Mia moglie si fotte il bingo bongo
rilasciato 06.06.2016 in categoria sesso raccontoA me e mia moglie Laura è sempre piaciuto parlare e sognare durante le nostre scopate, quando io le chiedevo al colmo dell’eccitazione che uomo le sarebbe piaciuta scoparsi, lei rispondeva sempre “ho voglia di fottermi un nero”, io la incitavo a cercarselo ma poi questo rimaneva nei sogni.
In aiuto di me e Laura venne l’invito a una cena di gala presso un’ambasciata, a questa cena erano presenti funzionari delle varia ambasciate accreditate in Italia, tra questi vi era “Josef”, gran bel ragazzo afro americano, questi la corteggiò dall’inizio alla fine del ricevimento, la invitò a ballare e durante uno dei balli Josef le passò un biglietto da visita con i suoi numeri di telefono, aggiungendo che gli sarebbe piaciuto invitarla un giorno a pranzo..
Mentre eravamo di ritorno a casa mia moglie mi raccontò tutto, mentre lo faceva la sentivo eccitata, raggiunsi la sua fica ed era un vero lago, a casa trombammo come fosse stata la prima volta.
Nei giorni seguenti invitai più volte Laura a chiamarlo, lei non voleva farlo per paura che poi tra noi qualcosa si guastasse, infine le mie insistenze la convinsero a mandargli un messaggio, dove spiegava, che pur ritenendosi lusingata del suo invito a pranzo non poteva accettare per il fatto di essere sposata, poi seguirono i saluti.
Josef rispose immediatamente, con un ringraziamento per essersi fatta viva e chiese se poteva chiamarla per scambiare due parole, mia moglie rispose di si, indicandogli l’ora in modo che io fossi presente.
La sera all’ora stabilita Josef chiamò, parlarono per un po’, poi lui le chiese se almeno era possibile prendere un caffè con lei.
Laura accettò e si diedero appuntamento per il giorno dopo in bar del centro, quando si incontrarono lui aveva in mano una rosa rossa e un pacchetto di cioccolatini francesi dei quali le fece dono.
Dopo aver parlato per circa un’ora seduti al bar, dove Josef tra le tante chiacchiere, le disse che da lì a sei mesi avrebbe lasciato l’Italia, in quanto il suo mandato stava per scadere, poi la invitò a casa sua, ovviamente Laura rifiutò l’invito, intanto lui continuava a farle complimenti a non finire, si stavano salutando quando lui le chiese se almeno sarebbe stato possibile prendere un caffè a casa nostra, Laura rispose che avrebbe dovuto pensarci su e che gli avrebbe fatto sapere.
La sera mi raccontò il tutto, mi disse che mentre parlava con lui, sentiva l’eccitazione salire fino a sentirsi bagnata, mi confessò che avrebbe voluto scoparselo subito e che comunque notò il rigonfiamento dei suoi pantaloni di lino bianchi aumentare di volume all’altezza del cazzo.
Scopammo ancora una volta da matti, l’eccitazione ci travolse, poi decidemmo che l’invito doveva essere per il sabato mattina successivo dal momento che anche io ero libero, intanto loro due continuarono a sentirsi nei giorni seguenti anche un paio di volte al giorno, finché Laura gli disse che per lei era possibile invitarlo per il sabato mattina dal momento che io ero fuori per lavoro e non sarei rientrato che in tarda serata.
Non puoi capire la nostra eccitazione al solo pensiero del sabato, sembravamo presi da raptus sessuali, eravamo letteralmente persi, tanto io che Laura, la notte ci svegliavamo scopando di nuovo.
Venne finalmente il sabato, mia moglie lo aspettò in accappatoio bianco cortissimo, il suo corpo ben abbronzato risaltava in modo fantastico sotto l’indumento, ovviamente sotto non indossava nulla e i peli folti ma ben curati della fica tracimavano fuori dall’indumento.
Josef arrivò all’ora stabilita, io rimasi al piano superiore, da dove potevo vedere il salotto e loro due senza essere visto, quando lo accolse lui rimase di sasso, era perso, non sapeva dove guardare, ma Laura lo tolse subito dall’impaccio, lo circondò con le braccia e lo baciò in bocca, io ebbi subito una scarica di adrenalina, intanto lui le mise una mano sotto l’accappatoio e prese ad accarezzarle un seno, poi si abbassò e iniziò a succhiarle il capezzolo, pochi istanti dopo vidi la mano di Laura indugiare sulla sua lampo del pantalone, mi resi conto che era assatanata e che non vedeva l’ora di avere il cazzo a sua disposizione.
