IO E LA MIA NIPOTINA PREFERITA (Part 8 con video)
rilasciato 31.05.2015 in categoria sesso raccontoEra finalmente giovedi'.
Mi feci una doccia, mi vestii con un completo di lino bianco e
camicia a righe rosse e blu, andai in garage e accesi la mia Ferrari 458 spider.
Katrina sarebbe stata contenta.
Uscii dalla rampa e mi diressi verso la Piramide.
La vidi da lontano, indossava un vestitino di Desigual, molto ampio
4 dita sopra il ginocchio, i lunghi capelli sciolti fermati
da un cerchietto rosa.
Era bella la mia nipotina.
Sali in macchina e mi diede un bacio sulla guancia.
– Tutto qui? – dissi io
Allora lei mi prese la testa con la mano sinistra, l'avvicino' a se
e mi stampo' un bacio sulle labbra.
Io aprii le labbra e lei ci infilo' subito la lingua dentro.
Ricambiai la gentilezza e partimmo.
Lasciata l'autostrada uscimmo a Ladispoli e poi attraverso
un viottolo sterrato arrivammo davanti al cancello della
Posta Vecchia, uno splendido fabbricato sul mare anticamente
Sazione di posta per il cambio dei cavalli, ora splendido ristorante e
hotel di lusso.
Suonammo al videocitofono e ci aprirono.
Percorremmo un viale albertao immerso in un giardino tropicale fino
ad arrivare la corpo centrale direttamente sul mare.
– Zio e' bellissimo – disse
– Senti, facciamo un patto, d'ora in poi chiamami Gianni e non zio, OK? –
– Va bene, per oggi sarai il mio Gianni. –
Parcheggiammo la macchina e andammo alla reception.
– Ho prenotato una suite, cosi' ci diamo una rinfres**ta prima di andare a pranzo! –
– Mmh….
vuoi un acconto prima di pranzo? – disse con un smorfia furbetta.
Ci consegnarono la chiave e salimmo.
La suite era splendida. Era sulla facciata principale con un grande
terrazzo quadrato di circa 50 metri quadri con ombrellone, lettini e
una Jacuzzi privata, completmente al riparo da occhi indiscreti.
– Zio, niente doccia, buttiamoci dentro la jcuzzi dai. –
Cosi' dicendo, fece per spogliarsi.
-Aspetta – le dissi – fammi uno spogliarello, cosi' ti faccio vedere come mi masturbo,
hai detto che mi volevi vedere quando vengo…..
– Va bene – disse con ariamaliziosa.
Mentre io tiravo giu' la zip, lei comincioì a spogliarsi.
Via i pantaloni, rimase con uno slip brasiliano nero.
– Girati – le dissi – voglio vedere il tuo bellissimo culo…. –
– Ma dai zio e' troppo grosso. –
– No e' bellissimo, non vedo l'ora di assaggiarlo. – e cosi' facendo inizia a masturbarmi.
. Eh no, non credo proprio che lo assaggerrai, ti ho detto di no.
–
Cosi dicendo si giroì, mettendo in mostra due cosce sode, si un po' piu' grandi del normale,
ma due gran belle cosce tenute da questo slip nero-
Infilo' due dita i lati dello slip e inizio' a calarlo giu' sempre rivolta verso di me-
Accelerai il movimento sul mio cazzo. Lei se ne accorse e si giro'-
– Zio non venire quando sono girata, voglio vederti schizzare…. –
Continuo' a calare lo slip, si intravedeva gia' il bucheto del culo vergine…..
stavo quasi per sborrare, cosi' mi fermai.
– Girati – le dissi
– Zio, ma e' enorme – e cosi' dicendo fece per toccarlo.
– Mamma mia……. , quello di Daniele e' la meta' del tuo…
ma non ne avevo mai visti di cosi, non che ne abbia avuti molti, anzi, ma cosi'…. –
– A proposito, quanti uomini hai avuto, piccolina? –
– Devo essere sincera? –
– Certamente –
– Mio marito e una compagno di classe a cui ho fatto una sega in bagno in III Liceo.
Direi non molti. –
– Si in effetti. – e continuai a masturbarmi, mentre la suamanina
era ancora intorno al mio cazzo.
– Dai continua lo spogliarello – dissi
Lei si giro' e tolse completamente lo slip.
Si inchino' per sfilarlo dalle gambe e cosi' facendo le cosce
si aprirono mettendo in bella mostra
il buchetto del culo rotondo circondato da una ricca peluria nera.
– Vieni qui, voglio toccarlo –
Lei si avvicino'
– Inginocchiati alla pecorina –
– Zio cosa vuoi fare, ti ho detto di no –
– Non ti preoccupare, voglio solo toccarlo –
Cosi' dicendo infilai il medio in bocca e lo bagnai di saliva,
poi glielo passai tra le cosce.
Sentii un fremito, poi posai il dito all'inizio del buchetto.
– Zio dai……no –
– Di cosa hai paura, e' un dito non e' mica il cazzo.
– Almeno il dito nel culo Daniele te lo avra' messo qualche volta –
. No…. neanche quello –
. Allora e' proprio vergine…… –
Ebbi un sussulto, avevo una gran voglia di metterglielo nel culo,
ma mi tenni, spinsi pero il medio finche entrarono un paio di centimetri.
– Oddio zio, mi fai male……-
– Ma dai non fare l'esagerata – cosi' facendo continuai a masturbarmi.
Cominciai un andirivieni del mio dito, nel culo, fuori, nel culo, fuori……
– Zio ora non fa male, –
– Toccati la figa dai…. le dissi
Vid la sua manina infilarsi tra le cosce e sparire tra le grandi labbra.
Io continuavo a masturbarmi e ad incularla con il mio dito.
Poi la vidi tremare,
– Stai venendo amore? –
– Si zio…..godo……non smettere….
dai godo…..vengo…. oddio mi sento
svenire…..godoooooooooo-
Non ce la feci piu' neanche io,
sentii lo sperma partire dalle palle,
correre su per l'uretra e schizzare fuori sul suo culo.
Uno schizzo centro' il buchetto del culo, mentre il secondo piu' forte
atterro' sulla sua schiena seguito da schizzetti piu' o meno forti.
La presi tra le braccia, il cazzo si infilo' tra le sue gambe e ci
accasciammo sul divano appagati.
(continua).
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