Il viaggio di Valentina e Luca – Quarta parte
rilasciato 02.09.2010 in categoria sesso raccontoIl nostro viaggio continuava spedito ma ancor più celere e veloce andava la
mia mente. La scoperta dell'esibizionismo, la riscoperta del piacere di
esibirsi ed il ritrovato stimolo erotico tra me e Luca mi riempiva di gioia
ma al contempo mi incuteva paura e timore.
Fin dove ci saremmo spinti? Fin dove la nostra lussuria ci avrebbe condotti?
Saremmo riusciti a non superare i limiti che la libidine intendeva valicare
ma la razionalità temeva di non controllare? Erano questi i miei
dubbi.
Guardavo Luca e notavo che aveva impresso all'auto un'andatura molto
sostenuta, quasi a voler ricalcare quelle mie paure..
Insieme avevamo condiviso tutto ma mai ci eravamo spinti così in avanti ed
ero stata proprio IO a volerlo e quasi ad imporlo a Luca che mi stava
scoprendo una donna diversa, una moglie nuova o meglio l'amante più
intrigante e lussuriosa che avrebbe mai potuto incontrare.
Avevo deciso che era giusto continuare così, era giusto ravvivare gli stimoli
quasi sopiti nell'abitudinarietà del matrimonio e della famiglia, era giusto
trasformare la moglie in una nuova amante per evitare di ritrovarsi
un'amante come nuova moglie..
Come quella volta, quando prima di partire, mattina indossai i reggicalze che quasi uscivano dalla gonna ogni
volta che mi chinavo o mi sedevo, non portavo il reggiseno e le mie tette
sbirciavano fuori dalla scollatura e dalla camicia trasparente…..
L'autostarda correva, improvvisamente mi accorsi che Luca stava per fermarsi a fare il pieno, in
un autogrill FINI,grande e con buon ristorante visto che ormai era ora di
cena..Immaginai subito le intenzione di Luca.
Escogitai un nuovo giochino per rendere anche quella giornata, una
giornata incredibile. Luca si fermò e chiese il pieno..
Mentre la pompa stava lì che erogava la benzina, il ragazzo si mise a pulire
il lunotto anteriore
ma mentre puliva, con occhi quasi sbarrati, guardava all'interno dell'auto
in direzione mia…ecco che la lussuria e la libidine cominciava ad
assalirmi in un'escalation di concupiscenza e desiderio che mi provocavano
calore ed eccitazione.
Avevo le cosce notevolmente scoperte, non solo: le avevo leggermente ma
molto
elegantemente divaricate.
Proprio in quel momento feci una giravolta su me
stessa per prendere la borsetta dal sedile di dietro, allargando ancor più
le cosce.
Lo ricordo come fosse ora: noto con la coda degli occhi lo sguardo di Luca,
riesco a capire cosa pensa: "mia moglie, con il visetto tranquillo della
persona più innocente del mondo, il rossetto che lambisce le labbra e le
colora mischiandosi con la sua saliva, le
cosce nudissime, la gonna bella tirata su, i bordini delle mutandine
trasparenti e il benzinaio lì che rimirava tutto degnando tutte le sue
attenzioni alla moglie e trascurando completamente "l'autista".
Ero certa, Luca aveva il cazzo ormai duro come un marmo e questa certezza mi
dava la prova migliore che Luca era mio complice e ben lieto di aver
scoperto l'amante celata nelle vesti della cara, dolce e premurosa
mogliettina..
Luca pagò…quando ad un certo punto sentii quasi un grido e vidi davanti a
noi…un nostro amico Pier Luigi detto Gigi, persona di una certa età
simpaticissimo,conosciuto anni addietro in vacanza in Spagna.
Uomo
affascinante, brizzolato, ma robusto..in poche parole un gran bel fico….
una bellissima sorpresa, tanto che subito dopo i saluti decidemmo di cenare
insieme
Parlammo a lungo, intervallando le discussioni e gli sguardi a volte
biricchini con un buon vinello.
Ci sembrava un peccato, così decidemmo di non metterci in viaggio.. avevamo
visto il mothel.
Naturalmente anche Gigi decise di prenotare una camera…che guarda caso
erano affiancate e comunicanti.
Approfittai della presenza di Gigi per chiedere anche a lui di consigliarmi,
insieme a luca, cosa indossare il giorno seguente.. Così entrammo tutti e 3
nella nostra camera e dopo un cioccolatino, che servì a far prendere loro
confidenza, e a darmi il tempo di indossare il primo "abitino" Il primo che
provai fu un vestitino bianco che mi sembrava più sexy del normale e che mi
stuzzicava perché metteva a nudo la contraddizione tra il colore bianco e
casto e l'ardore rosso e trasgressivo di me che lo indossavo.
