Un gran bel dubbio

Premessa con Davide e Paola (nomi cambiati) ci conosciamo da parecchi anni e oltre ad essere una coppia scambista da privè (dove comunemente non vado) sono anche i proprietari di un casone sul mare dove organizzano talvolta delle cene che spesso si trasformano in enormi mangiate di pesce (Davide è peshitore) e poche volte in splendide orge. Quello che però è importante è che siamo amici.
Davide sempre un po’ fuori, anzi molto fuori dalle righe con parole e fatti, Paola invece molto più sulle sue ma quando vede una donna o un gruppo di cazzi e non deve pensare ai figli o ad altri mille impegni, si sextena.

Pochi giorni prima di capodanno ricevo una telefonata da Davide che mi invita da loro per festeggiarlo assieme, cenone in 12, quattro coppie e un singolo oltre a me, figli fuori dalle palle, pesce, musica e sesso.
Programma allettante ma ero già impegnato con amici in montagna.
Il 2 Gennaio lo sento per “la buona continuazione” e per sapere come era andata, chiaramente il pesce era Moby Dick, ovviamente peshito da lui, il prosecco era l’intera produzione di Valdobbiadene e l’orgia conseguente era durata per un mese con salti dall’armadio e acrobazie varie.

Peshitori si nasce non si diventa, comunque il 3 dovevo essere da loro per finire gli avanzi visto che il congelatore era pieno di pesce ma quante balene esistono in Adriatico?
Verso le 19 arrivo, Davide nella tettoia per all’accensione della griglia con la solita bottiglia di birra, ovviamente da 66cl quelle più piccole non le conosce e Paola nel capanno che apparecchia la tavola con Lorena e Gianni (vecchi amici anche loro).

Entro.
Il racconto della serata cambia: pesce si ma comprato a parte due sardelle peshite da Davide, prosecco tanto, sesso niente a parte qualche autoreggente e qualche gnocca all’aria.
Super canzonatura a Davide che già sapeva è nel suo essere l’esagerare solo per poi riderci sopra per poi riesagerare di nuovo. E’ fatto così.
Alle 20 circa arrivano gli altri che praticamente conosco tutti meno che Stefano e Teresa nuovi entrati nel gruppo, con lui molto effemminato e lei un po’ troppo castigata per i miei gusti.

La cena viaggia bene con Paola e Lorena che si divertono a mostrare la dimenticanza di non aver indossato l’intimo.
Il cazzo sale ma la cena finisce senza un nulla di fatto, però il pesce ottimo, complimenti alla pescheria.
La gente va via ma Paola mi trattiene a sparecchiare assieme a Stefano e Teresa.
Davide si porta Teresa a vedere la griglia e a dargli una mano a mettere a posto.

Mentre Stefano lava i piatti chiedo, sparecchiando a Paola chi sono, mi spiega che vanno anche loro nella parte naturista della spiaggia a prendere il sole e che talvolta lui va nella pineta a caccia di cazzi da succhiare mentre lei è più riservata ma quando si sextena è più troia di lui, anche tre in un pomeriggio.
Finite le incombenze, Paola mi prende per mano e mi dice “vieni che voglio farti il regalo di Natale che non ti ho fatto” e mi porta su nell’unica camera del capanno e mi spiega:” spogliati e distenditi sul letto a gambe larghe e aspetta, per nessun motivo devi accendere la luce, né toccare né parlare, vado a preparami” ed esce.

Obbedisco ed al buio con il cazzo dritto aspetto, la porta si apre e mi sento prendere in bocca il cazzo, lo lecca, lo bacia e mi succhia le palle poi incomincia.
Lo succhia sempre più veloce stringendo con le labbra l’asta e muovendo la lingua sulla cappella, sto per esplodere, la tentazione di afferrare la testa e schiacciarla sul cazzo è tanta ma non lo faccio, poi la porta si apre di nuovo ed entra un’altra figura ma sono troppo impegnato a sborrare per curarmi di lei.

Sento la sborra che viene deglutita mentre il ritmo del pompino si smorza per farmi godere al massimo.
Con il cazzo mollo al buio rimango disteso mentre entrambe le figure escono.
Dopo un veloce passaggio in bagno scendo e trovo Paola sorridente e Stefano pure, li guardo e le sorrido sussurrandole ad un orecchio:”sei stata fantastica” Paola si mette a ridere: “sei sicuro che sia stata io?” piccolo soprassalto:” certo, che sei stata tu” ride di nuovo “sicuro?” Stefano interviene con l’unica frase che non doveva dire :”hai un bel cazzo”e torna a voltarsi per mettere via i cd.

Faccio finta di nulla poi passati alcuni minuti, guardo l’ora e visto che è piccola Saluto e mentre esco Paola mi dice :”uno guardava e uno succhiava, chi era chi non te lo dico neanche se paghi comunque com’era il pompino?” “fantastico, grazie ma siete proprio stronzi, dai eri tu, vero?”
Uscendo senza risposta passo da Davide a salutare ma era troppo indaffarato a scopare a pecorina Teresa e a gridarle “troia” per rispondermi
Tornando a casa ho provato e riprovato a cercare di capire chi me lo avesse succhiato ma niente e pure Davide l’indomani non me lo ha saputo dire o meglio voluto.

Comunque chiunque sia stato, veramente notevole
PS
Spero Paola.

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