Quando le fantasie sessuali possono diventare real
rilasciato 11.08.2013 in categoria sesso raccontoMi chiamo Francesco, sono sposato ormai da diversi anni con Eloisa. Siamo una coppia affiatata e pochissime volte abbiamo avuto degli screzi.
La nostra intesa sessuale è stata sempre molto forte fin da quando ci siamo conosciuti, e siamo (più io) stati sempre fantasiosi creando sempre situazioni nuove.
Da un po’ di tempo però non facciamo più sesso come una volta. Tra un rapporto e l’altro passano settimane, e quando lo facciamo è sempre più ripetitivo.
Ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa. Devo ammettere che molte volte ho sbirciato sui famosi siti web un po’ osé. Questo non significa essere dei malati. Secondo me guardando si possono apprendere nuove cose, nuovi giochi, nuove situazioni che ravvivano l’intesa sessuale.
Ho una videocamera, di quelle mini, è mi è balenata l’idea di riprendere Eloisa in atteggiamenti intimi. E’ difficile proporre una cosa del genere, ma ho cercato di farglielo capire.
Una sera mentre ero su internet e stavo vedendo un piccolo filmato amatoriale ho fatto in modo che mi sorprendesse a vederlo.
Ovviamente la sua reazione inizialmente non è stata positiva. Più tardi a letto, gli ho spiegato che vedere certe cose mi eccitava molto, ma molto di più se a farle fosse stata lei.
Mi rispose che ero matto, e che lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere, gli sembrava stupido.
Mi addormentai pensando che quella cosa sarebbe rimasta solo nei miei pensieri, ma fantasticando la creai nella mia mente e poi mi addormentai.
Passò qualche giorno ed un sabato mattina che ero in casa, presi la videocamera e la posai in bella vista sul comò della camera. Ovviamente lei dopo un po’, sistemando la camera la vide, ma non disse niente.
Uscimmo a fare delle spese, pranzammo e dopo il pranzo mentre fumavo una sigaretta sul balcone mi venne un’idea.
Dovevo fare un ulteriore tentativo prima di arrendermi, la cosa mi intrigava troppo.
Scrissi un bigliettino “Mi piacerebbe tanto che lo facessi…so che sei brava…fammi felice…”
Chiusi il bigliettino andai in camera e lo poggia in bella vista sulla videocamera. Me ne andai sul divano e mi misi a leggere. Quel pomeriggio non saremmo usciti faceva brutto tempo e saremmo restati a casa.
Mi concentrai sulla lettura, ma le mie orecchie erano tese.
Attendevo il momento in cui per qualche motivo Eloisa sarebbe entrata in camera e avrebbe visto il bigliettino che gli avevo lasciato. Passò diverso tempo, credo una mezz’ora, quando la sentii entrare in camera. Passarono diversi minuti. Non accadeva nulla. Credevo che la cosa sarebbe finita lì, anzi che la cosa avrebbe dato il presupposto per un litigio. Poi sentii dei rumori, dei cassetti che si aprivano e si chiudevano, dei passi e poi più niente.
Uscì dalla camera dopo un po’. Non potevo vederla, ma ebbi la sensazione che portava qualcosa con se. Sentii che andò in bagno e chiuse la porta a chiave. Era strano, noi in casa non chiudevamo mai la porta a chiave in bagno. Mi precipitai in camera cercando di non fare rumore. La videocamera non c’era più…era rimasto il bigliettino accartocciato.
Ero tentato di andare a vedere dal buco della chiave cosa stava accadendo, ma dovevo aspettare.
Avrei dovuto aspettare solo pochi minuti, ma non passavano.
Tornai sul balcone, accesi una sigaretta, alla fine della quale sarei andato a controllare. Fumai velocemente, erano passati solo pochi minuti. Mi tolsi le scarpe per non far sentire i passi e mi avvicinai alla porta del bagno, mi abbassai e…dal buco della chiave vedevo lei, Eloisa…non credevo ai miei occhi e la videocamera stava sicuramente registrando…
Era seduta in fondo al bagno di fronte la porta, con le gambe aperte.
Portava una tutina a rete con una grande apertura sul davanti, gliela avevo regalata qualche tempo fa, ma l’aveva indossata solo una volta. I seni si intravedevano tra la rete della tutina, e ai piedi portava dei grossi zoccoli con il tacco altissimo.
Con le sue dita si stava toccando la fica e vedevo, anche se con difficoltà, che le dita erano già umide. Se la toccava delicatamente con un movimento deciso ma delicato.
Infilò delicatamente il dito medio nella fica che ormai era bagnatissima e poi anche l’anulare. Con l’indice si toccava delicatamente il clitoride.
Vedevo il suo corpo ondeggiare quasi in modo impercettibile, e le dita con un movimento sempre più veloce.
