Le donne non hanno rivali
rilasciato 02.02.2023 in categoria sesso raccontoLe donne non hanno rivali quando amano e quando odianoSto aspettando che ti svegli amore mio, non voglio assolutamente perdermi la sorpresa e lo sgomento sul tuo volto quando capirai di essere impotente, legato come sei alla sedia. Ho preparato questa serata con molta cura, pianificata nei minimi dettagli. Ho approfittato del tuo amore per il buon vino e ho continuato a rabboccarti il bicchiere per tutta la sera fino a quando non sei crollato.
Svegliati presto amore mio, lo spettacolo sta per iniziare e hai il miglior posto in platea. Eccoti, finalmente stai riemergendo dal nulla, il tuo respiro si spezza, le palpebre tremano, sollevi la testa e apri di shitto gli occhi, lo sguardo impaurito nel sentirti immobilizzato, impotente. Inizi a mettere a fuoco e ti tranquillizzi, rendendoti conto che ti trovi al sicuro, in casa tua, ma eccola la prima scintilla di rabbia, in attesa che divampi l'incendio.
No, non te ne darò il tempo. Stasera il gioco lo conduco io. – Non ti azzardare, non provare neanche ad aprire la bocca. Sono stanca sai, veramente delusa da te, dalla tua superficialità, dalla tua indifferenza, dagli abissi della tua noncuranza. GUARDAMI, non distogliere lo sguardo. Tutto questo è per te, per farti ricordare cosa avevi e che non avrai più, te lo dovrai guadagnare, e sarà una strada in salita. Pensi che sia stupida, che non mi sia mai accorta di nulla, degli sguardi che rivolgi alle altre donne, come le spogli, le divori con gli occhi.
Credi che non sappia del tuo passatempo segreto, invece di prestarmi attenzione, invece di impegnarti per noi, per mantenere viva la passione, mi hai dato per scontata, come una brutta abitudine, come se fossi dimenticabile, coperta di polvere e trascurabile. Hai preferito cercare novità ed eccitazione, gioventù e avventure e non ti sei neanche dovuto sforzare, è bastato iscriverti ad un sito d'incontri. Che delusione che sei, guardati , sei patetico, un ometto. -Lì, legato come un salame, rosso in viso, non sai se arrabbiarti o implorare perdono.
Non ti preoccupare, ti farò strisciare anche solo per avere il permesso di baciarmi un piede, ma ora, ora devi soffrire come mi hai fatto soffrire tu. – Guarda, guardati e guardami, tutto questo è per te. -Ti vedo sgomento, guardarti intorno, non capisci cosa stia succedendo, ti senti fragile, esposto, senza riparo alcuno e finalmente ti accorgi della scenografia accuratamente preparata. Lo specchio gigante montato a tutta parete sopra la testata del letto, le candele accese per tutta la stanza, giochi di caldo e freddo, luci e ombre, che obnubilano i sensi con il loro profumo avvolgente.
E tu al centro della stanza, sulla sedia scomoda e dura, posizionata ai piedi del letto e dietro di te altri specchi, tre, a tutta altezza, posizionati un pò in obliquo che ti riflettono e mi riflettono. Le immagini di noi, di me, di te, impotente e sottomesso, rimbalzano, si infrangono, scorrono su di noi , dentro di te. Io sono qui, al centro del letto, nel mio babydoll di pizzo e seta neri, che mi scivola addosso, accarezzandomi lievemente.
Le mie gambe sono inguainate dalle auto reggenti nere, fini e impalpabili risalgono fino in alto, si fermano sulle mie cosce tornite, tenute ferme da una fascia di pizzo nero a custodire il mio più dolce tesoro. Finalmente ti rendi conto di me, strabuzzi gli occhi e quasi non mi riconosci, ma è colpa tua, solo colpa tua. – Guardami, non sono bella, non è bella la mia pelle, bianca, perlacea come porcellana. Guardami, non sono belle le mie mani, piccole, eleganti ma forti, ti piacciono vero quando ti stringono, ti scappellano? Guarda… non trovi che la mia figura sia ancora piacente?La pelle del viso è fresca, non ancora segnata dalle rughe, il mio corpo è asciutto sodo, come hai potuto darlo per scontato? Guarda la mia mano, le vedi le mie dita accarezzare le mie labbra, guarda come la mia bocca si apre le accoglie, come la mia lingua le avvolge.
