Monica lettrice con la fantasia della sottomission

Monica sollevo’ parecchie obiezioni nel doversi recare in uno dei più importanti alberghi dove poteva capitare facilmente di essere riconosciuta da qualche amico, conoscente dipendente e collega, infatti quell’albergo era parecchio utilizzato anche dall’azienda di suo marito. Le feci solo presente che se voleva essere una delle mie schiave avrebbe dovuto presentarsi nella reception dell’ albergo senza mutandine e con il vestito che le avrei spedito, altrimenti sarebbe stato un addio. Si trattava di una gonna molto corta che a stento nascondeva la passerina davanti e il culetto dietro e un body a rete trasparente che a stento non svelava i suo seni.

Il giorno che le arrivo’ il materiale mi scrisse che non potevo pretendere che una donna con famiglia e figli andasse in giro per Milano vestita in quella maniera e per di più che entrasse in uno degli alberghi più rinomati della città vestita in quella maniera, io le ribadii semplicemente il concetto venire vestita così oppure sarebbe stato un addio.
La settimana dopo il giorno concordato, aspettai in albergo sicuro che Monica avrebbe ascoltato la voce della passerina, più che la sua parte razionale come avevano fatto tutte le donne con l’indole della schiava e della sottomessa che avevo conosciuto.

Le cose andarono esattamente così, in realtà il rischio che Monica correva era relativo in quanto il portiere dell’ albergo era una vecchia conoscenza e mi avrebbe avvisato immediatamente del suo arrivo e me la avrebbe mandato in stanza cosa che avvenne, infatti come avevo previsto le pulsioni della passerina ebbero la meglio sulla razionalità. Appena entrata esposi a Monica il contratto di schiavitù a cui intendevo sottoporla che era questo:”

A) Il presente contratto è stipulato consensualmente e nel reciproco rispetto.

B) Si stabiliscono chiaramente le responsabilità di entrambi Padrone e schiava.
C) Si definisce la “SAFEWORD” ed il “SAFE SIGNAL” ed il termine di utilizzo.
D) Spiegazione ed uso delle punizioni.
Questo contratto non ha nessuna validità legale, è solo uno strumento per regolare al meglio e
definire le esigenze e responsabilità nel rapporto Padrone schiava.
Io Monica che quì e’ in seguito nominata come schiava, dichiaro di mia spontanea
volontà di acconsentire ad offrire il corpo, mente e tutta me stessa in schiavitù consensuale a xxxxxx
Articoli
I
La schiava accetta di obbedire al meglio delle sue possibilità, di concederese stessa a soddisfare ed esaudire i desideri del suo.

PadroneLa schiava rinuncia al suo diritto di godimento, piacere, comfort, gratificazione eccetto quello concesso dal proprio Padrone. Il Padrone si impegna a conoscere le esigenze e desideri della schiava tramite la ricercae la comunicazione e promette di includerle nella relazione.

II Il Padrone è responsabile della schiava, questo include la sopravvivenzala salute, ed il benessere psico-fisico. La schiava accetta di informarei l Padrone di eventuali veri o possibili problemi o pericoli in fatto di sicurezza.

III La schiava accetta di mettere a disposizione del Padrone il proprio corpo per essere usato a suo piacimento. La schiava accetta di abbigliarsi acconciarsi e comportarsi come il Padrone pretende.

IV La schiava accetta la responsabilità di usare la “SAFEWORD” quando necessario. La schiava è a conoscenza che la “SAFEWORD” è: xxxxx e il Safesignal e’ xxxxxxx. Il Padrone accetta la responsabilità nel caso la schiava nomini la “SAFEWORD” o faccia uso del “SAFE SIGNAL” di modificare l’attività in corso se non l’interruzione della attività stessa.

Inoltre si impegna a non punire la schiava per l’uso di tali segnali/parole.

V La schiava accetta di rispondere sempre, prontamente e senza mai mentire a tutto ciò che gli verrà chiesto. La schiava informerà sempre del suo stato fisico e mentale il Padrone. Il Padrone accetta di non servirsi mai di tali informazioni per danneggiare La schiava in alcun modo.
VI Il Padrone si impegna a fornire tutti gli attrezzi e strumenti necessari nell’esercitare il dominio.

VII La schiava informa che i suoi limiti sono:xxxxxxx Il Padrone si impegna non violare suddetti limiti se non previa ristesura del contratto con il consenso della schiava.

VIII La schiava accetta di rivolgersi al Padrone con il termine di: “SIGNORE” o “PADRONE” o: e sempre. rispettosamente anche al di fuori della sessione vera e propria. Il Padrone può rivolgersi chiamando la schiava nel modo che più gli è gradito.

IX Il Padrone si incarica a fornire un oggetto a suo piacimento che segni simbolicamente l’appartenenza dello schiava a se stessa. La schiava accetta di indossarlo o portarlo con orgoglio e rispetto sempre ed ovunque salvo disposizioni diverse del Padrone.

X La schiava accetta di ricevere le punizioni appropriate per ogni infrazione del presente contratto, inoltre si impegna a ricevere le stesse punizioni con umiltà e di impararne le lezioni, di accettare tutti gli strumenti, il modo di punizione e di assumere tutte le posizioni richieste al fine di ricevere la punizione stessa.

Accetta che ogni disobbedienza agli ordini del Padrone risulterà in una punizione più severa. Il Padrone accetta di informare la schiava prima dell’inizio della punizione, durante oppure dopo del motivo della punizione, ed accetta di non punire mai la schiava quando in stato di tensione o ira.

Alla lettura di questo contratto Monica fu basita dicendomi che in sostanza che lei non aveva nessun diritto e che sperava che fossi clemente in quanto il sederino era ancora vergine e aveva ingoiato sperma solo una volta e stava quasi per vomitare, speriamo tu non ne produca tanto disse, ma sconsolata firmo’ da oggi sarebbe stata una mia proprietà’ e dal prossimo incontro sarebbe iniziato l’addestramento.

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