosa le eccita sessualmente nei preliminari?” mi ha chiesto Lisa ed io scuoto la mia testa per farle capire che io non l’avevo letto.
“Beh! Mi sono toccata per vedere se le cose funzionavano nello stesso modo anche per me e penso che avrei potuto avere un orgasmo!” mi ha sussurrato in un orecchio mentre mi accarezzava il collo. “Come ti sei sentita?” ho chiesto molto incuriosita. “Beh, all'inizio ho sentito come un formicolio ovunque ma soprattutto lì giù e poi ho sentito le mie mutandine bagnarsi. Poi, ho avuto una sensazione intensa ed ho rabbrividito per alcuni minuti”“Ah beh! Da come lo dici sembra fosse molto erotico.
Vorrei averlo letto” ed ho ripreso ad accarezzare le cosce di Lisa mentre pensando di essere tra le sue braccia, poi ho appoggiato la testa contro di lei mentre Lisa mi accarezzava il collo. Lisa era tanto vicina che potevo sentire il suo respiro sul mio orecchio e quella sensazione mi piaceva moltissimo. La sua bocca poi ha trovato il mio collo e lo ha baciato dolcemente. “Lo vuoi vedere? Ho conservato la rivista” lei ha sussurrato molto sensualmente.
“Oh, sì, Lisa! Lo voglio proprio vedere, tu che dici?” ho balbettato chiaramente interessata ma lei sembrava non aver sentito ed ha proseguito a baciarmi sul collo e sulle spalle. La sua risposta è stata “Beh, se vuoi che la smetta, dillo e lo farò!”Io ho annuito ed ho fatto un sospiro. Tutto ciò che potevo fare era chiudere gli occhi e godermi quel momento. Mentre Lisa continuava a baciarmi dolcemente il collo, le sue mani si sono allungate per andare a sbottonarmi la camicia ed io ho reagito scostandomi da lei per allontanarle le mani.
“Rilassati” mi ha appena sussurrato. “Ma tua madre potrebbe entrare””Non preoccuparti” ed intanto ha rilasciato un altro bottone ed io l’ho lasciata fare senza dire niente guardandomi aprire la camicia. Lisa è mi ha aperto tutti i bottoni della camicia e l’ha aperta, potevo sentire l'aria fresca sul petto ed ho visto le sue mani formate a coppa avvolgere le mie tette. In quel momento ho capito che lo volevo quel che mi stava facendo e volevo che Lisa lo facesse per molto tempo.
Poi ha tirato la mia camicia da dentro la gonna in modo da poter sbottonare gli ultimi bottoni e poi la mia camicia si è aperta completamente. “Sporgiti in avanti” mi ha sussurrato Lisa ed io l’ho fatto e la mia camicia è volata via cadendo sul pavimento. La mia eccitazione stava crescendo ed era piacevolissima, era una sensazione nuova e ne ho avuta anche un’altra molto forte nel pensare a Lisa sopra di me a letto, ma non è durata molto.
Ho rabbrividito quando Lisa mi ha levato la camicia e non era per il freddo. “Stai bene?” ed io ho annuito. “Vuoi che smetta?” mi ha chiesto ed è seguito un mio mite “No” scivolato dalle le mie labbra senza che lo volessi. Le sensazioni e l’emozione mi hanno paralizzato. , non sapevo più dove fossi. Era tutto così bello, piacevole ed unico che non avrei avuto di sicuro trovato il coraggio di dire di smettere.
I miei capezzoli erano diventati duri come dei piccoli ciottoli e premevano contro il tessuto leggero del reggiseno, non so come Lisa li ha visti ed ha allungato le dita per pizzicarli dolcemente “Questi ragazzi mi stanno dicendo che ti stai divertendo!” ed io ancora una volta non riuscendo a parlare, ho annuito. Lisa ha fatto scorrere dolcemente le mani su e giù per i miei fianchi facendomi sentire sua ed dopo ha proseguito andando sul mio addome accarezzandomi anche le spalle.
Le sue dita sono scivolate sotto le spalline del mio reggiseno per farle cadere sulle spalle. “Non credo che questa sia una buona idea …” ho sussurrato. Finalmente ero riuscita a dire qualcosa. “Mi stai chiedendo di smettere?” ed io rispondo scuotendo la testa. Amavo quelle sensazioni che stavo provando. Le mani di Lisa sono tornate sulle mie spalle ma ora allungano la loro traiettoria sul mio petto e lei ha fatto scivolare la stoffa del reggiseno sulle mie piccole tette per poterle accarezzare dolcemente ed allo stesso tempo la sua lingua è entrata nel mio orecchio.