Lo vedi, lo vedi il leggero rossore che soffuso dall'incavo dei seni risale verso il collo?Mi vedi?Guardami, guardami come mi amo, guarda come non mi servi, come il mio corpo freme per il piacere che tu non sai darmi. Pensa, a quante sveltine inutili e insoddisfacenti, giusto per darmi un contentino, vergognati, pretendevi il tuo piacere, senza curati del mio. Guarda come sono bella, in forma, gli uomini si girano ancora per strada per seguirmi con lo sguardo e tu, tu non ti accorgi di nulla.
Girassi per casa infagottata in tute sformate, ma amo il bello, la sensazione della seta sulla pelle, e per quanta lingerie intrigante indossassi tu non mi vedevi. Guardami, guardami ora, mentre godo di me, senza di te. Guarda la mia mano che scende sul mio collo, lo vedi come la vena batte impazzita. La senti la mia voce che si increspa, la passione che sale?Segui la mia mano, la vedi? Mi sfiora dolcemente, con delicatezza, con riverenza.
Devo essere adorata, vezzeggiata. Guarda come la spallina scende seducente, libera la spalla e scopre l'attaccatura del seno. La seta fruscia, mi solletica, mi bacia. Il mio seno fa capolino, guardalo non è forse un inno alla gravità, guardalo teso, sodo formoso. Hai voglia vero ora di toccarlo, accarezzarlo, lambirlo, baciarlo. Guarda come freme, risponde al mio tocco, come il capezzolo si erge, cerca la mia mano. Guarda la mia lingua che accarezza le mie dita e la traccia umida che incorona il capezzolo.
Guarda la voglia che mi assale, il desiderio che s'innalza. Lo vedi nei mei occhi, lo senti nella mia voce, questo è il fuoco che ho dentro che tu hai lasciato raffreddare, oh, ma non ti preoccupare, non oggi, non domani ma troverò chi mi farà bruciare. Guardala! La mia mano continua a scendere, soave, mi accarezzo, godo di me stessa e pian piano arrivo al centro di me stessa. Oh, come sei buffo, lì da solo, impotente, che cerchi di fottere l'aria, ti fa male, hai il cazzo duro? Bene.
Sai ero indecisa, non sapevo se lasciarti un pò di libertà, se abbassarti almeno la cerniera. Ma quella tua appendice, questo tuo giocattolo inutile, deve soffrire come il padrone. Ti fa male? Soffri! Hai il cazzo duro, troppo costretto nei pantaloni? Non mi importa. Lo senti questo profumo nell'aria, il mio odore, la mia pelle che si scalda, i mei umori. Guarda, guarda come mi svelo, come raccolgo la seta e ti faccio un regalo, mi offro al tuo sguardo.
Lo vedi, lo sai cosa è racchiuso dietro lo scrigno di riccioli neri, l'elisir di lunga vita, il segreto della vita, il piacere. Guardami mentre mi accarezzo, delicatamente mi apro, guardami. Sono umida, bagnata, per me, per me stessa, per il piacere che mi regalo e che tu a lungo mi hai negato. Guarda, lo senti il calore, guarda le mie labbra rosse, affamate, guarda il mio clitoride, erto che viene salutare. Mi vedi, mi senti, brividi deliziosi mi attraversano.
Ci gioco, lo accarezzo, lo stringo, lo pizzico, scendo un pò, le mia dita mi salutano, mi preparano, mi invadono…. ahhhh, mi sento piena, ma non è sufficiente, guarda come mi contraggo, ma sono vuota e ora, ora te le presento. Guardalo, è liscio, duro, potente e forte. Sì mi aprirò, mi scoperò con questo. Un dildo di vetro trasparente. Guarda come mi apre, come mi fa vibrare, il contrasto fra la mia figa bollente, stillante umori e il freddo del vetro è elettrizzante.
