Scommessa persa
rilasciato 03.11.2012 in categoria sesso raccontoDa pochi Luciana la rossa e Antonio l'irremovibile single si erano sposati, dopo una seria cerimonia in comune, durante la festa che seguì i neo sposini erano stati coinvolti in una serie di goliardate che solo chi era del gruppo poteva capire, e per non smentirsi, il piccolo viaggio di nozze lo avevamo combinato in gruppo in concomitanza delle ferie.
Di sicuro non avevano bisogno di una prima notte, l'importante era fuggire dalla formalità e dalla monotonia degli impegni, era importante staccare la mente.
Le nostre donne avevano stabilito una vacanza semplice, un bungalow in Corsica, no telefoni, no televisione, no orologi, un posto ideale immerso in un bosco di conifere e sugheri e a poca distanza una bellissima insenatura.
Bandite le regole fisse, e come sempre vietato vietare, più che coppie sembravamo dei single, capitati assieme per caso, e nonostante tutto il tempo scorreva nella più tranquilla normalità.
Noi uomini nuotavano facevano snorkeling o navigavamo su un catamarano preso in affitto, mentre le donne si crogiolavano al sole coperte pudicamente con un triangolo quasi invisibile di Lycra sul pube.
Qualche imprudente lupo solitario cercava di abbordarle, loro non avevano proprio bisogno di avventure anzi non amavano i cacciatori se qualcosa doveva succedere erano loro e solo loro a decidere.
Gli unici a cui avevano concesso un pochino di confidenza erano i due vicini di bungalov, Maurice un fotografo e Josef un organizzatore di ricevimenti e convention.
Tornando alla spiaggia dalla nostra nuotata ci sedemmo a fianco dei due, i quali ci parlarono in maniera lusinghiera delle tre belle signore, continuammo la sceneggiata fingendo di essere solo amici, di loro sapevamo che erano sposate ma da sole in vacanza e via di altre amenità sulle curve delle tre bellissime.
Le nostre signore facevano finta di non sentire, ma si sa al posto delle orecchie hanno dei radar e registrarono tutto il dialogo.
I due si allontanarono e come previsto subimmo l'aggressione, partì all'arrembaggio la rossa Luciana:
“Ma senti che tre pirla … forse avete preso troppo sole … uomini non avete il senso della misura ”
Io feci finta di non capire ma lei rivolta alle altre due:
”E bello sapere che abbiamo dei bei culi, che siamo appetibili, ma vendere un culo che non è il vostro … eppure lo sapete che istigarci è l'equivalente di lottare con un toro miura a mani nude”
Lucia intervenne : “E guardali li i ridono gli imbecilli, gli danno corda ai tacchini… complimenti becchi e felici … per una volta che facciamo le donne serie … non vorrei … ma ho tanta voglia di non deludere le aspettative … mi sa che domani … mi tolgo anche il tanga“
Come al solito ci misi del mio : “ Già per quello che serve il triangolo copri passera … quando vi mettette a pancia in giù e come non ci fosse … si vedono le tonsille”
Quel dialogo stava per dare una svolta alla tranquilla e casta vacanza.
Le tre belle e velenosissime donne dopo un conciliabolo di guerra mi fissarono con uno sguardo e un sorriso che nulla aveva di umano, e zac il cobra Francesca sferrò il colpo.
La manager spietata partì : “A proposito di culo in mostra … ti ricordi ò di quella incauta scommessa fatta prima del matrimonio Di Luciana e Tony? … Come di regola vergata su carta firmata e controfirmata da Claudio e Lucia.
La penale per il perdente era che per una sera doveva esaudire le richieste del vincitore senza discussioni … ecco la sera è questa.
Veramente pensavo se ne fossero scordati tutti ma avevo fatto l'errore di stuzzicarle, e adesso era come tuffarsi dalla scogliera di Acapulco a occhi bendati.
Lucia si offrì di andare ad invitare a cena i due Francesi e per me cominciò la penitenza.
Caddi naturalmente sotto le cure dello squalo bianco Francesca che quando c'era da vendicarsi non badava a spese.
Prima fase, mi portò da Madame Selene estetista, penserete che quello potesse essere un premio, bene oltre ai trattamenti estetici fui sottoposto ad una depilazione totale.
Seconda fase vestiario, un salto da madame Coralie per la scelta dei Sandali tacco dodici, che la signora mi fece provare senza battere ciglio, di seguito alla boutique Angelique, acquisto di gonna e di una camicetta imbarazzante con maniche a sbuffo, anche li senza alcun commento da parte della venditrice e in fine da Michael le pesceur per degli orecchini di corallo.