Erano ancora in piedi davanti al divano, quando i pantaloni di lui calarono a terra, Laura si girò leggermente per far in modo che io vedessi l’arnese di lui, poi esclamò “no non è possibile, non può essere”, in effetti aveva ragione, il cazzo di Josef era spropositato, anche se io non posso lamentarmi, poi tirandosi indietro si inginocchiò e prese a leccarlo dalle palle tenendo l’asta in mano, io non vedevo l’ora di vederlo sparire dentro la sua bocca, mentre lo leccava con l’altra mano prese a slacciargli le scarpe, lo fece sedere e gli tolse il pantalone, lui si era nel frattempo tolto la giacca e la camicia, il suo corpo perfetto e ben armonizzato era in tutta evidenza, intanto Laura aveva ripreso da dove aveva lasciato, ora la vista per me era migliore, lei era sempre in ginocchio sul pavimento, quando gli prese il cazzo in bocca e se lo sprofondò in gola rimasi allibito, per oltre quattro dita rimaneva fuori, eppure conoscendo Laura, sapevo che lei riesce a farsi trapassare le tonsille.
Il pompino non durò molto, infatti Laura dopo poco si mise cavalcioni sopra di lui, prese la pertica e la indirizzò verso la sua magnifica fichetta, la vidi pian piano abbassare il bacino fin quando il cazzo scomparì per tre quarti dentro di lei, intanto io sudavo freddo, avevo il cazzo in mano e dovevo trattenermi per non godere subito, mi dissi che sarebbe stato un peccato, non volevo rompere l’incantesimo, perciò smisi di segarmi, mi imposi di guardare soltanto, ora vedevo mia moglie roteare il bacino sopra il cazzo di lui, era fantastico vedere il culetto di lei, che se pur abbronzato contrastava con il colore della pelle di Josef, incominciai a sentire mia moglie affannata, i suoi miagolii si fecero più intensi fin quando un urlo bestiale le schizzò fuori dall’ugola, poi ancora un altro e un altro ancora, so bene che quando Laura è arrapatissima gode a ripetizione.
Josef la prese per il bacino e la tirò in su, si tolse da sotto, la fece distendere sul divano, prese una sua gamba e la poggiò sopra la spalliera del divano, ora Laura aveva la fica a portata della lingua di Josef che prese a leccarla, vedevo la sua lingua scomparire dentro di lei, lo vedevo spingersi in dentro, intanto con un dito masturbava il grilletto, mi era possibile vedere la sua asta dritta come un fuso, ogni tanto la vedevo sbattere sul suo ventre, Laura era completamente persa, si tirava i capelli, poi le sue dita finivano sulla fica per allargarla tirando le labbra all’infuori, Josef decise che era giunto il momento di godere, la fece mettere in ginocchio sul divano e la impalò da dietro, ora le urla di mia moglie erano si di goduria ma anche di dolore, infatti gli chiese di non sprofondare completamente dentro di lei, a quella richiesta Josef aumentò la velocità della scopata, capii che stava per godere, non mi sbagliavo dopo un attimo lo vidi tirarsi indietro e segandosi leggermente schizzò una mare di sborra sopra la schiena e le natiche di Laura.
Caro lettore non ci crederai ma fino a quel momento Laura e Josef non si erano detti nulla, se non “buongiorno” quando lui è entrato in casa nostra, questo la dice lunga su quanta voglia aveva mia moglie di scoparselo, dalle loro bocche uscirono solo parole intrise di sesso durante la scopata, intanto lei si fece detergere la sborra con il suo accappatoio, poi lei ripulì la cappella di lui con succhiando il nettare rimasto.
Josef le chiese di andare in bagno e Laura gli indicò quello della sala, intanto disse a Josef che lei sarebbe salita a farsi una doccia, quando salì, mi trovò con il cazzo in piena erezione, volli scoparla subito, per prima cosa la leccai per benino, il sapere che era stata profanata da quel cazzo nero mi eccitava da morire, la succhiai come una caramella, il sapore della sua goduria era come al solito meraviglioso, poi la scopai, godetti in pochi secondi dentro di lei.
Chiesi a Laura se intendeva scoparlo ancora quella mattina, lei rispose che le sarebbe piaciuto, ma non sapeva se lui era della stessa intenzione, comunque chiesi a lei di non lavarsi la fica dentro, mi sarebbe piaciuto che nel caso avessero scopato di nuovo, lui succhiasse la mia sborra, poi aggiunsi che se voleva poteva farsi trapanare il culetto, lei rimase allibita, mi guardò e disse; “ma davvero credi che quella pertica entrerà nel mio culetto?”, risposi di provarci perché mi sarebbe piaciuto da morire.
Quando Laura ridiscese trovò ancora lui nudo seduto sul divano, ebbi la conferma che Josef non voleva terminare con una sola scopata, poi sentii lei che diceva a Josef “ora ci facciamo un bel caffè”, i due si trasferirono in cucina, li sentivo parlottare ma non capivo cosa si dicessero.