Guarda è un cazzo di vetro a prendermi, cento volte più virile dell'uomo che non sei tu. Guarda come mi allargo, lo accolgo, lo inseguo. Guarda la mia figa rosata, bagnata che si apre per lui, che lo accoglie, di più, sempre più in profondità. Guarda come godo, con una mano mi accarezzo, le cosce, il seno, mi titillo il clitoride, con l'altra danzo, ballo, un ritmo lento e dolce. Senza irruenza, con rispetto e premura.
Mi lascio il tempo, mi adatto, un ritmico avanti e indietro. Mi ascolto, lo vedi, lo vedi come shitta il mio bacino, è ora, adesso il momento di folleggiare. Mi sbatto il dildo dentro con foga, fino in fondo, sulla parete della vagina, lo spingo a fondo, lo voglio sentire, mi deve scavare dentro, e poi lo estraggo lentamente, mi deve accarezzare, lenire al suo passaggio. Le mie mani, instancabili, ognuna suona una melodia diversa e il mio corpo risponde.
Lo senti, mi senti, guardami, sto godendo, sto venendo. Senza di te. GUARDAMI. -Ti vedo ansante, la vena del collo che batte furiosa, una chiazza bagnata sul cavallo dei pantaloni e decido, mi avvicino , mi inginocchio sulle tue cosce e mi faccio annusare. Lascio che il mio odore ti inebri, ti sconvolga e ti porti alla pazzia e poi ti ordino- LECCAMI, è tutto quello che avrai di me -Spero che riuscirai a riconquistarmi, amore mio, perché tutto sommato un corpo caldo e fremente è meglio del freddo vetro.
La passione deve essere condivisa. Quella troia di mia moglie vuole essere fottuta per beneMi arriva un msg. “Mi chiami?” c'è scritto. Il numero è quello di Sergio, il master che si scopa mia moglie da un po e un uomo 65 enne molto arrogante e sa condurre mia moglie a livelli altissimi ,”Ciao, come mai?” Chiedo. “Ho avuto un' idea, un' ideona per una serata super. “E' sempre esagerato. “Ok, dimmi. “”Scusa , ma preferirei non dirtelo adesso, vorrei che fosse una sorpresa.
Se volete, ci vediamo domani sera Chiedo a mia moglie se va bene ma credo che non ha nessun problemaLe telefono. Lei, come prevedevo, accetta con entusiasmo. Richiamo Sergio e gli dò conferma. “Benissimo…dì alla troia che si vesta sexy, molto sexy. “L’ appuntamento è in un parcheggio fuori citta' e sergio e li che ci aspetta. federica indossa un vestitino di raso aderentissimo, praticamente trasparente e molto, molto scollato. Sotto, solo calze color fume' con riga con reggicalze e delle scarpe con tacco 15 comunque abbiamo con noi il borsone con altre cosine sexy.
Un breve saluto e gli chiedo cosa sia questa sorpresa. “Ecco, via avevo parlato di un locale dove la troia si puo esibire insieme a me ci vado io al posto tuo, e ci penso io a farle fare la porcellina. “”Va bene – dico – fate pure. “”Però – aggiunge lui – tanto perchè non ci siano malintesi ti dico chiaramente che lei farà tutto quello che voglio io, anche in pubblico. “”Tu che ne dici?” le chiedo.
“Va benissimo. ” Sembra che la novità la intrighi, e molto. “Ok, allora andate. “Prendiamo accordi per dove e quando rivederci. L’ appuntamento è dopo un’ ora. , tutto solo, vado in un Pub a sorseggiare una birra e ad ammazzare il tempo che sembra non passare mai. Sono impaziente…anzi, ansioso. Non vedo l’ ora di rivederli, di…sapere cosa è successo. L’ ansia è mista ad eccitazione. Finalmente l’ ora dell’ appuntamento si avvicina.
Finisco di bere la birra e salgo in macchina, recandomi al luogo convenuto. E’ un parcheggio. Di solito, in questa stagione, è deserto. Stavolta ci sono quattro macchine, i cui passeggeri sono fuori dalle vetture e, a quanto capisco, aspettano che altri li raggiungano. La macchina del bull non c’ è ancora. Il parcheggio è abbastanza ampio per permettermi di fermarmi ad una decina di metri dalle altre macchine. Finalmente, con un leggero ritardo, vedo arrivare la macchina che aspetto.
