LA SIGNORA LUCIA E LA SUA TRATTORIA
rilasciato 14.02.2013 in categoria sesso raccontoLA SIGNORA LUCIA E LA SUA TRATTORIA
La signora Lucia, aveva una trattoria a Positano, ci aveva visto nascere, siamo andati per anni da lei, eravamo come di famiglia. Vi ho già raccontato che sono il primo di tanti cugini e la famiglia, tanto grande è stata sempre molto unita. Spesso e volentieri eravamo a pranzo da Lei.
Io sin da piccolo ho sempre notato il suo fare con i clienti….
aveva figli e figlie che lavoravano con Lei , ma spesso si dedicava a quelli migliori di persona. Lei una donna giunonica alta grossa, con occhi neri e capelli lunghi corvini, vestiva sempre con vestiti neri che mettevano in evidenza i suoi grossi seni bianchi ed un culo che a me sembrava enorme e tosto. Essendo quasi sempre estate quando andavamo da Lei i vestiti erano neri si, ma sempre molto leggeri, quindi le forme abbondanti si intuivano benissimo.
Io avevo dodici tredici anni, età in cui si iniziano a notare i primi pruriti fra le gambe, ed iniziai a guardare quella donna con occhio più malizioso…iniziai a notare che tutti gli uomini, compresi i miei parenti, chi più chi meno le facevano battutine apprezzamenti e complimenti vari. Il disappunto delle mogli, almeno nella nostra famiglia, venivano sminuite dal fatto che ci conoscevamo da tanto con Lucia e quindi quasi tutto veniva accettato..
Un giorno però, notai che dopo aver portato il conto ad un cliente seduto da solo ad un tavolo, la signora Lucia, scese le scale della cantina e l’avventore dopo pochi secondi la seguì, chiuse la porta alle sue spalle e solo dopo un po’, non saprei …venti, trenta minuti…risalirono insieme..
Lui andò subito via e la signora Lucia torno in sala……aveva però una faccia rossa e se anche facesse finta di niente, si vedeva che era davvero accaldata e scombussolata.
Io avevo seguito la scena ed avevo elaborato i miei film, quando lei mi guardò…. forse le trasmisi qualcosa………perchè mi prese il visetto tra le mani e mi disse “cosa c’è piccolino …..ti piace la zia Lucia ???……. ”. Io non risposi niente e sorrisi ma il mio cervello girava a mille le mie fantasie si moltiplicarono e non vi nascondo che anche il mio uccellino iniziò a spingere nel pantaloncino. Andammo da lei tante altre volte ed Io notavo che spesso, la Signora scendeva le scale della cantina e veniva seguita da qualcuno….
poi si ripresentava in sala e tutto come prima.
Avevo quindici anni e già avevo avuto qualche esperienza, andammo in una trentina a pranzo dalla Lucia…era bellissima una donna con due seni grossi ed un culone fantastico, vestita di scuro come al solito, ma più fresca. C’erano due uomini ad un tavolo e le fecero degli apprezzamenti che a me sembrarono un po’ pesanti…. Pagarono, vidi i soldi, ma poi Lucia scese in cantina e loro la seguirono…..quella volta Io girai, girai e poi mi infilai giù per le scale che portavano al sottosuolo.
Zitto zitto, scesi fino al locale sottostante…si sentiva la Lucia che implorava di non esagerare,ma nello stesso tempo ansimava e sbuffava come una vacca alla presa con il suo toro…. Mi sporsi un poco e vidi la maialina con le mani poggiata ad una botte. L’uomo grasso era alle sue spalle e la prendeva da dietro spingendo come un a****le, lo smilzo, con un cazzo sottile, ma lunghissimo, la prendeva in bocca tirandole i capelli.
Guardavo il suo viso, non mi sembrava che le piacesse..ad ogni colpo gli occhi saltavano fuori dalle orbite, ogni volta che lei cercava di afferrare quel lungo cazzo ridicolo, lo smilzo, la bloccava e spingeva più a fondo.
Il porco alle sue spalle spingeva ed affondava il suo grosso cazzo fra le gambe di Lucia…. La signora Lucia…. Il mio cazzetto era durissimo, ma non capivo se davvero mi faceva piacere vedere trattata così una donna amica….. Cosa potevo fare ????….
chiamare qualcuno..???..nooo…saltare fuori…. nooo…magari facevano il culo anche a me…Ok, allora spinsi due piccole botti che caddero facendo rovesciare una botte più grande, insomma il trambusto fece scappare via i due personaggi, che dopo aver minacciato la donna che sarebbero tornati le diedero un paio di schiaffi sul culo bianco e le sputarono sul viso. Non potevo credere che La signora Lucia, così forte ed autoritaria avesse subito quel trattamento. Io ero a pochi metri da lei…era accasciata a terra mezza nuda e piangeva….
Che tette e che concione…. aveva le gambe un poco divaricate ed Io vedevo quella mutandina bianca da cui uscivano peli neri……ero eccitatissimo.
Le vado incontro e le dico “ Li ho fatti scappare “… lei vedendomi si ricompose asciugandosi le lacrime si alzò e prendendomi il viso fra le mani mi disse di non preoccuparmi. Io l’abbracciai ero la metà di Lei la mia testa era fra le sue tette le mie mani cingevano quel fantastico culone.
Mi disse “ hai avuto paura ? “, no le risposi…. ma non capivo cosa le stessero facendo….