La sua espressione era calma e distesa, e ogni tanto con l’altra mano si sfiorava il seno. Sentivo il rumore delle sue dita sulla sua fica bagnata.
Dopo qualche minuto mentre la visione diventava per me una sofferenza ed il mio cazzo era ormai diventato un pezzo di marmo, prese il vibratore.
Era una cosa che avevo comprato molto tempo fa e che avevamo usato o meglio aveva usato diverse volte. Era grande e lungo, di colore rosa, identico ad un grosso cazzo, con una ventosa alla base ed un telecomando per la vibrazione. Prese il lubrificante, che aveva già preparato lì vicino, lo aprì e fece scendere il liquido sul vibratore. Poi con la mano lo applicò per intero sul vibratore accarezzandolo più volte. Era un movimento molto eccitante.
Non so se faceva questo pensando che la stavo spiando, anche se in realtà avrei visto la registrazione, ma voleva sicuramente sorprendermi, farmi vedere di cosa era capace.
Si rimise seduta ed allargò le gambe, la sua fica era umida e tutta depilata nella parte inferiore, la posizione con la schiena molto all’indietro, faceva intravedere anche il buco del culetto.
Prese il vibratore cominciò a passarselo delicatamente sulla fica. Lo strusciava e lo premeva.
Lo spingeva leggermente dentro la fica, facendolo entrare solo qualche centimetro, e poi lo ritirava fuori facendolo scorrere per la sua lunghezza sulla sua fica che era diventata rosso fuoco.
Non ci volle molto a che entrasse dentro per intero quasi scivolando. Il rumore che faceva entrando ed uscendo, mi piaceva tantissimo. Accese la vibrazione, sentivo il rumore del vibratore e il rumore che faceva il sex toy entrando ed uscendo. L’espressione del viso era diventata leggermente sofferente di piacere.
Iniziarono i gemiti…non osavo toccarmelo sarebbe esploso subito…mi feci forza e attesi…
Dopo un po’ lo tirò fuori, era lungo e grosso, tutto completamente bagnato, e lei se lo era infilato quasi per intero, e non credo che la cosa gli avesse provocato un grande piacere.
Lo mise in piedi sulla sedia, poggiandolo sulla ventosa e poi si girò di schiena e se lo infilò in modo veloce e deciso “tutto dentro”.
Cominciò a cavalcarlo, sempre più velocemente, ogni volta che entrava faceva un piccolo gemito quasi impercettibile. Vedevo il suo sedere fare su e giù e il vibratore che entrava e usciva velocemente.
Io cominciavo a toccarmelo fuori dei pantaloni, se lo avessi tirato fuori e preso sulla pelle sarebbe durato poco, ero troppo eccitato.
La cavalcata durò diversi minuti, e i gemiti si facevano sempre più intensi ma sempre molto delicati.
Non contenta, si alzò, il vibratore rimase dritto in piedi, si girò e se lo rinfilò di nuovo mostrandomi la sua fica ormai bagnatissima.
I movimenti erano ormai convulsi ed i gemiti diventarono gridolini. Lo faceva entrare tutto fino alla base, quasi scompariva quando era tutto dentro.
Io sentivo gocce di sudore imperlarmi la fronte e continuavo a strusciare la mia mano sul mio membro rigido ancora dentro i pantaloni.
Continuò così, strofinando tutte le estremità delle dita sul clitoride, mentre il membro entrava ed usciva.
Si alzò di nuovo in modo deciso, tolse il vibratore, si rimise seduta, allargò le gambe tenendole sollevate, e lo rinfilò velocemente. Io non resistetti, lo tirai fuori, quasi non riuscivo a farlo uscire per quanto era rigido e cominciai a fare su e giù con la mano ma in modo delicato, se fossi andato veloce avrei raggiunto l’orgasmo immediatamente.
L’espressione di Eloisa si fece sempre più sofferente…stava venendo…il vibratore entrava e usciva sempre più velocemente, quasi sbattendo sul suo pube, i gemiti si fecero sempre più intensi e più forti…e anch’io andavo più veloce…Infilò un dito della mano sinistra nel culetto, e cominciò a gridare dicendo “Sì, sì, tutto, tutto…”
Esplodemmo insieme…mi sentii quasi mancare…
Passò qualche minuto, ero in ginocchio davanti la porta del bagno.
Quello che avevo immaginato era avvenuto, e mi aveva provocato un immenso piacere.
Bussai per farmi aprire. Quando la porta si aprì entrai e le diedi un lungo bacio…le mie dita toccarono la sua fica bagnata…era splendida con quella tutina…lei si voltò ed io ne approfittai per infilarglielo da dietro…si era già indurito ancora, a quella visione…la presi da dietro facendola piegare…vedevo il suo sedere meraviglioso e i suoi piccoli seni ondeggiare attraverso la rete…esplosi quasi subito e mi accasciai a terra….
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