Lui mi vede e si ferma vicino. Spegne i fari e io mi accorgo che…è solo. Ho un tuffo al cuore: cosa è successo? Dov’è mia moglie?Scendo di corsa dalla macchina, faccio due passi verso quella del bull e… mi rassicuro. Lui non è solo: federica , nuda a parte le calze e reggicalze, è semisdraiata sul sedile e gli sta succhiando il cazzo. Il bull abbassa il finestrino e io gli chiedo come si è comportata la troia.
Bene, dice lui, le ho toccato la fica, mi son fatto toccare il cazzo e le ho tirato fuori le tette. Di fronte c’ era qualche coppia che guardava…Mentre parlava, federica continuava a succhiargli il cazzo, senza mai rialzare la testa e senza dire una parola. Chiedo al bull da quanto glielo stava succhiando, e lui mi dice che, appena usciti dal locale e saliti in macchina le ha fatto togliere il vestito e le ha detto di ciucciarlo mentre guidava.
Quindi, ho fatto un rapido calcolo, ha attraversato tutto il paese in quelle condizioni…. In quel momento arriva una macchina, evidentemente il “ritardatario” del gruppo e si ferma proprio accanto a noi. Scendono due uomioni, guardano una prima volta quel che succede nella macchina, si guardano in faccia, poi guarda nuovamente lo spettacolo, si mettono a ridere e raggiungono il gruppo. Evidentemente riferiscono quel che hanno visto agli altri, che lanciano occhiate verso di noi, ma salgono ognuno nella propria auto e ripartono.
A quel punto, il bull fa sollevare mia moglie e le dice semplicemente: “Vai”. Lei sa quel che deve fare: scende, così com’ è, dalla macchina, apre il bagagliaio della nostra e ne estrae il borsone. Nel frattempo, il bull mi chiede se conosco un certo posto lungo la strada, alla mia risposta affermativa, mi dice di andare ad aspettarli lì, e, una volta arrivato, di restare in attesa. Mentre vedo federica risalire sulla macchina del bull con il borsone, metto in moto e parto.
Il posto che mi ha indicato è un tratto di lungomare di una cittadina balneare. Le macchine parcheggiate sono pochissime, e io mi fermo in un posto praticamente deserto. Passano cinque minuti e la macchina del Bull si ferma davanti alla mia. La portiera del passeggero si apre e federica scende. Senza mai guardare verso di me si avvia sul marciapiede. Ha le stesse calze, ma ora indossa una minigonna di raso nera, con, sul davanti, una cerniera che va dal basso all’ alto, attraversandola completamente.
Sopra, un body di tulle nero trasparente che mettono in evidenza i suoi seni. Io mi sposto, senza però scendere, sul sedile del passeggero, abbasso il vetro e la seguo con lo sguardo. Il reggicalze delle calze fa capolino da sotto la gonna e il passo, ancheggiante per le scarpe con l’ alto tacco a spillo, è lento ma deciso, sicuro. Percorsi una trentina di metri Federica si ferma,. Posso così constatare che sotto indossa solo un body nero trasparente.
Poi, chinandosi leggermente, fa scorrere verso l’ alto la lampo della gonna rivelando chiaramente che, sotto, non ha nient’ altro che le calze!e…comincia a passeggiare avanti e indietro. Dieci metri avanti…si volta, e dieci metri in senso contrario, lentamente, ancheggiando. La tentazione di scendere e fermarla è tanta, ma l’ eccitazione che mi provoca quel che vedo è ancora più tanta. Mai avrei pensato di vedere la troia trasformata in zoccola, in…battona da marciapiede, pronta a soddisfare le voglie dei clienti…Una macchina si ferma, il guidatore abbassa il finestrino del lato passeggero, le fa un cenno.
Lei si china, poche parole e la macchina riparte. Non ho nemmeno il tempo di “realizzare” quel che ho appena visto che un’ altra macchina si ferma con due persone a bordo uno scende e fa salire mia moglie avanti e lui si siede dietro da come vedo sono anziani, questa volta, federica sale nella macchina, che riparte. Io mi sposto sul sedile del guidatore, metto in moto e mi lancio all’ inseguimento. Nello specchietto, vedo che ho dietro la macchina del bull.
