L’accoglianze di mia madre
rilasciato 04.01.2012 in categoria sesso raccontoQuest'anno mia sorella è partita per l'Inghilterra e quindi siamo andati al mare soltanto io e mia madre. Mamma è una donna di quarant'anni molto piacevole: non molto alta, con un bel culone, due labbra carnose e soprattutto una 5 misura di seno da sballo. Non nascondo che spesso mi diletto nello spiarla e ne escono fuori delle seghe da paura! Comunque un giorno, mentre mia madre era ancora in bagno ad asciugarsi dopo la doccia, la avvertii che sarei andato a fare un giro in spiaggia anche se il tempo non era il massimo.
Uscito di casa, dopo una decina di minuti dovetti tornare indietro perchè avevo dimenticato il portafogli.
Con mia grande sorpresa notai l'auto dei miei migliori amici Luigi, Pasquale, Michele e Giovanni parcheggiata nel cortile e proprio in quell'attimo il portone che si chiudeva alle loro spalle. Decisi così di fargli una sorpresa e zitto zitto mi incamminai per le scale… però giunto quasi in cima rimasi di sasso quando vidi mia madre che accoglieva i miei amici in accappatoio e decisi di soffermarmi su ciò che dicevano.
– No, A. non c'è sono sola in casa, non è che siete venuti per approfittarne?- Cosi disse mamma ridendo con malizia… sia io che i miei compagni rimanemmo a bocca aperta. Poi continuò – dai entrate non vi mangio mica, non ditemi che quattro bei maschitti hanno paura di una donna sola?- Finalmente i miei amici si decisero ad entrare ed io ne approfittai per avvicinarmi. -Bene, accomodatevi un attimo nel salotto io vado a mettermi qualcosa.
– E mentre entravano Pasquale il più intraprendente le disse- Vabbè Angela ( dandole spudoratamente del tu che non dispiacque a mia madre) se vuoi puoi restare anche in mutande e reggiseno- a quel punto mi aspettavo una risposta stizzita di mamma, che invece disse, sventolando un perizoma nero di pizzo- Chi ti ha detto che le indossi?- E sparì; intanto Giovanni l'ultimo ad entrare, toccandosi il pacco come tutti gli altri chiuse la porta.
Non riuscivo a capire cosa provassi se rabbia, gelosia o addirittura ecitazione, così decisi che sarebbe stato meglio vedere di nascosto cosa sarebbe successo, pertanto entrai in casa in silenzio e mi appostai nell'anticamera adiacente al salotto dove, da una finestrella che serviva per fre arrivare la luce in quell'angolo buio di casa potevo osservare i miei amici seduti sul divano e sulle poltrone che conversavno parlando di mia madre con toni molto spinti.
Il dibattio su come avesse la figa mia madre, depilata o pelosa, fu interrotto dall'arrivo di mamma che lasciò tutti a bocca aperta: indossava un top nero, che non le avevo mai visto addosso, probabilmente perchè a stento riusciva a contenere quelle tettone, e una gonnellina a scacchi di mia sorella che lasciva intravedere parte dele sue chiappe scoperte, probabilmente separate dal quel perizoma che aveva ostentato poco prima. Mamma servì loro dei dolcetti e tra questi scelse un cannolo per lei che cominciò a mangiare come se stesse succhiando un cazzo.
L'ecitazione degli spettatori raggiunse un livello inimmaginabile, quando con fare da vera troia, mamma si chinò a 90 gradi per versare ad ognuno da bere, scoprendo quel culone e anche alcuni peli scuri uscenti dal rigonfiamento ormai umido della figa che davano risposta al loro precedente interrogativo. Ormai l'eccitazione era evidente e ciò non sfuggì a mia madre che per completare l'opera disse- vado a prendere il sole sul terrazzo, così posso permettermi un'abbronzatura integrale.
E così uscì sul terrazo sculettando.
