obbligo o verità
rilasciato 07.03.2013 in categoria sesso raccontociao a tutti questo è un racconto di pura fantasia con protagonisti 3 amici Alessandro Giulia e Stefania, buona lettura.
Mi chiamo Stefano e sono un ragazzo di 30anni e con Giulia c'è un rapporto di amicizia “arricchito”, quando capita, da qualche incontro vivace. Stefania invece è una sua collega di lavoro con cui avevo avuto modo di chiacchierare diverse volte, ma le cose si erano sempre fermate lì.
Una sera ci troviamo ad essere tutti e tre a casa di Giulia e, dopo un paio di drink (nemmeno troppo abbondanti in verità), Giulia propone di giocare ad Obbligo e Verità.
Ora, avendo tutti e tre superato la trentina da poco, la proposta ha un gusto quasi nostalgico, da gita delle medie, la cosa è divertente. Conoscendo la mia amica, però, mi aspetto già qualcosa di interessante. Dopo un paio di giri all'insegna della goliardia, infatti, tocca a Stefania, che sceglie obbligo (in effetti non mi ricordo che nessuno, quella sera, abbia mai scelto verità…). Si aspetta la solita penitenza buffa ma Giulia getta sul tavolo il suo primo asso: “Allora, ora dovresti mostrarci qualcosa, sono sicura che Alessandro abbia voglia di uno spettacolino… Ti devi abbassare i pantaloni e, con solo gli slip, metterti a quattro zampe!” Stefania la guarda leggermente sorpresa, io comincio ad eccitarmi perchè mi pare che il gioco stia prendendo una piega che mi piace molto.
Non posso però aspettarmi la risposta di Stefania, che mi lascia davvero di stucco: “In quella posizione no, mi vergogno… Piuttosto sto in piedi e vi faccio vedere il culo, mi abbasso anche le mutande. ” Giulia mi guarda fugacemente e capisce che per me va benissimo, così Stefania si alza in piedi, si gira dandoci le spalle, si abbassa i jeans e poi, lentamente, gli slip, mostrando un bellissimo culetto tondo, sodo (Stefania è molto alta e magra).
Indugia per un po' e ci chiede se siamo soddisfatti, quindi si riveste e si siede sul divano. Tocca a me, è Stefania che deve decidere. Dopo essersi spogliata vuole una rivincita e, con mia sorpresa, alza la posta: “Mi piacerebbe vedere come fai… insomma, sì, quando ti tocchi…” E' piuttosto imbarazzata ma comunque chiede, si vede che la situazione la sta stuzzicando. “Vorresti guardarmi mente mi masturbo?” “Sì, esatto…” Io, che non sono molto pudico e che soprattutto sono piuttosto eccitato, mi sbottono i jeans e tiro fuori l'uccello.
Stefania sorride vedendo che ce l'ho duro, evidentemente ho apprezzato il suo piccolo strip. Giulia sorride sapendo invece che ce l'avevo duro già dal suo primo sguardo, del resto noi ci conosciamo bene. Incomincio a masturbarmi, le ragazze mi guardano, entrambe sembrano apprezzare l'esibizione. Tocca a Giulia, scelgo io. Giulia tempo prima mi aveva espresso il desiderio di una ragazza, Stefania non so come si ponga in proposito ma so che sicuramente l'imbarazza molto mostrare il seno, perchè è molto piccolo e pensa sia brutto.
Io apprezzo molto le ragazze imbarazzate e dunque: “Giulia, hai goduto di due esibizioni e ora dovresti ricambiare… dovrai leccare i capezzoli a Stefania. ” Stefania ora è meno disponibile, l'imbarazzo è tangibile e vorrebbe cercare di evitarlo. Ma Giulia interviene subito, non si vuole lasciare sfuggire l'occasione: “Certo che hai scelto una penitenza spinta per me! D'altronde è il gioco, non mi posso rifiutare…” e subito si avvicina a Stefania, le alza la maglietta e il reggiseno e comincia a leccarle e succhiarle una tetta, accarezzando l'altra con la mano.