Trascorsero circa venti minuti prima di sentirli salire in sala, io non stavo più nella pelle, non vedevo l’ora di vederli di nuovo all’opera.
Finalmente i due ricomparvero, lui si tolse il pantalone, il cazzo era mostruoso anche in fase di riposo, scendeva penzoloni tra le sue cosce e solo in quel momento mi resi conto che era circonciso.
Si distesero sul divano, lui sotto e Laura sopra, presero a baciarsi, lui aveva le sue lunghe dita sopra le natiche di lei, ed essendo almeno 20 cm più alto di lei, riusciva a toccarle la fica con le dita, lo vedevo manovrare dentro la fica con le dita della mano sinistra, e con le dita destre le sfiorava l’ano, poi lo vidi prendere della saliva e bagnare il buchino, ora un solo dito massaggiava l’ano, non mi era possibile vedere il suo cazzo perchè coperto dal corpo di lei.
Poi sentii Laura dire “si ti voglio, prendimi, ho voglia di sentirti dentro di me”, lei si tolse e si mise sotto di lui, certo il divano non era il massimo della comodità, ora il cazzo di Josef era di nuovo in piena erezione, credevo che la scopasse da subito, ma lui prese di nuovo a leccarle la fica, ebbi subito un’erezione violenta, il sapere che lui stava succhiando la mia sborra mi fece impazzire di goduria, presi a masturbarmi, nel mentre vedevo la bocca di lui immersa tra i peli della fica di lei, lo sentivo succhiare, Laura si dimenava dalla goduria, poi lui si portò sopra di lei e prese a scoparla, ora vedevo benissimo il suo cazzo entrare e uscire, poi si fermò un attimo, spinse dentro piano, capii che era sua intenzione capire fin quanto poteva spingersi dentro senza farle male, infatti in quella posizione lui entrò completamente dentro, riprese a pomparla più velocemente, ora entrava tutto senza che lei provasse dolore, intanto la sua mano stringeva un seno, portò le sue labbra sul capezzolo e prese a succhiarlo, sentivo Laura miagolare come un gatto, sapevo che da lì a poco avrebbe goduto e fu così, subito dopo si mise alla pecorina, lui si eresse in piedi e prese a pomparla da dietro, intanto lo vidi far scendere la saliva tra le natiche di lei, la sputava direttamente senza prenderla prima nelle dita, poi vidi il suo dito profanare lo sfintere di lei, immaginavo già cosa sarebbe accaduto da lì a poco, infatti lui si sfilò da dentro, prese l’asta e poggio il glande sul buchetto, spinse diverse volte, ma le urla di lei lo fece des****re, Laura non era della stessa idea, si tolse e disse a Josef di attendere un attimo e senza spiegarsi oltre salì in camera, mi baciò e mi disse, ora prendo la cremina, si dissi brava fatti sfondare tutta, però mettiti in una posizione che io possa vederti, così come eri ero io non posso vedere.
Quando ridiscese prese a spompinare Josef, era terribilmente eccitante vederla succhiarsi quel palo, la sentii un paio di volte avere un rigurgito trattenuto a mala pena, poi tolse il tappo al tubetto della crema, ne prese abbastanza e si umettò il culetto, ne prese ancora e la spalmò sulla cappella, si mise inginocchiata di traverso sul divano, Josef con una gamba fuori e una ripiegata sul divano, prese a spingere un dito dentro, ci lavorò per qualche secondo, il suo dito entrava e usciva, cercava di allargare il foro, poi prese l’asta e spinse dentro, dopo diverse spinte finalmente entrò dentro di lei, dapprima Laura chiese di fare piano, lui ubbidì, si fermò, spinse piano, spinse ancora e ancora fin quando entrò completamente dentro di lei, ora lui si muoveva cautamente senza esagerare, continuò cos’ per un paio di minuti, quando capì che la strada era fatta, prese a cavalcarla con foga, vedevo il suo cazzo entrare e uscire come un pistone nel cilindro, Laura prese a invocare, si sfondami, aprimi come una mela, spaccami tutta, impalami, poi le urla di goduria la travolsero, lui continuò a sfondarla, ora i colpi erano veloci, sentivo il suo ventre sbattere sulle chiappe di lei con una violenza inaudita, era circa un quarto d’ora che lui la scopava nel culo, quando sentii lei dire “dai godiamo insieme io sto per venire di nuovo”, Josef rispose “posso venirti dentro?” no ti prego questo no, sborrami sul seno, questo mi fa impazzire, capii che era soltanto un modo per non farsi venire dentro, dopo poco lei prese a miagolare, eccomi, eccomi vengoo, hooooo, lui si sfilò da dentro, Laura si girò verso il suo cazzo, lo prese tra la sua mano e tre secondi dopo ricevette una pioggia di sborra che le colò tra il seno, uno schizzo la colpì in pieno viso.
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