Laura, mia suocera parte seconda – Dopo le vacanze
rilasciato 19.04.2012 in categoria sesso raccontoIo pensavo con quel che era accaduto a maggio (vedi la mia storia di potermi dire tranquillo, infatti ci siamo rivisti insieme a Teresa (mia moglie) ed i bambini, e Laura si è comportata come sempre, niente che poteva far intendere quel che era accaduto tra noi, cordiale e simpatica.
Ma arrivano le ferie e mi tocca il compito di andare a prenderla in Stazione Centrale a Milano, Teresa mi chiede la cortesia, e come abitualmente mi rendo disponibile, anche questa volta vado io, anche perchè era la fine di agosto ed ero in ferie (mentre Teresa era al lavoro).
Ma si trattava della prima occasione solo Io e Laura …
Arriva nel primo pomeriggio, 26 agosto, mi reco in Stazione, la chiamo per farle sapere che ci sono ed attendo che arriva.
Torna abbronzatissima da una vacanza in liguria, ospite di una sua conoscente, veramente in forma, indossa un abito giallo a fiori attillato, uno spettacolo.
Io dopo quella volta a maggio ho sempre forti rimorsi e ripensamenti, ho passato notti insonni preoccupato ed in ansia che quella storia potesse un giorno in qualche modo saltare fuori.
Salutati come solito, partiamo in auto per casa (sua), e dopo qualche chiacchera solita (tempo, vacanze, bambini, Teresa ecc) eccola.
– Sai di quella volta Io e te non ne abbiamo piu parlato, facendo finta che non sia successo.
– Si credo proprio, Laura che per me sia meglio se non fosse mai successo, forse è stato un errore credimi..…
Il discorso poi, senza tanti giri di parole arriva al rapporto che ho con Teresa, Laura chiede e vuole sapere tutto, se è soddisfacente o meno, ed allora anche vista la confidenza che ho sempre avuto con mi asuocera, mi libero di tutte le trasgressioni che ho sempre desiderato ma che non mi concede Teresa, le racconto che desidero tanto un pompino con l’ingoio, di fare dell’ottimo sesso anale, che voglio farlo tutte le sere, ma devo ridurre ad una a settimana.
Arriviamo a casa, accaldati e mi offre subito un bibita ed il caffè (che non si nega mai) ma temevo quel che stava per accadere, ed infatti Laura mi voleva ancora …
– No guarda, mi fa paura questa cosa! – Ma dai ci divertiamo, vedrai …
Ero seduto sul balcone, e Lei mi struscia intorno, mi accarezza la testa, il petto e mi bacia la nuca, il collo, ed Io avevo già il desiderioa mille.
Passa a massaggiarmi la schiena, e poi si siede sulle mie ginocchia e mi sente duro, ed allora è stato come accendere la miccia di una bomba.
Mi tira per mano in camera, ed Io allora ho lasciato ogni freno inibitore, l’ho baciata anche io, dappertutto, le spalle e la schiena scoperta, accarezzo fuori e poi dentro il suo morbido ed abbondante seno, e trovo due capezzoloni grandi e scuri sotto al vestito, poi massaggio il suo largo e formoso sedere, fuori lungo il vestito giallo a fiori, e sollevo poi trovando un perizoma, che sinceramente neppure mia moglie si azzarda a portare, beh allora voglio vederti.
Si spoglia lentamente, so che non va orgogliosa del suo corpo, conosce e sa che è maturo, ed offre tante pieghe, ma si mostra interamente, con quel segno dell’abbronzatura che dona un tocco di decorazione ad un copro nudo, come per evidenziare le zone erogene.
Si passa velocemente a letto, Lei vogliosa mi sussurra – Ti voglio fare un regalo! – Non so cosa ha in mente, ma dopo voglio sentire il suo sapore, dentro, dove ha rasato tutto il pelo – Sai per il costume ….
… – mi metto in bocca tutta la figa, cicciotta e carnosa, una conchiglia dell’amore, e gli porgo la verga davanti alla bocca, per lasciarmi succhiare come mi piace. – Voglio che parli ! Mi devi dire come ti piace, come lo senti e come mi devo muovere, mi eccita moltissimo – Bene partiamo per questo viaggio piacevole.
Viene il momento cruciale, e dopo che l’ho baciata è perfettamente bagnata per essere penetrata al volo, alla missionaria,mi infilo in Lei che mi sollecita e mi incita, come lo volevo .. Ma che amante !
Si poi al culmine del momento, Laura mia suocera ! si sfila il cazzo duro duro dalla figa e si gira supina, ponendolo proprio sul suo buco del culo.
Ma che momentone! Beh spingo subito, ma devo lubrificare bene a sputo, riproviamo ancora, con delicatezza con la cappella dentro, premo a piccole spinte, pian piano, per non fare male, in modo da dare il tempo al suo sfintere di rilassarsi e poter godere della cosa. Quindi in poco tempo ecco il godimento forte, vado quasi fino in fondo, dolcemente, e Laura adesso rilassata vedo che ne trova piacere, e mi parla intanto che non l’aveva mai concesso neppure a Giuseppe..
Intanto vorrei spingere più forte, ma sente uno spasimo, un movimento troppo repentino e si deve sfilare, accidenti ! Non ci voleva non ho finito di godere del tuo culo!
Lei si scusa con me – Sai non ho la freschezza di una ragazza ! vado un attimo in bagno.
Questo era il primo tempo, dovevo capirlo, non tutte le cose vengono facili, ma dopo alcuni minuti ritorna con due bibite fresche, coperta con l’accappatoio bianco che fa risaltare la sua abbronzatura, ed una shitola.
– Adesso lo rifacciamo bene fino in fondo, vedrai –
Usa delle capsule ad ovulo di ormoni che applica in vagina, ecco cosa era la shitola, e lo scioglie nell’ano, come lubrificante, e poi con l’accappatoio indosso, si siede su di me massaggiandomi e segandomi il cazzo per indurirlo di nuovo al 100%.
Si infila poi la cappella nel culo, e stavolta è Lei a guidare il gioco. – Fai piano e non spingermelo dentro tutto subito, sono tua suocera! – mi dice, e queste parola mi fanno ingrifare di più, che mentre Lei sale pian piano su e giù, palpo con le mani la sua figa, e il culo mentre il pistone piano entra, si, ENTRA, eccome, l’ovulo ha oliato il tutto a dovere, e quindi riesce a scendere verso il basso , mormora e guaisce, gode del trattamento ricevuto.
Intanto sono al massimo dell’eccitazione e so che lo ha capito – Vuoi venire dentro adesso ? mi chiede, bacio le sue tette, molli e flaccide, ma con il capezzolo a larga aureola turgido.
Si sente purtroppo un vago odore di fluidi corporei, anche sporchi diciamo, che il culo lascia uscire quel che ha dentro insieme alla crema.
Quindi il movimento mio diviene rapido, adesso voglio tutto, voglio il massimo e spingo Laura verso l’alto, inarco la schiena facendo leva sulle gambe, sprofondo nelle sue natiche piene di pieghe e di smagliature, il mio attrezzo di pietra, Lei non oppone nessuna resistenza, sa che questo è il regalo che mi voleva fare, e che Io ho gradito più di ogni altra cosa.
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