Godendo di Anna…
rilasciato 18.05.2017 in categoria sesso raccontoTi avevo mandato il
numero del mio cell. ma non mi avevi chiamato ne tanto meno
accennato nelle tue mail che lo avresti fatto, pensavo ad una tua
fantasia e non avevo insistito oltre sull’argomento, tanto avevamo di
cui scrivere su Anna.
Seduto, anzi,
stravaccato sulla più classica delle poltrone, leggevo un libro senza
molta convinzione ed ascoltavo la tv accesa, ero inquieto non sapevo
cosa fare, forse presagivo qualcosa che doveva accadere, ma più il
tempo passava lento io più mi annoiavo.
Ad un tratto il mio cell si
mette a squillare, meravigliato ,visto che non aspettavo nessuna
chiamata vedo chiamata privata, di solito non rispondo poi vista l’
atmosfera decido, e schiaccio il tasto verde, una voce maschile mi
chiede “Marco?”,subito realizzo, R… ? , rispondo e tu subito mi
confermi. Mi dici se sono pronto a scoparmi Anna stasera, visto che
lei ha voglia ed ha bevuto un po’, rispondo subito di si ed anche il
mio cazzo si rizza per l’eccitazione, non perdiamo altro tempo mi dai l’
indirizzo il piano dove abiti e mi dici che lascerai la porta aperta,
intanto tu stuzzicherai Anna per farla scaldare di più.
Mi faccio una
doccia veloce, e via di corsa verso questa,che si
prospetta una eccitante, avventura. Arrivo a destinazione trovo
facilmente la vostra abitazione grazie alle tue indicazioni ed entro
eccitatissimo. Entro , vedo una luce soffusa e mi dirigo in quella
direzione, vi trovo, finalmente posso conoscere anche te, Anna è stesa
sul divano e tu gli stai facendo un ditalino e le sue mutande sono zuppe di umori,
Anna emette dei sospiri irregolari come il tuo ritmo sul suo
grilletto, si gira verso di me ma non mi vede, allora con un intesa
sostituisco la mia mano alla tua, lei sussulta ma si adegua al nuovo
ritmo, tu cominci a toccarti si vede che ai il cazzo in tiro è una
situazione arrapate al massimo.
D’intesa alzo il bacino di Anna e gli
sfilo gli ormai inutili slip completamente fradici e te li passo, tu
gli annusi e gli dici che lei profuma di troia, Anna sospira più
forte sembra venire allora tu dici adesso ti scopo, io nel frattempo mi
sono tirato fuori l’uccello e lo faccio scivolare dentro con un colpo
unico lei gradisce e viene, sborrando come una fontana allagando di umori il mio
cazzo ed il lenzuolo.
Passato l’attimo lei si
placa ed inizia a gustarsi l’uccello che ha in pancia, ti chiama, R.. R…ti
dice più forte, più piano comanda il ritmo, io mi adeguo sempre in
silenzio, tu mentre ci guardi ti fai una sega fantastica seguendo il
nostro ritmo con la tua mano, devi gustartela veramente a fondo.
Continuiamo cosi come se fossimo uno solo tutti allo stesso ritmo, le
sue meravigliose tette saltano ballano che voglia di sborrarle sopra,
ti segnalo questa mia richiesta e tu mi fai cenno che si può fare.
La sua fica mi risucchia ed il tuo sguardo è
calamitato dal nostro “scopare” ad un certo punto lei improvvisamente
esclama R… sei un bastardo ma ti amo per quanto mi fai godere,senza
di te… non finisce che viene nuovamente. Ci guardiamo e sorridiamo
pensiamo che abbia capito il nostro giochetto e che ci abbia giocato.
ma questo non fa che sextenare i nostri istinti, io inizio a pompare
più forte tu ad aumentare il ritmo della sega, poi insieme io esco
dalla sua gocciolante fica tu ti avvicini e gli sborriamo sul seno la
inondiamo siamo in paradiso ed anche lei da brava porca senza freni
gradisce e viene ancora mentre si spalma la sborra come se fosse crema.
Continuo a stuzzicarla insieme finchè non si addormenta. La
mettiamo a letto, mi offri una birra facciamo due chiacchiere su altre cose
, sappiamo entrambi che è stato bello e non c’è bisogno di parlarne, ma è ancora più bello
conservare le proprie sensazioni. Ti saluto e vado via, so già che ti
scriverò per ringraziarti della serata raccontandoti le mie sensazioni.
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