GIACOMA emergenza evacuazione.
rilasciato 02.11.2016 in categoria sesso racconto“La signora Giacomina chiamò una sera la C. A. con impellente necessità di un
CLISTERE. ”
Opero nel settore Sanitario, e sebbene mantengo riserbo per il segreto
professionale, questa storia capitatami, ad inizio carriera ,è scevra di
qualsiasi motivazione che possa ritenersi segreta in quanto le persone
citate non potrebbero essere mai individuate, e tanto meno che pure
essendo una storia vera potrebbe essere anche inventata…a voi il dubbio…
All’ incirca delle 2100 di un Sabato sera, mi giunge la telefonata di una
64 enne zitella all’ altro capo della città; il suo problema, tipico da
nevrosi, era che da circa tre giorni non evacuava e questo le provocava
malessere psicologico e somatizzando anche fisico.
Malgrado l’ età , la
signora mostrava un timbro di voce caldo, e non so spiegare il perche
aveva una sensualità nell’ esprimersi sebbene non molto istruita. Per la
verità ella non richiedeva una semplice visita “ domiciliare”; ella ,con
mio grande imbarazzo iniziale,richiedeva che mi recassi a casa sua per
praticarle un Clistere…. si proprio quello….
Il Clistere è formato da una Sacca dove si riempie con il liquido
( generlmente è praticato nella pratica pre operatoria, ma anche da
persone che praticano la Idrocolonterapia o da donne o uomini che lo usano
prima della penetrazione di sesso anale), che può essere acqua e
glicerina, o infusi di camomilla o erbe, il tutto ad una temperatura sui
23° del liquido , ed infine un deflussore con cannula, che termina con un
beccuccio di circa 15 cm.
che và collocato nel retto previa lubrificazione
con vaselina;la sacca è fornita di rubinetto, imn modo da regolarne lo
scorrimento del liquido.
Al mio diniego di quella richiesta la signora incominciò ad imprecare, e a
nulla valsero le mie spiegazioni sul fatto che quel tipo di prestazione,
non rientrava nei miei compiti. Ad un certo punto capì la chiave del
problema, e vista la mia passione per le donne mature, decisi di andare a
valutare quel caso; lei contentissima pensando he avessi accosentito
seduta stante alla sua richiesta esordi.
” bene preparo lo scaletto!!!!!”
Giunsi all’ uscio dell’ abitazione e dopo aver bussato il citofono, la
signora Giacoma mi venne ad aprire la porta…..Mi sì presentò all’ aspetto
come una signora sovrappeso ma non eccessivamente, ma con dei fianchi
larghissimi e delle belle tette, una quarta circa, che si intravedevano
sotto una canotta trasparente, priva di reggiseno, e con un paio di
mutande di cotone bianche. Ancora piacente secondo mè , e zitella era la
tipica nevrotica matura Ittiopriva, in crisi di nervi.
Mi accomodai nella
stanza dove ai lati di un largo e alto lettone matrimoniale, fiancheggiava
una scala che sarebbe dovuta servire ad appendere la sacca….
“ Allora il Clistere l’ avete portato?”
“ No Signora, per il momento avete bisogno di essere visitata e poi
domattina in forma privata, verrò con il tutto a praticarle il
clistere!!!!”””
“ Maronn’ teng’ mle e panzz’!!!”””
La invitai a distendersi sul lettone e incominciai a palpargli il grosso
addome con mani dolce e sensuali, mentre lei sembrava essere molto
collaborante, le feci scoprire la maglietta per palparle quelle tette che
sebbene cadenti si erano inturgidite al mio massaggio, con dei capezzoloni
scuri e allungati.
Incominciai a succhiarli …” Ma che stai facendo?”
“ Zitta è terapia!!!” risposi avendo capito l’ origine del suo
malessere…..Mhhhh succhiai come un bambino e vecchia bagascia sembrava
goderne. Poi mi rimisi a massargli il pancione e una mano si intrufolò,
sotto l’ elastico delle mutande, e la invitai ad abbasarle…. Le mie dita si
ritrovarono incollate, di un liquido filante e appiccicoso,e da l’ poco
avrebbe incominciato a secernere un liquido più viscoso.
Incominciai a baciarla sulla pancia, e da lì a poco mi ritrovai con suo
gran piacere con il mio viso piantato in mezzo al figone peloso e fradicio
, a leccarne gli umori; la zoccolona mi squitò in bocca due e tre volte
gemendo di piacere e sbuffando come una vacca si autocomplimentandosi
chiedendo “ Hai visto che figone che ho?” Eccome la vacca stava scaricando
le sue voglie represse nella mia bocca….
Dovetti ricompormi e sebbene
eccitato, le riferii che mi sarei dovuto sciaquare, e che da lì a l’
indomani sarei tornato per praticargli il clistere. Ma questo ve lo
racconto in un altra storia.
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