Allora Lucia si sedette su di uno sgabello, forse sul bordo di un supporto delle botti, non ricordo bene…….. Io ero in piedi davanti a Lei, mi tocco il corpo…scese fino alla patta del pantaloncino e forse vedendo che il mio cazzetto sussultava, lo tirò fuori e me lo prese in bocca……………………
Mi massaggiava le palline e succhiava il mio giovane cazzo,,,,,fantastica esperienza La Signora Lucia che tutti in sala avrebbero voluto scopare …stava facendo un pompino con successiva spagnola a me, un ragazzino di neanche quindici anni.
Dopo pochi minuti di trattamento …Lei succhiava…con forza…Io le arrivai fra le labbra…pensavo di aver tirato fuori tanta sborra, ma Lei la ingoiò come un piccolo assaggino.
Mi diede un baciotto sulla bocca mi risistemò il vestito e dopo una pacca sul sedere mi rimando in sala da i miei familiari, dicendomi “ non raccontare niente a nessuno rimarra un nostro segreto”.
Che bellissimo pompino, mi sono segato per tanto tempo a quel ricordo.
Abbiamo continuato a frequentare la trattoria della signora Lucia che ci ha offerto sempre pasti fantastici…ma mai nessun riferimento a quella occasione. Sempre un pizzicotto sulla guancia…. e magari “ cosa vuole oggi questo giovanotto “. , mi dava ai nervi sembrava volesse prendermi in giro. Io ogni volta speravo che succedesse qualcosa, ma niente.
Avevo diciassette anni, portai una comitiva di amici alla trattoria, oramai la signora Lucia aveva quasi cinquanta anni, ma era sempre tosta e prosperosa….
mi dava sempre quel pizzicotto con bacetto sulla guancia…. mi faceva incazzare…mi piaceva, ma non so, non ero più un bambino.
La Signora Lucia si dimostrò fantastica…Subito mi diede importanza , si mise a mia disposizione dando dimostrazione a tutti i mie commensali che potevo disporre del servizio come meglio credevo…Fu fantastica lo apprezzai moltissimo…. d’altronde in certi ambienti e con certa gente questo conta molto…..e Lei sapeva come comportarsi.
Subito dopo la prima ordinazione, la Signora Lucia mi chiama chiedendomi se volevo scegliere il vino giù in cantina……………………………….. mi congedai dai commensali e seguì quasi di corsa la Signorona che mi precedeva lungo le scale.
Arrivati in cantina, la Lucia mi fece subito assaggiare un paio di bicchierini poi chiama la figlia e fa portare in tavola un vino bianco da lei scelto…..poi mi afferra con quelle mani di ferro i glutei…”Adesso sei cresciuto dobbiamo fare una seconda lezione “ ……Mi infila una lingua da 300 grammi in bocca mi succhia le corde vocali, mi afferra il cazzetto che adesso era diventato un bel cazzo…. lo apprezza, lo stringe….
lo masturba dentro al pantalone continuando a frullare la lingua nella mia bocca.
Poi sgancia la mia cintura, apre la mia zip e tira giù tutto …. sono nudo e con il cazzo in tiro.
Lei si siede sul suo scannetto e si abbassa spalline del vestito e del reggiseno… saltano fuori due mammellone bianche, grosse e morbide, con due bei capezzoloni larghi rosa sui bordi e scuri al centro…. Li massaggia guardandomi negli occhi…” Ti piacciono vero? Sono diverse dalle tette delle Tue giovani amichette…??!!”.
Le afferra con le due mani e ci infila in mezzo il mio bastone già gocciolante…. Spinge su e giù,Io inizio a prendere il ritmo era come strofinarlo fra due enormi chiappe…. ed in fondo c’era la sua bocca da cui usciva una lingua che ad ogni colpo mi batteva sulla punta della cappella, poi lo prese tra le labbra e ciucciò un poco la cappella durissima, le piaceva il bordo, la faceva entrare ed uscire facendo ogni volta uno schiocco.
Si alza la veste leggera, con una mano mi entra sotto la camicia…artigliandomi il torace, con l’altra afferra il mio cazzo e lo strofina tra la folta peluria che copre la figa…una foresta di peli ruvidi e forse taglienti, mi gira su di un bancone e mi cavalca…. sono succube…. mi cavalca si spinge avanti e indietro striscia sul mio ventre……. il mio cazzo si trova in una fornace bollente e piena di liquidi.
Scopiamo con violenza……Tutto il suo peso era su di mè, avevo le ossa rotte dal contatto con botti, tini tavolacci e rocce…
Lei, mi confesso che quella volta da piccolino l’avevo salvata da una situazione ad alto rischio “ pizzo camorra…” ed era stata colpita dal mio coraggio !!!!!!!! …era stato un caso…ma ero stato al posto giusto nel momento giusto…
Mi succhia capezzoli dita ginocchia pisello lingua orecchie …tuttoooo……. poi mi ringrazia mi saluta con un bacio in bocca dicendo…”ogni volta che verrai a mangiare qui ti farò mio “…..sono uscito dalla cantina…era tardi i miei amici mi avevano dato per disperso…ma avevano mangiato bene e forse avevano mangiato anche la foglia ;-)).
Grande donna, in seguito prima di andare con amici da lei a pranzo o a cena dovevo organizzarmi due tre giorni prima…Dovevo prepararmi per la lotta…..Lei mi consumava e a me piaceva..
Ottimo, non ho mai pagato anche fino a trenta persone…. Spesso i miei amici si offrivano di pagare pranzo o cena e quindi i conti tornavano. La signora ci guadagnava in soldi ed in natura.
Grande Lucia……….. imprenditore casereccio e genuino…..
In seguito ha insegnato anche alle figlie come mantenersi i buoni clienti ed anche Io ho utilizzato delle contromisure per affrontare tutta la famiglia….
Ma queste sono altre storie….
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