Anche la mia dolce metà Tanto per non farsi mancare nulla, fece la sua parte, trucco e laccatura rossa delle unghie mani e piedi, fatte senza un minimo di pietà.
Claudio e Luciana quando mi videro emisero un “ooo” di approvazione, la cosa mi eccitava in fondo ogni tanto dovevo lasciare emergere la mia bisessualiutà poi se devo dirlo mi apprezzavano per la mia disponibilità al gioco e io ero entusiasta di quei sandali di vernice nera.
Prima di partire ci ribadirono il rischio della serata :” Allora visto che siete stati tanto bravi … questa sera l'offerta è libera … vediamo come ve la cavate”
Ormai era fatta come tutte le sere ci recammo a cena in una locanda che godeva della nostra stima, con poco si mangiava da re, piatti semplici ma fatti con prodotti locali freschissimi, e le proprietarie due sorelle trentenni molto disinibite e simpatiche erano molto ospitali, anzi non smisero di ridere e di dare risalto alla mia mascherata.
per mia fortuna la breve strada era pochissimo illuminata, sembravo realmente una troia travestita,
quella sera le tre donne erano eccitate e allegre come delle ragazzine vestite e truccate in maniera provocante e impeccabile anche loro, non perdevano occasione per sollevarmi la gonna già corta del suo e commentare cercando di capire le reazione dei due.
La cosa mi divertiva, ma sentivo uno strano fermento nell'aria, da troppo tempo quelle tre non ne combinavano una delle loro, e mi dava da pensare essere la loro vittima sacrificale.
Durante la cena cercammo di riportare un minimo razionalità, dovevamo per lo meno dimostrare che quelle tre bellissime donne non erano a disposizione del popolo, riuscimmo a stupire i nostri nuovi amici, non per la mia tenuta bensì per il fatto che quelle signore erano realmente le nostre consorti libere e felici.
Maurice non sapeva come scusarsi delle considerazioni della mattina, ma cercammo di farlo sentire a proprio agio.
Tornammo al bungalov e li Joseph ci salutò, sapemmo in seguito deluso per aver perso una occasione che già pensava fatta.
Le donne andarono a rinfrescarsi, dialogammo ancora con l'ospite era una persona di alta cultura, fotografo di Architettura e Ritrattista, in effetti non si era stupito della mia stravaganza, avendo molti colleghi di gusti diversi, anzi elogiò la cura nella scelta dei vestiti e delle scarpe.
Mi accorsi che gurdava lo spacco della mia gonna e le gambe lisce lo stavano eccitando, i suoi pantaloni mostravano un abbondante rigonfiamento.
Sentii un brivido , mi accordai sottovoce con Claudio raggiunsi l tre sante donne per riferire, già mi vedevo la scena di Lucia impegnata con un tale oggetto sperando di non essere io il bersaglio.
E per allontanare da me il pericolo lanciai la sfida a Lucia: “Ragazza altro che , a quanto pare hai a disposizione l'incredibile Hulk, instancabile e di dimensioni notevoli … per me se ti incula ti cura la tracheite … ”
Lucia mi lanciò uno sguardo di compassione : “ Capirai che paura, comunque vedi di non ridere troppo lo sai che sei a disposizione di Francesca … se non bastiamo noi tu ci rimetti quel bel culo liscio e morbido”
Per farmi vedere superiore : “ Va bene l'importante e che non stropicciamo la sposina in luna di miele sai la verginella deve avere il tempo di capire come si fa”
Non lo avessi mai detto se fino ad allora avevano usato la forbice da giardiniere adesso andarono giù di motosega, e Luciana iniziò:
“Intanto ha detto a te e Claudio di non stropicciarmi … maniaci … mio marito sa che razza di donna stava sposando e quindi … visto che nemmeno lui mi ha fatto finta che fossi un estranea in spiaggia … sono libera di farmi trombare da chi dico io”
Dovetti indietreggiare le tre erano troppo solidali: “ Va bene fate pure quello che volete”
Lucia mi fulminò :”Un momento non defilarti … guarda che fai parte anche tu del pacchetto regalo”
Tornammo sulla piccola balconata, le donne erano scalze coperte sole da un pudico asciugamano legato in vita, ancora gocciolanti e profumatissime di pulito, e iniziarono una delle loro scene teatrali.
Francesca : “Luci non so se lo fai apposta ma questa sera eri indecente ti guardavano tutti”
Lucia:” Io ? Forse parli di mio marito travestito da puttanona”
Francesca: “Non fare la finta tonta … hai la gonna con uno spacco enorme e si vedeva che eri senza mutande … vero Maurice che si vedeva? ”.
