lucia 4

Ormai io e la signora Lucia, la mia amante 60enne, viviamo insieme, dormiamo nel suo letto e scopiamo ogni notte, naturalmente per tutti quanti io sono il suo inquilino.
Per rendermi felice basta che indossi collant o calze trasparenti, andiamo insieme a comprarli, ben presto il suo guardaroba si è arricchito di collant di tutti i colori e modelli; abbiamo abolito le mutandine, cosicché a coprire la sua figona e il suo culo ancora sodo c’è solo il nylon.

Sono riuscito a forzare le sue inibizioni e l’ho fatta diventare una vera dea del sesso, del resto io sono sempre arrapato e lei ha imparato ad eccitarmi e a soddisfare le mie voglie.
Oggi, per esempio, nonostante sia rimasta in casa tutto il giorno, ha indossato un paio di collant neri trasparenti tuttonudo, senza cuciture; non appena sono tornato dall’università l’ho trovata in cucina che lavava i piatti, era di spalle e potevo ammirare i suoi talloni che risaltavano grazie al rinforzo dei collant, ai piedi i soliti sabot neri con la zeppa.

Mi sono fiondato ai suoi piedi ed ho iniziato a leccarle i talloni e il tacco delle scarpe.
“Sei tornato, sentivo la mancanza. ” Ha detto senza scomporsi più di tanto, la sua voce sottile e il tono da troia mi arrapavano da morire, dopo un po’ mi sono messo in ginocchio, le ho alzato la gonna e ho preso a leccarle il culo fasciato dal nylon mentre con le mani le accarezzavo le cosce.

“ti voglio Lucia, andiamo a letto!” Lucia non se l’è fatto ripetere due volte e si è subito diretta nella stanza da letto mentre io la seguivo con la bava alla bocca e il cazzo in fiamme.
L’ho presa e le ho tolto la gonna e la camicetta, sotto non portava il reggiseno, quando sta in casa non lo porta mai, ci siamo baciati con foga, intrecciando le nostre lingue, le ho aperto la bocca e le ho sputato dentro.

“Ingoia troia. ” Le ho detto, lei ha ingoiato e poi l’ho di nuovo baciata.
Ci siamo buttati sul letto e ho preso a leccarle la figa da sopra il collant, era fradicia, ho tolto dai pantaloni il cazzo grondante e l’ho strofinato sulla sua fregna sporcandole il collant, quindi ho provato a forzare il nylon per inserire dentro la mia verga, dopo un po’ ho addentato il collant facendo un piccolo pertugio.

“domani me lo ricompri!” mi ha detto Lucia ansimante
“tutto quello che vuoi amore. ” Le ho risposto infoiato, ho spinto il glande tra le labbra della sua bernarda e quindi ho iniziato a spingere ficcandole tutta l’asta dentro. Stantuffando come un ossesso ho sconquassato Lucia che mugugnava dal piacere, mi leccava un orecchio e mi ripeteva frasi porche:
“Scopami, sì ficcamelo tutto dentro, sborrami dentro!” Sono bastati pochi minuti perché l’accontentassi, contrariamente al solito però sono venuto fuori, sul suo collant, litri e litri di sborra bianca e calda, quindi le ho sfilato il collant e le ho fatto leccare il mio sperma, infilandole il collant in bocca.

“Mangia la mia sborra visto che ti piace tanto!” Lucia ha leccato ed ingoiato tutto, poi ha tirato fuori dalla bocca il collant bagnato e se l’è strofinato addosso.

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