la casa nuova

Come accennavo nel primo racconto, questa estate ho avuto alcuni momenti piccanti. Il primo è stato con la mia vicina, il secondo ve lo descriverò ora; ma prima bisogna fare un piccolo preambolo.
Prima di fidanzarmi con l'attuale ragazza, uscivo con una ragazza con cui c'è stata parecchia affinità. soprattutto sessuale; lei non è molto alta (circa 160cm), molto magra, capelli lunghi e biondi, due seni abbondanti, un culetto sodo, sempre solare anche se perennemente indecisa, molto pudica e timida: diciamo la classica ragazza acqua e sapone, ma che è sempre pronta a fare l'amore con il proprio ragazzo.

Da quando, circa 3 anni fa mi sono fidanzato, non l'ho quasi più sentita, se non per le feste comandate per gli auguri. Pochi mesi fa, ci siamo sentiti un po' e ho scoperto che si era appena mollata con il suo ragazzo e che stava per comprare casa da sola e, tra l'altro, poco distante da casa mia. Così, arrivato l'inizio di agosto, quando aveva finalmente finito di risistemare la casa, mi ha invitato a bere un caffè.

La sera dell'incontro, prendo la bici e vado da lei. Per strada mi fermo a comprare del gelato e, arrivato, citofono. Mi apre il portoncino, mi dice di salire al 3° (ed ultimo) piano. Salgo. Non saprei descrivere cosa io abbia provato, ma quando l'ho vista sono rimasto per un attimo paralizzato, ricordandomi il motivo per cui uscivamo insieme prima e penso che anche lei abbia provato una cosa simile nel vedermi, ma faccio finta di nulla, la saluto ed entro.

Le porgo il gelato, dicendole che avevo preso i suoi gusti preferiti e, sorridendo, lo mette in frigo; mi fa fare un giretto veloce della casa: non tanto grande, ma molto accogliente.
Finito il giro, mi fa sedere sul divano, va a prendere il gelato, delle tazze e dei cucchiai; si appoggia sul tavolo per mettere un po' di gelato su entrambe le tazze e me ne porge una, mentre si siede accanto a me sul divano.

Iniziamo a mangiarlo e, parlando del più e del meno, finiamo a parlare di noi: all'inizio è del tipo “ti ricordi quella volta che siamo andati la?” oppure “e quanto ci siamo divertiti quella volta li?”, ma pian piano il discorso devia sull'argomento sesso; di quanto ci divertissimo, di momenti strani ed eccitanti e di cosa ci piacesse dell'altra persona. Mi eccita. Già mi eccita lei, figuriamoci parlare di sesso proprio con lei. Sento il cazzo alzarsi, spero che non si noti.

Vorrei portarmela a letto, ma cerco di pensare a tutt'altro. Però lei nota che non sono molto concentrato, con un piccolo salto si porta un po' più vicino a me e mi sussurra all'orecchio “non è che il discorso ti sta facendo un certo effetto?”. Non mi sarei mai aspettato che lei prendesse l'iniziativa, non l'aveva mai fatto prima. Con un filo di voce, le rispondo che mi ha stupito la sua iniziativa e le ammetto che ha ragione e che mi eccita parecchio.

Non so perché, e la bacio. La sensazione delle sue labbra fini sulle mie mi fa perdere il controllo. Le infilo subito una mano sotto la maglietta e cerco le sue grandi tette, lei mi slaccia la cintura, si alza e mi dice di seguirla nella camera da letto. Superata la porta, la abbraccio da dietro, la bacio sul collo, le alzo la maglietta e continuo a baciarla sulla schiena, scendendo sempre di più.

Mi ritrovo inginocchiato, lei mezza nuda davanti a me, girata di spalle, le bacio il culo da sopra i jeans mentre con le mani cerco la cerniera. Le apro i pantaloni e glieli sfilo via: WOW! in questi anni che non ci siamo più visti è migliorata ancora! Ha un culo sodissimo. Cerco di toglierle le mutande, ma lei fa resistenza e mi dice che vuole rivedermi nudo, che le piaceva guardarmi mentre ero senza vestiti davanti a lei con l'uccello in tiro.

La lascio fare, mi spoglia completamente, mi guarda e, prendendomi la verga tra le mani, dice “meglio di quello che mi ricordassi”. Mi fa l'occhiolino e continua dicendo che prima vuole che io faccia quella cosa che le piaceva tanto. Era ora! La bacio di nuovo e la spingo in modo che si sieda al bordo del letto, le faccio appoggiare anche la schiena sul materasso, ribacio i suoi capezzoli turgidi e le sfilo il perizoma.