Lui non rispose e in quella fioca feci io la prima mosso tirai l'asciugamano sia di Francesca che di Lucia glieli fece cadere, rimasero nude come statue greche, con quei seni eccitati puntati in alto.
Lucia senza scomporsi calciò via l'asciugamano e rivolta all'amica :”Vedi che anche tu sei senza mutande … e poi sentila la verginella … pensaci … avevi una camicetta trasparente, metà tette fuori … eri talmente eccitata che a momenti infilzavi la pasta con i capezzoli … Maurice ho ragione o no?”
Si incuneò nel discorso Luciana : “Maurice sii sincero … però la Lucia aveva le poitrin fuori anche lei vero”, e nel dirlo gli fece rimbalzare diverse volte i seni con le mani.
Lucia guardò prima le tette che ballavano poi verso Maurice :“Ma sentila cosa fa … l'avvocato della dirigente … ma guarda che neanche le tue erano molto contenute … vedi .. poi guarda qui ”.
Tirò l' asciugamante dell' unica non nuda, fece esplodere da quel contenitore due tette della quarta misura a mo di molle e per rimarcare la cosa.
” Poi guarda li tua dirigente si è abbassata a raccogliere l'asciugamano e cosa fa vedere … le tonsille”.
Maurice e noi ridevamo Lucia si sedette di fianco a Maurice : “Hai visto come mi trattano adesso loro … i maiali … sperano che te lo tiri fuori e ti faccia una sega sai”, e senza dargli tempo di reagire lo fece. Il francese non credeva a come stava cambiando la serata e forse commiserava Joseph, troppo impaziente. Francesca si fece all'altro fianco del fotografo, e prese in bocca l'oggetto che Lucia stava masturbando, era veramente enorme.
A qul punto toccava a noi, presi lucia e lentamente cominciai ad allargarli il culo prima un dito poi due, allargai con calma poi iniziai a incularla. Lei mugolava di piacere, rivolta al nuovo amante come era suo solito fece la richiesta diretta:” dai fammelo sentire nel culo”
Maurice sembrava ancora perplesso ma ormai era iniziato il gioco e portai il mio contributo:”Maurice falla contenta … alla mia signora pice farsi rompere il culo … infilaglielo tutto subito”, Lei mi guardò e sorrise ma non ce ne fu bisogno di sforzarsi fu lei a a piazzarsi sull'enorme cazzo e lasciarsi cadere fino a farglielo sparire, fece il suo solito gridolino di dolore, seguito da un sospiro di piacere e iniziò a rimbalzare, aumentando il ritmo, e spingendo sempre più forte, dopo solo dieci minuti Maurice ebbe il primo orgasmo riempiendola di sperma caldo.
La giro supina gli allargo le gambe e riprese ad incularla fortissimo, e via in varie posizioni.
Lei schizzò sul suo amante almeno due volte eccitatissima,volle che gli infilasse una mano nella vagina, e in quella posizione ebbe un orgasmo enorme, ci vollero almeno quaranta minuti per la seconda, ma la piccola Lucia sembrava fatta di acciaio. A me e Claudio pensò Francesca la quale fece di tutto per darci il suo meglio e per assicurarsi che anche noi avessimo soddisfazione.
Pareva tutto finito avevo ancora le scarpe mi piaceva tenerle ai piedi, Francesca lo squalo bianco chiese a Maurice se ne avesse ancora per una prestazione poi gli parlò all'orecchio.
Lui annuì e iniziò a masturbarsi facendolo ingrossare per l'ennesima volta, quando fu certa che fosse al massimo :”Lucia adesso indovina a chi tocca a quello che non impara a stare zitto”, Sentii un brivido caldo ma mi preparai e Maurice inizio ad incularmi con quel cazzone enorme, e spinse accelerò fortissimo per almeno cinque minuti lo incitai: “dai spingi forte”finchè venne.
Io non ce la feci a venire ma fu Proprio la mia dolce metà a farmi terminare facendosi scopare e baciandomi in continuazione e anche Claudio eccitatissimo e che si era masturbato guardandomi approfittò della mia posizione per incularmi e venire dentro di me.
A quel punto anche Francesca era soddisfatta aveva avuto pagata la scommessa, non concessero altre serate a nessuno per il resto della vacanza, Maurice doveva restare un capriccio di una sera, e Joseph si sarebbe mangiato le unghie.
La sera dopo proprio lei la squalo bianco ci offrì una cena speciale, si era divertita ma era pentita di aver esagerato, io non ero assolutamente pentito, lo sapevano che anche con Claudio di tanto in tanto mi offrivo di fare la femmina e lui qualche volta l' aveva fatta con me, a loro piacevamo così.
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