quando l’alcool fa il suo effetto
rilasciato 27.01.2013 in categoria sesso raccontoFinalmente tempo di vacanza, dopo un caldo viaggio eccoci al tramonto al mare, al nostro bungalow, via di corsa a fare una doccia ed eccomi di ritorno coperta solo di un asciugamanone allacciato sopra al seno con la voglia pazzesca di lasciarlo cadere e saltare addosso al mio lui, che non sapeva della mia personalità multipla e di quante donne avesse intorno. Cena frugale Io Katia e Marisa che bollivamo nello stesso corpo occhi negli occhi ma ecco che i classici rompiballe, colleghi di lavoro di mio marito, comparirono sulla porta erano un certo G ed M.
Soliti convenevoli, sguardi di compiacimento ma io imperterrita rimango con l'asciugamano legato, unica cosa mi vado a mettere le scarpe e preparo il caffè per tutti, tanto per non farsi mancare nulla ecco anche F, altro collega. Ma mentre Gli altri due continuavano a parlare di lavoro, F con linguaggio elegante mi affascinava raccontandomi dei mari tropicali, conchiglie, coralli, spiagge. Katia naturalmente aveva notato il rigonfiamento dei pantaloncini.
F era sicuramente un uomo di cultura superiore, assieme alla sua persona aveva portato anche una bottiglia di sherry, un goccino di assaggio, e già la testa mi girava.
Gi altri tre sempre isolati (G,M, e mio marito, gli uomini ver) preferiono bevande più rudi e vai ecco comparire limoncello nocino e grappa.
Si sa l'alcool annebbia e togli i freni inibitori, mio marito era oltre la soglia; cominciò a vantare la bellezza delle mie tette, io lo guardavo stupefatta ma Marisa e Katia se la spassavano, lui non sapeva delle mie trasgressioni era sempre stato un grigio travet da scopatina serale da cinque minuti.
F mi sosteneva sorridendo e guardando lui con fare di compassione.
Dopo le tette ecco l'elogio alle mie scarse prestazioni sessuali, mi girò in torno barcollante si mise alle spalle e all'improvviso mi tolse l'asciugamano lasciandomi nuda.
Mi afferro le tette mostrandole bene agli altri due. G ed M ridevano come imbecilli, F scuoteva il capo.
Mio marito crollò steso a terra pancia in su e rideva rideva, mi avvicinai ad F appoggiandomi a lui per cercare protezione, lui comprese mi abbracciò mi girò la teta, mi baciò appassionatamente accarezzandomi delicatamente il seno.
Pensai alla reazione di mio marito ma lui ubriaco guardando lo incitava << Bravo dai, dai F scopatela, non sperare in qualcosa di meglio non sa fare nemmeno un pompino l'incapace >>.
Troia pensai, in fondo aveva ragione che sapesse qualche cosa della mia vita segreta, in quel contesto non ci vidi più ormai la figuraccia era fatta anzi penso entrò in azione Katia visto che Marisa era già nuda come piaceva a lei, tolsi i pantaloncini ad F che aveva già una erezione e cominciai a spompinarlo cercando di ingoiare quanto più cazzo fosse possibile.
Era veramente un superdotato F.
<< Ma allora li sai fare i pompini maledetta troia>> disse l'imbecille ubriaco sfatto, intanto G ed M non ridevano più, forse erano meno ubriachi, mi guardavano seduti con la lingua a penzoloni e si massaggiavano l'uccello nei pantaloncini.
A quel punto di non ritorno fui io a prendere le redini, feci sdraiare mio marito vicino al tavolo gli misi un cuscino sotto la testa, appoggiai le mani al tavolo e feci in modo di posizionarmi esattamente sopra la sua faccia , <<adesso ti faccio vedere pure come lo prendo in culo deficiente >> dissi incazzatissima.
F da amante perfetto mi lubrifico e infilò il suo cazzone lentamente, spinse fino a sollevarmi da terra, furono venti minuti di colpi d'ariete lo estraeva e lo introduceva di colpo, godevo arrivo il mometo dell'eiaculazione con una decina di colpi fortissimi venne sentii un fiotto enorme di sborra rovente invadermi le viscere.
Mi inginocchiai posizionandomi sempre in bella vista dello stronzo richiamai con il gesto del ditino G ed M a uno indicai con il medio di mettermelo in culo all'alto con la bocca e la mano feci il gesto del pompino.
Mi sbatterono dandomi della troia della vacca della puttana battendomi il culo e io per tutta risposta li incitavo a dirmelo mi diedero anche degli schiaffoni che mi fecero andare su di giri.
Dovevano essere a digiuno da un po' perchè quando mi vennero in bocca e in culo mi ritrovai a ingoiare una quantità enorme di sperma caldo.
F riprese le forze mi prese mi mise sul letto e mi scopò baciandomi il seno e la bocca era un amante eccezionale, questa volta fu lui ad avere la soddisfazione di farmi ingoiare la sborra calda non volevo più smettere di succhiare quel cazzo.
Ebbi un altro rapporto anche con gli altri due in fondo se lo meritavano, erano dolcissimi ora non erano più infervorati come all'inizio anzi erano persino educati mi baciavano mi coccolavano e sapevano scopare veramente bene venni almeno due volte con ognuno. Terminai la mia serata baciandoli tutti e tre con passione prima sulla bocca e poi sulla cappella.
Poverino lo stronzo si era addormentato già da un pezzo. Intanto io mi ero rifatta la doccia e ero andata a letto.
Al mattino, inutile dirlo, si svegliò con un mal di testa terribile, aveva fatto un brutto sogno diceva, non sapeva come spiegarsi, aveva paura a dirmi che mi aveva sognata mente mi inculavano, finsi di scandalizzarmi e feci l'offesa.
In quelle due settimane mentre a turno uno dei colleghi lo intratteneva in qualche attività, io mi divertivo a fare la troia liberando le altre personalità, a farmi fotografare mentre mascherata lo prendevo in culo o in bocca e non solo con i due restanti ma con altri uomini conosciuti li.
nascosta tra le dunette della spiaggia, vacanza favolosa. Seppi poi che F si vantò con mio marito di aver trovato una troiona moldava in vacanza, anzi gli mostrò le foto, e la battuta dello stronzo fu di dare dell'imbecille a quel cornuto del marito della troia, una cosa fu positiva ricordavo esattamente cosa facevo e le altre si unificarono con me. Facendomi riscoprire chi ero. Come finì divorziai dallo stronzo e vivo tutt'oggi con F dirigente della società, che mi porta ancora a incontri di gruppo che volete sono una ninfomane ma lui mi ama per quello che sono tre donne in una una più troia dell'altra.
Quando lui è lontano lo faccio godere facendomi vedere a scopare in rete, o sparandomi nel culo oggetti vari. Ragazze si vivi una volta sola.
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