pomeriggio d’estate 2° parte
rilasciato 20.01.2016 in categoria sesso raccontoStavo cricando la spesa in macchina quando mi sento salutare da dietro ” Buona sera signora” mi volto e vedo una giovane copia, anche loro con borse, ma non riesco a fare mente locale chi fossero. “Buona sera non ci riconosce?” “Veramente adesso mi sfuggite” “Sono Carlo e lei Ada, sono passati ormai un paio d'anni si ricorda giù al fiume” penso un attimo e il ricordo si fa vivo ” Ma certo ora ricordo bene, come va ragazzi” “Bene, abbiamo finito gli studi e adesso lavoriamo, ci siamo messi assieme a abbiamo un piccolo appartamentino qua vicino, anzi se vuole venire da noi a prendere un aperitivo ci farebbe molto piacere” “Ma ragazzi non vorrei disturbare” “Una mezzora così parliamo un pò, ci fa piacere” insistono.
A casa nessuno mi aspetta e poi mi fa piacere che mi abbiano riconosciuta anche se ero di spalle, vuol dire che non sono cambiata. ” Va bene accetto,vi seguo in macchina”. Dieci minuti dopo mi trovo davanti a una bella palazzina a due piani, saliamo al primo piano, un appartamento grazioso, non tanto grande ma ben arredato, mi fanno accomodare sul divano e Carlo in poltroma davanti a me. Ada in cucina sta preparando qualcosa, arriva con degli stuzzichini e del vino bianco, mi parlano dei loro progetti e delle loro aspettative e inevitabilmente, dopo un paio di calici, il discorso cade sul pomeriggio trascorso in riva al fiune.
Ada si alza, viene dietro me e mi sussurra all'orecchio ” Ti abbiamo pensato tanto, avevamo propio voglia di rivederti” mentre parla mi slingua l'orecchio e con le mani scende lentamente ad accarezzarmi il seno, la lascio fare, quella situazione mi sta eccitando, comincio sentire un certo languore fra le cosce, mi giro e la bacio in bocca, comincio a succhiargli la lingua, come a fargli un pompino, lei contraccambia mentre con le mani stiamo esplorando i nostri corpi, gli palpo il seno bello sodo, gli stuzzico i capezzoli bei turgidi e lentamente scendo, le sue mutandine sono fradice, c*** le mie, le scosto , gli infilo due dita in figa e comincio un estenuante ditalino, lei geme e gode “Ci sono anch'io” ci giriamo e Carlo è nudo in piedi davanti a noi con il cazzo bello in tiro, “Hai ragione ora pensiamo anche a te” gli rispondo.
In un battibaleno ci spogliamo, ci inginocchiamo e con le bocche ci dedichiamo al suo cazzo. Ada comincia con la cappella e io alle palle, poi invertiamo i ruoli, Ada abbandona il cazzo, si sdraia sotto di me e inizia a lavorarmi figa e culo con la sua lingua in un modo stupendo, non resisto e godo scaricando tutti gli umori che avevo in corpo sulla faccia di Ada. Carlo solleva Ada, la mette a pecora e comincia a scoparla, io mi sdraio sotto lei, gli lecco la figa e accarezzo le palle, in quella posizione mi sto godendo la visione di una bella scopata e mi rimonta la voglia.
“Ragazzi voglio anch'io qualcosa di duro in corpo” “Adesso ti accontentiamo” mi dicono. Ada sparisce un istante e si presenta con uno strp-on senza cintura, di quelli doppi che si infilano direttamente, si sdraia, se lo infila e mi dice “Adesso mi cavalchi e Carlo ti incula così sarai tutta piena”. Sentivo lo strap-on che mi ravanava la figa e il cazzo che mi squassava il culo, una sensazione bellissima, mi sentivo piena mentre continuavo a succhiare la lingua a Ada che stava godendo in un modo allucinante, mugugnava parole incomprensibili e continuava a sbrodare, anch'io sbrodavo, ormai ero al limite del godimento e urlai “Sborrami in culo rienpimilo questo culo che sto venendo”, sento ancora due colpi e un fiotto caldo che mi rienpe.
Eravamo sfiniti ma contenti, siamo rimasti ancora un pò abbracciati in silenzio scambiandoci dei baci. Al momento dei saluti ci siamo ripromessi di rivederci, ma purtroppo sei mesi dopo venni a sapere che per motivi di lavoro si erano trasferiti all'estero.
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