Dopo pochi chilometri , la macchina svolta e imbocca una stradina asfaltata ma stretta. Io sempre dietro. Durante il tragitto ho notato che la macchina che ho davanti non fa niente per “seminarmi” ma anzi, procede tanto lentamente da consentirmi di seguirla agevolmente. Arrivati ad uno spiazzo sterrato la macchina si ferma. Io accosto ad una diecina di metri e, subito dopo, arriva il bull. Scendo e gli chiedo se sa cosa stia succedendo.
“Cosa vuoi che succeda – risponde – la troia ha trovato un cliente e ora farà quel che fanno tutte le zoccolone come lei. Vieni, dai, andiamo a vedere. ”Ho il cuore in gola e…anche più giù. Il cazzo mi pulsa mentre mi avvicino alla macchina. Mia moglie si sta dedicando a succhiare il cazzo del cliente. Questo è un tipo sulla sessantina , con un cazzo già durissimo. Lei è praticamente nuda. Lui smette di farsi spompinare, abbassa lo schienale del sedile del passeggero, fa inginocchiare federica sul sedile e le infila la faccia in mezzo al culo.
Mentre glielo lecca si mette un preservativo e, appena è sistemato, con due rapidi, violenti colpi le infila il cazzo in fondo al culo mentre l' altro uomo gli ficca in cazzo in gola e gli dice che di succhiare bene si accosta al cazzo e spompina da zoccola mentre suo amico continua a incularla e schiaffegiarle il culo poi si danno il cambio a turno la scopano e inculano per un bel po fino a che non decidono di sborrare quello che ha il cazzo in culo se ne viene nel preservativo e si vede che e bello pieno c’è una grande quantità di sperma.
Lei glielo sfila con delicatezza e lo tiene in mano mentre con la lingua e la bocca ripulisce accuratamente il cazzo da ogni traccia di liquido e poi con calma impugna il preservativo con entrambe le mani, infila la lingua nell’ apertura e, rovesciando la testa all’ indietro fa scivolare in bocca quella gran quantità di nettare. Dopo averci mostrato, socchiudendola, che aveva la bocca piena, lo ha ingoiato tutto e se la ride poi si dedica a far sborrare direttamente in gola altro cliente che le tiene la testa premuta sul cazzo per non farne cadere nulla e la troia ingoia tutto e ripulisce e lecca palle e culo di entrambi se la ridono tutti e tre e si fermano un po a parlare e si fumano sigarette mentre noi ci allontaniamo vediamo che ripartono e riaccompagnano la troia dove era stara prelevata anche noi torniamo allo stesso posto.
Il bull si ferma, scende e viene verso di me: “Ancora un pò di pazienza – mi dice – tu resta qui, guarda e…godi. “Mio malgrado, lo assecondo. Ormai sono preso in un meccanismo che con la realtà non ha più niente a che fare. E' come se fossi drogato. Aspetto solo di…vedere cosa ha ancora escogitato il bull. Tornato alla sua macchina, fa scendere mia moglie e attraversano la strada federica e il Bull si fermano, un pò troppo avanti, rispetto a dove sono io, allora sposto la macchina fino ad essere esattamente alla loro altezza.
Come so, oltre la siepe ci sono della panchine. Il bull sale in piedi ad una e, immagino, tira fuori il cazzo. Vedo la testa della troia muoversi nel tipico ritmo del pompino. Solo pochi secondi (o così mi sembra in quella confusa percezione dello spazio e del tempo in cui sono come invischiato) e il bull scende. Ora vedo la faccia di federica rivolta direttamente verso di me, e dietro a lei il bull.
Capisco che lei è inginocchiata sulla panchina e il bull (come verrò presto a sapere) la sta inculando. La situazione è questa. Lei, inculata all' aperto mentre, a pochi centimetri, solo oltre la siepe, passano auto e moto. La vedo socchiudere le labbra, poi stringerle per trattenere un lamento. Il bull pompa come un forsennato. Oltretutto lei non è nemmeno lubrificata…ma non cede. Socchiude gli occhi e…si masturba. Non lo vedo ma SO che si sta accarezzando.