Come anni fa, lei continua a rasarsela completamente. E' bellissima nuda. La bacio e la accarezzo ovunque e mi dedico completamente al suo piacere. So bene cosa le piace. Le piace sentire le dita che sfiorano il suo sesso e che dividono le grandi labbra, le piace sentire la lingua all'interno della fighetta. Le lecco tutta la zona attorno, anche il buchino del culo. Sussulta per il piacere. Continuo a giocare con la lingua con il clitoride e nel mentre la penetro con un dito, poi con due.

All'inizio faccio dei movimenti rotatori, poi in modo da simulare l'atto vero e proprio. Lingua e dita, un cocktail micidiale e finalmente sento quegli urletti che mi facevano impazzire. Alterno i movimenti delle dita con delle piccole penetrazioni con la lingua. E' sempre più bagnata; urla; sento i suoi umori colarmi sulle dita. La cosa che più la faceva impazzire era il fatto che continuassi ancora un po', anche dopo il suo orgasmo: questa cosa la faceva godere ancora più intensamente.

Le dico che però per me è una sofferenza: avere lei nuda davanti, con la figa liscia e lucida (causato dall'orgasmo appena provato) in bella vista, gli urli di piacere, ho il cazzo di marmo. Allora lo prende in mano. Cerco di farmi fare un pompino, ma, anche su questo, non è cambiata: lo prende un po' in bocca, ma lascia stare subito perché non le piace tanto. Il mio eccitamento è a mille; mi ferma il fatto di non aver profilattici dietro, ma lei è preparata e tira fuori da un cassetto un pacchetto nuovo.

Me ne metto uno e le salto addosso e la penetro di colpo. Ormai è parecchio bagnata ed entro facilmente. Mi muovo piano, ma mi prega di farlo più veloce. Soltanto che davvero non ce la faccio a resistere ancora per molto e, dopo pochi minuti, vengo.
Un'altra cosa che mi piaceva di lei, è che più lo facevamo, più le veniva voglia e i suoi orgasmi erano sempre più intensi e quindi aumentavamo le urla, che mi facevano eccitare ancora di più.

Insomma, un cerchio senza fine: infatti lei è stata l'unica ragazza con cui sono riuscito a fare una notte intera di sesso.
Dopo aver goduto finalmente anche io, mi alzo e vado in bagno a buttare il preservativo usato e a darmi una lavata,ma tornato in camera da letto, la trovo ancora nuda che aspetta la seconda ripassata. Mi fa cenno di avvicinarmi a lei e, vedendo che il cazzo non mi si è mai ammosciato, sorride dicendo che lo vuole di nuovo.

La faccio mettere a pecora, le do dei colpetti con l'uccello sulle natiche e lo struscio un pochino sull'ano, ma mi ricorda che li non vuole nulla; la rassicuro e le pianto il cazzo nella figa. Ma esco praticamente subito e mi chino a leccarla di nuovo. Sta riprendendo ad ansimare. La penetro di nuovo con la mia asta. Prendiamo un bel ritmo; sto per venire, ma resisto perché mi accorgo che anche lei è vicina all'orgasmo.

Finalmente gode. Con le ultime gocce di resistenza che mi rimangono, le do ancora due colpi. Esco, mi tolgo il condom, continuo con una breve sega e le vengo lungo tutta la schiena.
Ora è lei a dover andare in bagno e mi chiede di aiutarla perché sulla schiena non riesce a pulirsi.
Puliti, torniamo sul letto e ci sdraiamo uno accanto all'altra. Guardandola negli occhi, vedo ancora il suo eccitamento e lei sa che anche io lo rifarei, ma decidiamo di comune d'accordo di lasciar stare.

Ci rivestiamo.
Con il cuore in gola, ci salutiamo come dei buoni vecchi amici.
Ogni tanto ci sentiamo, ma niente di particolare. Non escludo che capiteranno altre occasioni per vederci, ma solo il tempo ce lo dirà.
Come l'altro racconto, vi chiedo molti commenti e spero vi sia piaciuto.
Vi chiedo solo scusa se lo avete trovato un po' confusionario, ma ho cercato di raccontarvi nei dettagli cosa è successo, senza dimenticare nulla e soprattutto perché è un avvenimento che ho vissuto con molta intensità emotiva.

.

Keine Kommentare vorhanden


Deine E-Mail-Adresse wird nicht veröffentlicht. Erforderliche Felder sind markiert *

*
*

(c) 2023 sexracconto.com