giovane guardona
rilasciato 16.11.2013 in categoria sesso raccontoMentre ricordo e trascrivo questa esperienza ancora mi prende l'eccitazione e l'incredulità che provai quel giorno.
Ero a casa con Annalisa e prima che lei uscisse per andare a lavoro mi invitò a fare la doccia con lei e…logicamente un po' di sesso. Sua figlia Gina era a scuola e nessuno poteva disturbarci.
Scopare sotto l'acqua era una cosa che ci piaceva molto ma lo facevamo solo quando eravamo soli in casa visto che passavamo un paio di orette circa a sperimentare tutte le posizioni.
Annalisa mi portò sotto la doccia e mi spinse contro il muro cominciando a segarmi come piaceva a me; con una mano mi stringeva leggermente lo scroto e con l'altra mi scopriva il pisello fino in fondo con tanta velocità e foga che sembrava non scopasse da anni.
Dopo circa cinque minuti di sega si fermò mi guardò l'uccello e sorridendo disse:
-“tesoro…è già bello gonfio ma prima che vieni lo voglio in bocca e poi ricominciamo con la seconda!”.
Si inginocchiò e iniziò a succhiare come una vera pornodiva; mi scoprì il cazzo completamente e dolcemente se lo infilò fino in gola accarezzandolo con la lingua lungo la zona inferiore.
Più che succhiarlo Annalisa amava accarezzarlo con la lingua facendomi sentire sulla punta della cappella il calore della sua gola.
All'improvviso sentimmo che la porta d'ingresso si aprì.
-“mamma sono tornata prima!”.
Era Gina che era tornata con largo anticipo da scuola.
Annalisa la avvisò di non entrare in bagno che c'eravamo noi e in più non avevamo chiuso la porta a chiave.
Continuammo con il nostro gioco mentre Gina era nella sua camera.
Mentre mi godevo il lavoretto di Annalisa avvertii il cigolìo della porta del bagno e prestando attenzione realizzai che sua figlia ci stava spiando attraverso la fessura della porta leggermente socchiusa.
Vidi benissimo Gina che fissava sua madre mentre mi spompinava ma non sapevo cosa fare; se lo avessi riferito ad Annalisa ci sarebbe stata una bella guerra in famiglia…e così ignorai la presenza della guardona sperando che andasse via prima che Annalisa si accorgesse di lei.
Ci spiò per una decina di minuti poi richiuse la porta silenziosamente e andò via.
Il mio cazzo stava per esplodere e Annalisa se ne rese conto…si alzò e mi diede le spalle dicendo:
-“amore vienimi nel culo!”.
Si mise a pecorina spalancandosi con le mani le chiappe e fu un immenso piacere sprofondare col mio cazzo in quel culo caldo e profondo.
La penetrai giusto un paio di volte ma fummo interrotti bruscamente.
Gina entrò in bagno di s**tto ritrovandosi davanti la scena di me che mi scopavo sua madre a pecora.
-“oh…scusate! non sapevo che c'eravate tutti e due!” disse.
Annalisa furiosa si coprì velocemente:
-“ti avevo avvisato di non entrare!!!”.
Io restai in piedi col cazzo duro senza sapere cosa dire.
Gina se ne tornò in camera sua mentre Annalisa si vestì e uscì.
Me ne andai in camera da letto mi stesi e cercai di rilassarmi.
Le palle mi facevano un male cane! ero stato interrotto sul più bello ma dovevo pur sfogarmi. Iniziai a segarmi pensando al pompino e al culo di Annalisa ma fui interrotto di nuovo.
Gina entrò in camera senza bussare con addosso solo l'accappatoio; mi guardò e disse:
-“scusa se vi ho interrotti ma sono qui per rimediare!”.
Mi guardò il cazzo duro e senza aggiungere altro si tolse l'accappatoio rimanendo nuda si posizionò su di me mettendosi di spalle e piegandosi in avanti mi mostrò tutta la fichetta e il buco del culo.
Mi afferrò il cazzo con una mano e cominciò a sfregarlo in mezzo alle labbra della fica.
La sentivo gemere-shhhh shhhhh ahhhhhh mmmhhhh!
La lasciai fare! avevo capito che si era eccitata mentre sbirciava e poi era entrata di proposito in bagno per interromperci.
In pratica mi stava facendo una sega con le labbra della fica e quando si accorse che la cappella era diventata particolarmente calda disse:
-“stai per venire…vero!!!”
Quella frase mi eccitò che subito schizzai la prima goccia.
Appena se la sentì in mezzo al culo si girò e si abbassò con la testa sul cazzo.
Mi tenne la cappella scoperta con la mano e mi leccò voracemente la cappella raccogliendo tutto lo sperma che colava con la lingua.
Impazzivo a vedere come nonostante la sua giovane età sapesse usare la lingua in quel modo; leccava e ingoiava, leccava e ingoiava.
Quando l'esplosione finì mi lasciò il cazzo e mi guardò:
-“dì la verità..sono o non sono la degna sostituta di mia madre!?”.
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