I miei amici alla sua uscita si lasciarono andare i commenti più spinti… ad un tratto pure se non c'era molto sole mamma chiamò i miei amici affinchè le spalmassero della crema solare.
Velocemente mi spostai in un'altra stanza dove potei osservare le facce estasiate dei miei amici quando videro mamma completamente nuda con le tettone al vento e la figa di fuori distesa sul lettino.
A quel punto mamma si alzò e porse loro un tubetto di crema solare da spalmare. – Che ne dici se te la spalmiamo insieme, faremo prima. intervanne Pasquale e come immaginato mamma acconsentì. Poi il mio amico continuò- Meglio che stai in piedi così possiamo spalmarti meglio la protezione anche nelle parti più delicate. Anche stavolta mamma acconsentì. Nel giro di pochi istanti otto mani frugavano sul corpo di mamma, chi sulle tette, chi sul culo e Pasquale si occupava della figona bagnata cominciando ad infilarne prima uno, poi due, poi tre e infine quattro dita, tanto era l'eccitazione di mamma.
Ad uno ad uno cacciarono i loro grossi membri sensaltro quello di Pasquale era enorme non tanto di lungheza ma di diametro, tanto che ala sua vista mamma disse quasi svenendo-chissà se mi entra, non…- la frase non fu continuata perchè Pasquale le infilò quel grosso cazzone nella bocca, mentre altri si contendevano le mani e le tette, perfette per una spagnola degna dei migliori film hard. Spompinatili per bene mamma si alzò e corse in casa… al suo ritorno in mano aveva un pacco di profilattici trafugato dal mio cassetto.
– Ecco mettetevi questi e cominciamo a divertirci… scusa pasquale non credo ti vadano, la prossima volta dico a quel segaiolo di A. di prenderne un pacco extra large. Guarda un pò adesso dovevo pure comprare i preservativi per gli amici che vengono a trombarsi mamma!!! Angela non resistette a quel cazzone e subito si impalo e mentre gli altri porgevano gli uccelli alla sua bocca io ero incantato dal ballonzolare delle sue tettone.
Si alternarono in molte posizioni, addirittura mentre Luigi si scopava mamma tenendola in braccio, Michele le infilò il suo bastone nel culo, cosa che non dispiacque affatto a ciò che restava della mia dolce mammina. Tutti avevano assaggiato il suo culo, tranne il cazzne do Pasquale, allora per farlo entrare mamma prese del sapone per lubrificare l'orifizio, che seppure abbastanza dilatato non riusciva ad accogliere un simile pene. Quando ormai i preparativi cessrono squillò il telefono… mentre Pasquale infilava la sua grossa cappella nel culo di mamma, quella rispose al telefono che gentilmente le aveva portato Giovanni.
– Ciao amore ( era papà ) sei tornato dalla Francia, bene io sto ah ahaaaaaaaaaaaaa- il cazzo di Pasquale le entro fino alle palle provocandole dolore. – Mi sono cotta, si sto bene solo che adesso ti devo lasciaaaaaare, che è venuta a farmi visita la signora Alba, quella vechiettaaaaaaa che ti era tanto simpaticaaaa… ok te la saluto ciaaaaao a presto. –
Fece giusto in tempo a chiudere prima che arrivasse ad un'altro aogasmo l'ennesimi della giornata.
Con le palle piene , ormai tutti i miei amici si disposero attorno a mamma sborrandole sulle tettone e in faccia, come premio mia madre ripulì per bene i loro cazzi. Così uscii di casa e dopo un paio di minuti feci finta di rientrare sorpreso per la visita dei miei amici che alle mie scuse per essre arrivato in ritardo risposero in coro felici- Non ti preoccupare anzi sei arivvato giusto in tempo- e scoppiarono a ridere mentre tutta spettinata mia madre entò nel salone dandomi un bacio sulla fronte con quelle labbra che pochi minuti prima avevano assaggiato i cazzi dei miei amici.
P. S la storia non riguarda me(purtroppo).
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