Stefania è imbarazzatissima ma apprezza, ha i capezzoli durissimi, quanto il mio uccello. Giulia lecca anche l'altro, Stefania ora è visibilmente eccitata e tocca di nuovo a lei. Giulia decide che è ora di portare il gioco su un altro livello: “Ora voglio vederti usare la bocca come si deve…” “Giulia, che dici? Non vorrai dirmi che devo fargli un pompino?” “Intendo esattamente questo ma, siccome mi rendo conto che è una penitenza impegnativa, voglio darti una scelta: puoi decidere se farlo ad Ale… o farlo a me.
” Giulia è davvero una donna creativa e perversa: sa che Stefania ha goduto delle sue attenzioni ma sa anche che per lei è sicuramente difficile una scelta che mostri un suo lato saffico sconosciuto. “Certo che mi metti in una bella posizione… o tradisco il mio ragazzo (Stefania non è single) o faccio la lesbica con un'amica… tra le due, scelgo la seconda, scusami Ale!” Io non ci rimango affatto male, so come andrà a finire: “Prego, ti capisco benissimo… dunque datti da fare…” Giulia non si aspettava questa scelta ma non perde un attimo: si alza in piedi, solleva la minigonna e sfila il perizoma.
Giulia è bellissima, una ragazza formosa, alta, con un bel culo tondeggiante e splendide tette terza misura… vorrei mettere mano a quel ben di Dio ma so che mi conviene aspettare il mio turno. Giulia si siede sul bordo del divano e allarga le gambe mostrando la sua magnifica figa. Stefania si inginocchia, si piega e comincia a baciarla, con un po' di esitazione dà alcuni colpetti con la lingua, Giulia le accarezza la testa e la tira dolcemente a sè, incoraggiandola.
Stefania si lascia finalmente andare e comincia a leccare, non si trattiene più, assapora tutto quello che c'è, spinge la lingua all'interno, succhia il clitoride… evidentemente sta assaporando sensazioni nuove e Giulia con lei. E' eccitatissima, senza nessuna richiesta si scopre le tette e se le accarezza, ha i capezzoli durissimi, è splendida. Mi guarda e, dato che Stefania è troppo impegnata per pensare alla mia penitenza, mi dice che tocca a me. “Obbligo”, naturalmente… “Qui sono nuda solo io, non va bene… spogliati e poi scopri anche il culo a Stefania, che tanto ormai non è una novità…” Mi sorride con intesa, io mi spoglio e rimango completamente nudo, poi abbasso i jeans a Stefania e le mutandine, la lascio scoperta.
Sono eccitatissimo e non riesco a resistere alla tentazione, le appoggio il cazzo al culo aspettandomi una reazione. Ma lei niente, è completamente presa dalla leccata e, anzi, spinge un po' il culo contro di me. A quel punto è troppo, glielo spingo dentro e comincio a scoparla con forza, lei gode: “Sì…scopami dai… scopami mentre sto leccando la figa… sono una gran troia…” Giulia continua a dirigere il gioco: “E' vero, sei una puttanella… una troietta a cui piace farsi sbattere mentre me la lecca… dai cagnetta, lecca e scopa… lecca e godi…” “Sììì… siete due maiali… siete due porci e io sono la vostra troia… Aaahh!” Stefania viene con un orgasmo squassante, io non sono ancora venuto e Giulia nemmeno, ora tocca a noi.
Giulia mi fa sdraiare sul tappeto, mi monta sopra e comincia a cavalcarmi a smorzacandela. “Stefi, non è che perchè sei venuta stai lì ferma ora… dai, monta…” Stefania mi sale a cavalcioni sulla faccia e io lecco la sua figa grondante che, a quanto pare, non ne aveva abbastanza. Lei un po' infila la lingua in bocca a Giulia e un po' le lecca le tette, evidentemente ha deciso che le donne le piacciono parecchio.
Io sto impazzendo, sono letteralmente ricoperto dalle due ragazze che mi fanno godere da pazzi. Giulia sta per venire e mi incita: “Sì… così… dai… sborra… sborrami dentro… godo!” “Sì, così… siete due gran troie… vengo!” E sborro copiosamente dentro Giulia mentre anche lei viene.
Ci diamo una sistemata e pensiamo che i giochetti adolescenziali sono molto belli… la prossima volta si gioca a bottiglia!.
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