Quando i suoi non c’erano..
rilasciato 11.12.2014 in categoria sesso raccontoVerso il mese di dicembre i suoi genitori erano andati in vacanza in una villetta a Messina. L'occasione sembrava più che propizia , due settimane intere solo io e lei. Per questioni di organizzazione , non era mai stato possibile farlo in una casa libera e averla a disposizione per un arco di tempo così grande. Senza ulteriori indugi , mi preparai lo zaino con il minimo indispensabile ma nessun cambio di vestiti , una scelta voluta in quanto si era deciso di restare sempre nudi.
Arrivai il primo giorno a casa sua di mattina presto con già il sangue che mi ribolliva all'idea di quello che sarebbe venuto. Lei mi aprì la porta con addosso un top grigio di due taglie più grandi della sua , senza reggiseno , tanto da far risaltare solo le punte dei suoi capezzoli. Erano cilindrici , lunghi, incredibilmente sensibili e anatomicamente predisposti per essere morsi. Solitamente indossava culotte, tuttavia questa volta aveva saggiamente scelto di indossare un tanga sottile per mostrare spudoratamente le sue corpose natiche.
Dopo aver assestato qualche bella palpata per stuzzicare l'appetito , andammo in cucina per fare colazione e festeggiare con un bel cannone. Poco dopo cominciammo a ridere come scemi e a scherzare sul divano , se non fosse che ,ad un certo punto , lei notò una mia evidente erezione e incominciò a giocare e stuzzicarmi.
Prima un dito , poi due …se li succhiava avidamente , facendo colare piccole gocce di saliva che le finirono sul top per fermarsi ogni tanto e guardarmi mentre mi mordevo il labbro.
Volevo agire, ma lei non me lo permetteva , si divertiva a spazientirmi. Con un sarcastico tono autoritario mi disse di togliermi felpa e maglietta e , una volta fatto , con le dita ancora bagnate di saliva , decise di farmi ulteriormente eccitare pizzicandomi i capezzoli. In tutto questo va detto che avevo ancora i pantaloni addosso…e l'erezione non mi dava pace… Fu in quel preciso momento che mi ricordai del nostro patto e…senza ulteriori indugi scesi dal divano per mettermi in ginocchio per terra , di fronte al divano.
Allorché le presi le gambe e mi posizionai in mezzo.
“E dai antipatico, voglio giocare ancora…”
“Giochiamo infatti , ma adesso con te…”
Inizialmente fece un pò di storie , ma oramai ero rosso in viso e con una voglia irreprensibile.
Cominciai a schiaffeggiarle i seni, prima in maniera soft , poi in maniera più decisa…più decisa…sempre più decisa. Lei sembrò apprezzare senza nasconderlo, ma avendo una soglia del dolore molto bassa mi chiese di far piano.
A quel punto non potevo fare marcia indietro… e in un istante esplosivo le strappai il top in un unico squarcio verticale , per guardare estasiato le sue pallide mammelle agitate.
Non le volli concedere nemmeno il tempo di dire “ma” quindi la baciai in maniera furente , mentre una mano continuava a colpirla e l'altra le tirava un capezzolo in alto per poi farlo cadere lascivamente.
Immediatamente dopo ne afferrai una stringendola senza cura e la succhiai freneticamente andando avanti e indietro con la testa.
Capendo che oramai non poteva più riprendermi , si lasciò andare completamente gemendo in maniera sempre più libera e volgare.
Giunta a quella condizione , passò subito all'azione , sbottonandomi i bottoni dei jean s liberando un cazzo duro , umido e venoso che andava svuotato. Lo presi in mano e glielo misi in bocca lateralmente , come una pannocchia da spolpare. Era finalmente arrivato il momento di subire una magnifica pompa…veloce e decisa sin da subito.
Se lo ficcò in gola arrivando a tossire , ma non cedeva di un centimetro.
Nonostante i grossi denti , quella bocca seppe regalare al mio cazzo un piacere sublime , divorandolo fino ai testicoli..e non come certa gente che a malapena prende la cappella ( o tutto o niente !).
Ovviamente, da ragazza coscienziosa qual'era , diede piacere anche alla sua seconda bocca…pelo liscio e meravigliosamente stretta. In una decina di minuti il divano venne ricoperto dai suoi umori salati mentre io la guardavo ingoiare il suo giocattolo preferito.
Ci ritrovammo completamente nudi …e sempre sul divano mi avventai su di lei..prima lentamente fino in fondo , poi , a piccoli intervalli, alzavo in alto il bacino per poi sprofondare dentro di lei percependo ogni centimetro carnoso della sua fica. Oramai neanche più le parlavo , solo gemiti e grugniti alternati da qualche provocazione verbale che lei sapeva essere il mio punto debole. Ho sempre odiato il sesso silenzioso, optando sempre per un caos liberatorio senza tabù.
Colpo su colpo , affondo su affondo , tra fusione ed eccitamento avrei potuto continuare così ancora per molto. Subito dopo la portai vicino al tavolo dove si mise prona , mettendosi in punta di piedi come una vera giumenta. Eravamo sempre in cucina , quindi avevo dell'olio a disposizione ..e sul suo deretano decisi di spalmarlo.
Era così lucido e goloso che non seppi resistere alla tentazione di infilarci la faccia! grandi labbra , buchetto anale …mordevo tutto.
A quel punto mi balenò l'idea di fustigarle un pò le natiche, ma mi scocciava l'idea che si sarebbe potuta lamentare.
Glielo infilzai tutto dentro in un'unica volta, montandola e sbattendola…prima afferrandola dalle spalle , poi dai capelli (non proprio una coda di cavallo ma quasi)
Che fica fantastica! eravamo in paradiso. Dopo tutto quel movimento non mi sarebbe dispiaciuto liberarmi del preservativo, il quale era diventato abbastanza fastidioso dopo un pò. Le volevo riempire il culo , anche quello veramente stretto (meno male che c'era ancora olio ).
Nonostante l'aiuto dell'olio , lei fece un pò di storie , ma piano piano divarico per bene il suo piccolo pozzo per me. Le pareti mi stritolavano il cazzo in maniera divina, non avrei potuto chiedere di meglio
“amore mi fai male , dai vieni , sborrami in bocca che la ingoio tutta!”
Volevo dargliela, adoravo vedergliela bere , ma allo stesso tempo desideravo troppo vedere i fiotti del mio sperma infrangersi sul suo corpo.
Allora la feci distendere per terra , in ginocchio su di lei mi lasciai andare…. avrei voluto colargliela tutta su quel corpo unto e sudato , ma talmente tanta ne avevo in corpo che tutto il mio balsamo le finì tra la bocca e il collo…
I giorni seguenti restammo sempre nudi come da patto. Bevemmo , fumammo e scopammo in continuazione , in bagno , in cucina , in salotto e a letto …nel quale riuscivamo a prendere sonno solo alle 5 del mattino…e…replay.
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