la verginella

È raro imbattersi in una ragazza sopra i 18anni avvenente e vergine, ma io la trovai. Era piccola di statura con due tettine appuntite e con i capezzoloni rosei. Il suo culetto rotondo e sporgente era avvolto stretto negli shorts. Finalmente si era decisa a concedermela ci baciammo sul letto, e pian piano le sfilavo la canottiera e li shorts. Rimase con le calze e il reggiseno mentre mi sfilavo i pantaloni.

Cominciai a strusciarmi su di lei che sentiva la pressione attraverso le mutande. Le sfilai il reggiseno e rimasi un po’ a giocare con i suoi piccoli seni. Le infilai una mano sul sedere e scesi sotto le calze e le mutande, le accarezzai il buchetto del sederino e lei si irrigidì, allora passai alla patatina e misi dentro il dito lei sospirò e rimase con la bocca semi aperta. Le infilai il secondo dito ed era ancora strettissimo.

Le sfilai anche le calze e rimase in mutande… lei mi disse preoccupata che non si sentiva tanto bagnata. Io la misi distesa a pancia all’aria e le sfilai le mutandine. Mi stupii nel vedere quel cespuglietto nero, lei arrossì e mi disse:- perdonami non sono rasata. Io mi tuffai nel cespuglietto e cominciai a leccarla lei arrossiva sempre più mentre ansimava. le proposi un 69 ma lei rifiutò e disse che era pronta per essere penetrata.

Le tenni aperte le gambe e mi appoggiai a lei, cominciai a spingere, era anche per e quasi doloroso anche per me forzarlo in quel buchino così stretto. Alla fine mi scivolò dentro veloce e lei gemette. Le lascia il tempo di abituarsi e poi conclusi il rapporto. Andammo a fare la doccia insieme e lei mi guardo e disse:-non ci credo ancora che non sono più una verginella, mio nonno avrebbe qualcosa da ridire.

E io dissi:- hai 4 zie, significa che anche tuo nonno si dava abbastanza dafare.

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