E infatti, dopo pochi minuti federica gode, gode rovesciando la testa all' indietro e gridando “Siiiii…. siiiiiiii. “la vedo godere con una troia e dimenarsi e mi vedono cheIo, senza quasi accorgermene, mi sono abbassato i pantaloni e ho liberato dall' elastico degli slip un cazzo durissimo mi fanno le corna e continuano a scopare come forsennati vedo che il bull e pronto per schizzarle in bocca la sborra la fa abbassare e mette in modo che io possa vedere bene quando schizza in faccia e in bocca a mia moglie che lecca tutto lui si riveste e ci saluta e mi dice che e stata bravissima ce ne ritorniamo verso casa lei mi ha spiegato che i clienti erano amici del bull , col quale si erano incontrati nel locale e, tutti assieme, avevano ideato la…recita “solo” per me.
. Quella troia di mia moglie vuole essere fottuta per beneMi arriva un msg. “Mi chiami?” c'è scritto. Il numero è quello di Sergio, il master che si scopa mia moglie da un po e un uomo 65 enne molto arrogante e sa condurre mia moglie a livelli altissimi ,”Ciao, come mai?” Chiedo. “Ho avuto un' idea, un' ideona per una serata super. “E' sempre esagerato. “Ok, dimmi. “”Scusa , ma preferirei non dirtelo adesso, vorrei che fosse una sorpresa.
Se volete, ci vediamo domani sera Chiedo a mia moglie se va bene ma credo che non ha nessun problemaLe telefono. Lei, come prevedevo, accetta con entusiasmo. Richiamo Sergio e gli dò conferma. “Benissimo…dì alla troia che si vesta sexy, molto sexy. “L’ appuntamento è in un parcheggio fuori citta' e sergio e li che ci aspetta. federica indossa un vestitino di raso aderentissimo, praticamente trasparente e molto, molto scollato. Sotto, solo calze color fume' con riga con reggicalze e delle scarpe con tacco 15 comunque abbiamo con noi il borsone con altre cosine sexy.
Un breve saluto e gli chiedo cosa sia questa sorpresa. “Ecco, via avevo parlato di un locale dove la troia si puo esibire insieme a me ci vado io al posto tuo, e ci penso io a farle fare la porcellina. “”Va bene – dico – fate pure. “”Però – aggiunge lui – tanto perchè non ci siano malintesi ti dico chiaramente che lei farà tutto quello che voglio io, anche in pubblico. “”Tu che ne dici?” le chiedo.
“Va benissimo. ” Sembra che la novità la intrighi, e molto. “Ok, allora andate. “Prendiamo accordi per dove e quando rivederci. L’ appuntamento è dopo un’ ora. , tutto solo, vado in un Pub a sorseggiare una birra e ad ammazzare il tempo che sembra non passare mai. Sono impaziente…anzi, ansioso. Non vedo l’ ora di rivederli, di…sapere cosa è successo. L’ ansia è mista ad eccitazione. Finalmente l’ ora dell’ appuntamento si avvicina.
Finisco di bere la birra e salgo in macchina, recandomi al luogo convenuto. E’ un parcheggio. Di solito, in questa stagione, è deserto. Stavolta ci sono quattro macchine, i cui passeggeri sono fuori dalle vetture e, a quanto capisco, aspettano che altri li raggiungano. La macchina del bull non c’ è ancora. Il parcheggio è abbastanza ampio per permettermi di fermarmi ad una decina di metri dalle altre macchine. Finalmente, con un leggero ritardo, vedo arrivare la macchina che aspetto.
Lui mi vede e si ferma vicino. Spegne i fari e io mi accorgo che…è solo. Ho un tuffo al cuore: cosa è successo? Dov’è mia moglie?Scendo di corsa dalla macchina, faccio due passi verso quella del bull e… mi rassicuro. Lui non è solo: federica , nuda a parte le calze e reggicalze, è semisdraiata sul sedile e gli sta succhiando il cazzo. Il bull abbassa il finestrino e io gli chiedo come si è comportata la troia.
Bene, dice lui, le ho toccato la fica, mi son fatto toccare il cazzo e le ho tirato fuori le tette. Di fronte c’ era qualche coppia che guardava…Mentre parlava, federica continuava a succhiargli il cazzo, senza mai rialzare la testa e senza dire una parola. Chiedo al bull da quanto glielo stava succhiando, e lui mi dice che, appena usciti dal locale e saliti in macchina le ha fatto togliere il vestito e le ha detto di ciucciarlo mentre guidava.