Quelle sue azioni mi hanno reso difficile respirare normalmente, se così si può dire, ma stavolta ho fatto qualcosa anche io: con le mie mani ho risalito le gambe di Lisa accarezzandole. Lei imperterrita ma anche ansiosa di vedere per la prima volta un’altra ragazza nuda dal vivo si è sporta in avanti e mi ha slacciato il reggiseno. Adesso ero sua e aspettavo un qualcosa che ancora non sapevo da lei; avrebbe potuto farmi di tutto ma ignoravo cosa.
“Vuoi che ti faccia venire?” mi ha sussurrato. Io al sentire quella richiesta ho girato la testa per affrontarla e dirle che aveva passato il limite, pur non sapendo quale fosse, ma la sua bocca ha trovato la mia unendosi in un bacio profondo. Le nostre lingue danzavano una sull'altra e ho cominciato a gemere. “Bene?” mi ha chiesto in un attimo in cui si è staccata. “Sì, penso di averlo sognato e desiderato da molto tempo”Ogni freno inibitore era caduto.
La mano di Lisa ha raggiunto l'orlo della mia gonna e io ho avuto un breve sussulto, ho sollevato i fianchi in modo che potesse portarla intorno alla vita mettendo alla luce le mutandine. “Sei sicura?” mi ha chiesto in un mormorio. “Sì…” e di più non ho saputo dire. Non sapendo cosa fare poiché ero presa dalle mille sensazioni meravigliose e nuovissime mi sono lasciata andare chiudendo gli occhi e mi sono appoggiata allo schienale del letto.
La mano di Lisa ha così potuto esplorare le mie mutandine. “Sei così bagnata” ha mormorato ed ho sentito qualcosa che usciva dalla mia fighetta e non ho reputato fossero i miei succhi a scorrere. Questa è stata una sensazione completamente nuova per me. Successivamente i respiri sono diventati profondi e frequenti, il dito di Lisa ha allontanato il tessuto delle mie mutandine dalla mia fessura e la sensazione è stata indescrivibile; la volevo come non avrei mai immaginato.
I miei fianchi comandati da una forza inaspettata hanno iniziato a muoversi contro il dito di Lisa che di conseguenza è andato più in profondità. A quel punto mi sono sentita di voltarmi tenendo le gambe aperte affinché fosse più facile baciarla ed ho fatto entrare la mia lingua nella sua bocca e l’ho tenuta stretta mentre lei faceva scorrere il dito dentro di me. L'attrito del tessuto della mutandina sul clitoride mi ha portato ad un nuovo maggiore livello di eccitazione facendomi gemere costantemente, l’ho fatto senza pensare che qualcuno in casa di Lisa potesse sentirci.
“Shh! Stai zitta o mia madre ci sentirà!” ed a me non è restato che schiacciare la mia bocca contro la sua, soffocando i gemiti ed i mugolii. All'improvviso, le mie gambe hanno iniziato a contrarsi e la mia pancia ha avuto degli spasmi a ripetizione. Qualcosa stava avvenendo di incredibilmente bello, meraviglioso e piacevole. Erano come travolta da delle onde di una sensazione che non avevo mai provato. Potevo sentire le pareti della mia vagina iniziare a pulsare ed allor ho allungato la mano destra ed ho premuto la mano di Lisa nella mia fighetta mentre iniziavo a tremare.
Poi mi sono irrigidita mentre le esplosioni della sensazione più piacevole hanno tormentato il corpo. Tutto quello che potevo fare era aggrapparmi a Lisa mentre il mio corpo si irrigidiva e poi sono diventata tutta un fremito incontrollabile che mi ha mandato in paradiso. Lisa ha tenuto la sua bocca sulla mia e lasciava passare solo l’aria per respirare soffocando totalemnte i suoni. Ad orgasmo cessato le ho sussurrato “Penso che potrei essere innamorata di te”Lisa ha sorriso e mi asciugato il sudore dalla fronte affinché i capelli non si incollassero e rivelassero, ad un improvvisto visitatore della camera di Lisa, che stavamo facendo sesso.
Il suo è stato un gesto di affetto a cui si è aggiunto un bacio gentile che valeva più di mille parole come sua risposta.
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