Quindi, ho fatto un rapido calcolo, ha attraversato tutto il paese in quelle condizioni…. In quel momento arriva una macchina, evidentemente il “ritardatario” del gruppo e si ferma proprio accanto a noi. Scendono due uomioni, guardano una prima volta quel che succede nella macchina, si guardano in faccia, poi guarda nuovamente lo spettacolo, si mettono a ridere e raggiungono il gruppo. Evidentemente riferiscono quel che hanno visto agli altri, che lanciano occhiate verso di noi, ma salgono ognuno nella propria auto e ripartono.
A quel punto, il bull fa sollevare mia moglie e le dice semplicemente: “Vai”. Lei sa quel che deve fare: scende, così com’ è, dalla macchina, apre il bagagliaio della nostra e ne estrae il borsone. Nel frattempo, il bull mi chiede se conosco un certo posto lungo la strada, alla mia risposta affermativa, mi dice di andare ad aspettarli lì, e, una volta arrivato, di restare in attesa. Mentre vedo federica risalire sulla macchina del bull con il borsone, metto in moto e parto.
Il posto che mi ha indicato è un tratto di lungomare di una cittadina balneare. Le macchine parcheggiate sono pochissime, e io mi fermo in un posto praticamente deserto. Passano cinque minuti e la macchina del Bull si ferma davanti alla mia. La portiera del passeggero si apre e federica scende. Senza mai guardare verso di me si avvia sul marciapiede. Ha le stesse calze, ma ora indossa una minigonna di raso nera, con, sul davanti, una cerniera che va dal basso all’ alto, attraversandola completamente.
Sopra, un body di tulle nero trasparente che mettono in evidenza i suoi seni. Io mi sposto, senza però scendere, sul sedile del passeggero, abbasso il vetro e la seguo con lo sguardo. Il reggicalze delle calze fa capolino da sotto la gonna e il passo, ancheggiante per le scarpe con l’ alto tacco a spillo, è lento ma deciso, sicuro. Percorsi una trentina di metri Federica si ferma,. Posso così constatare che sotto indossa solo un body nero trasparente.
Poi, chinandosi leggermente, fa scorrere verso l’ alto la lampo della gonna rivelando chiaramente che, sotto, non ha nient’ altro che le calze!e…comincia a passeggiare avanti e indietro. Dieci metri avanti…si volta, e dieci metri in senso contrario, lentamente, ancheggiando. La tentazione di scendere e fermarla è tanta, ma l’ eccitazione che mi provoca quel che vedo è ancora più tanta. Mai avrei pensato di vedere la troia trasformata in zoccola, in…battona da marciapiede, pronta a soddisfare le voglie dei clienti…Una macchina si ferma, il guidatore abbassa il finestrino del lato passeggero, le fa un cenno.
Lei si china, poche parole e la macchina riparte. Non ho nemmeno il tempo di “realizzare” quel che ho appena visto che un’ altra macchina si ferma con due persone a bordo uno scende e fa salire mia moglie avanti e lui si siede dietro da come vedo sono anziani, questa volta, federica sale nella macchina, che riparte. Io mi sposto sul sedile del guidatore, metto in moto e mi lancio all’ inseguimento. Nello specchietto, vedo che ho dietro la macchina del bull.
Dopo pochi chilometri , la macchina svolta e imbocca una stradina asfaltata ma stretta. Io sempre dietro. Durante il tragitto ho notato che la macchina che ho davanti non fa niente per “seminarmi” ma anzi, procede tanto lentamente da consentirmi di seguirla agevolmente. Arrivati ad uno spiazzo sterrato la macchina si ferma. Io accosto ad una diecina di metri e, subito dopo, arriva il bull. Scendo e gli chiedo se sa cosa stia succedendo.
“Cosa vuoi che succeda – risponde – la troia ha trovato un cliente e ora farà quel che fanno tutte le zoccolone come lei. Vieni, dai, andiamo a vedere. ”Ho il cuore in gola e…anche più giù. Il cazzo mi pulsa mentre mi avvicino alla macchina. Mia moglie si sta dedicando a succhiare il cazzo del cliente. Questo è un tipo sulla sessantina , con un cazzo già durissimo. Lei è praticamente nuda. Lui smette di farsi spompinare, abbassa lo schienale del sedile del passeggero, fa inginocchiare federica sul sedile e le infila la faccia in mezzo al culo.
Mentre glielo lecca si mette un preservativo e, appena è sistemato, con due rapidi, violenti colpi le infila il cazzo in fondo al culo mentre l' altro uomo gli ficca in cazzo in gola e gli dice che di succhiare bene si accosta al cazzo e spompina da zoccola mentre suo amico continua a incularla e schiaffegiarle il culo poi si danno il cambio a turno la scopano e inculano per un bel po fino a che non decidono di sborrare quello che ha il cazzo in culo se ne viene nel preservativo e si vede che e bello pieno c’è una grande quantità di sperma.
Lei glielo sfila con delicatezza e lo tiene in mano mentre con la lingua e la bocca ripulisce accuratamente il cazzo da ogni traccia di liquido e poi con calma impugna il preservativo con entrambe le mani, infila la lingua nell’ apertura e, rovesciando la testa all’ indietro fa scivolare in bocca quella gran quantità di nettare. Dopo averci mostrato, socchiudendola, che aveva la bocca piena, lo ha ingoiato tutto e se la ride poi si dedica a far sborrare direttamente in gola altro cliente che le tiene la testa premuta sul cazzo per non farne cadere nulla e la troia ingoia tutto e ripulisce e lecca palle e culo di entrambi se la ridono tutti e tre e si fermano un po a parlare e si fumano sigarette mentre noi ci allontaniamo vediamo che ripartono e riaccompagnano la troia dove era stara prelevata anche noi torniamo allo stesso posto.
Il bull si ferma, scende e viene verso di me: “Ancora un pò di pazienza – mi dice – tu resta qui, guarda e…godi. “Mio malgrado, lo assecondo. Ormai sono preso in un meccanismo che con la realtà non ha più niente a che fare. E' come se fossi drogato. Aspetto solo di…vedere cosa ha ancora escogitato il bull. Tornato alla sua macchina, fa scendere mia moglie e attraversano la strada federica e il Bull si fermano, un pò troppo avanti, rispetto a dove sono io, allora sposto la macchina fino ad essere esattamente alla loro altezza.
Come so, oltre la siepe ci sono della panchine. Il bull sale in piedi ad una e, immagino, tira fuori il cazzo. Vedo la testa della troia muoversi nel tipico ritmo del pompino. Solo pochi secondi (o così mi sembra in quella confusa percezione dello spazio e del tempo in cui sono come invischiato) e il bull scende. Ora vedo la faccia di federica rivolta direttamente verso di me, e dietro a lei il bull.
Capisco che lei è inginocchiata sulla panchina e il bull (come verrò presto a sapere) la sta inculando. La situazione è questa. Lei, inculata all' aperto mentre, a pochi centimetri, solo oltre la siepe, passano auto e moto. La vedo socchiudere le labbra, poi stringerle per trattenere un lamento. Il bull pompa come un forsennato. Oltretutto lei non è nemmeno lubrificata…ma non cede. Socchiude gli occhi e…si masturba. Non lo vedo ma SO che si sta accarezzando.
E infatti, dopo pochi minuti federica gode, gode rovesciando la testa all' indietro e gridando “Siiiii…. siiiiiiii. “la vedo godere con una troia e dimenarsi e mi vedono cheIo, senza quasi accorgermene, mi sono abbassato i pantaloni e ho liberato dall' elastico degli slip un cazzo durissimo mi fanno le corna e continuano a scopare come forsennati vedo che il bull e pronto per schizzarle in bocca la sborra la fa abbassare e mette in modo che io possa vedere bene quando schizza in faccia e in bocca a mia moglie che lecca tutto lui si riveste e ci saluta e mi dice che e stata bravissima ce ne ritorniamo verso casa lei mi ha spiegato che i clienti erano amici del bull , col quale si erano incontrati nel locale e, tutti assieme, avevano ideato la…recita “solo” per me.
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