E infatti,
quando uscii ero praticamente nuda, con solo le mutandine, visto che mi ero
liberata del reggiseno e il vestitino bianco era completamente trasparente.
Da quel momento indossai, uno dopo l'altro, tutti vestiti scollati,
cortissimi, dalle ampie maniche, e la visione del mio corpo, delle mie
tette, del mio bel culetto inguainato dentro le mutandine trasparenti color
violetto riempì per tutto il tempo gli occhi di Luca e del mio amico. Per
non parlare delle tante carezze con cui le loro mani sfioravono e toccavono
i miei fianchi, le mie cosce, i miei seni, con la scusa di dover
"aggiustare" qui e là una camicetta, una gonna o un vestito..
Ormai avevo acceso la miccia e in modo quasi cattivo e sadico, feci presente
che avevo scelgo l'abito, ringraziai Gigi e……ognuno nelle sue camere…
Appena soli, Luca mi svestì quasi con violenza dalla voglia che aveva..
Ricordo come mi accarezzava e baciava ovunque, sentivo il suo desiderio..
su di me, mi prese il viso mi leccò la faccia.. le labbra
quasi chiuse, forzò, la lingua ora dentro la mia bocca.. un crescere di
eccitazione, quando sentimmo bussare alla porta…
Eravamo tutti e due nudi,velocemente indossammo l'accappatoio ed aprimmo;
era Gigi che mi
chiese un'asprina.
Quasi quasi lo avevo sperato; lo feci entrare..aveva occhi rossi come fuoco
dal dolore..Luca lo fece sedere al bordo del letto e propose che gli
facessi uno dei miei massaggi alle tempie..per fare ciò mi misi davanti a
lui..appoggiò la testa sul mio seno e cominciai con la punta delle dita un
lento movimento circolare sulle tempie…
Luca mi guardava..con espressione..sensuale,capii che aveva voglia di
fare il porcellino, in un attimo lo sentii dietro, le sue mani slacciavano
il mio accappatoio.
Gigi si ritrovò sui mie seni nudi, Luca da dietro mi
accarezzava
il ventre…ormai l'accappatoio era sui mie fianchi e lo lasciai andare per
terra. Inutile dire che il nostro amico era estremamente interessato alla
cosa e anche un po' imbarazzato, perché non capiva e non sapeva se poteva
liberamente dare sfogo ai suoi pensieri e all'istinto che sentiva risalire
dal basso ventre o se era solo uno scherzo e quindi avrebbe dovuto stare al
suo posto
Luca dietro me nudo..mi strusciava il suo cazzo tra le mie chiappe, Gigi
finalmente iniziò a capire fin dove poteva osare e cominciò a baciarmi,
sembrava essere al limite di un orgasmo, perché senza bisogno più di inviti,
mentre con una mano mi palpava una tetta, con l'altra ho visto che stava
accarezzando la coscia dirigendosi verso la passera: in una frazione di
secondo, infatti, la sua mano è entrata ad ispezionare la mia figa.
Ero lì
nella duplice veste di moglie ed amante: ero lì con mio marito ed un altro
uomo, seminuda davanti ad un amico che mi stava toccando e sgrillettando.
Gigi proseguì leccarmi prima una poi l'altra tetta, le mani di Luca presero
la testa di Gigi e la spinsero giù verso il monte di venere…. MMMMMMMM
Sentii la sua lingua insinuarsi tra le mie labbra. stuzzicarmi il
clitoride..sentivo la sua lingua grandissima mi faceva morire di piacere..
Luca incollato al mio corpo, il cazzo tra le cosce, puntava Il BUCHETTO lo
sentii tutto gonfio e caldo entrare dentro , GIGI davanti mi
leccava..sentivo l'orgasmo arrivare violento, forte come non mai…mi
verrebbe di urlare……
Vedevo Gigi che si stava toccando.. allora lo feci sdraiare, mi chinai, la
mia bocca sopra il suo cazzo, lo insalivai ben bene, leccandolo come fosse
un gelato.
Arrivai alla cappella ingoiandola golosamente ma molto lentamente.
Poi giù, tutta. Poi ancora più giù, fino a metà cazzo…. ; iniziai a
pompare… lo feci schizzare sul viso e sulla lingua..e mentre Gigi
schizzava, Luca..sborrò sulla mia schiena arrivando fino alle spalle..
Luca poi mi raccontò che in quei momenti stava godendo pensando proprio come
fosse eccitante vedere me, sua moglie, con le cosce oscenamente aperte
mentre davanti ai suoi occhi, del suo uomo, io mi stavo facendo sborrare sul
volto godendone e gustandone i sapori…
Ci ritrovammo tutti e tre sdraiati (io in mezzo) a guardare quel soffitto
così
sporco….
eheheh e senza parole..eheheh..Gigi non aveva più gli occhi rossi
per l'emicrania ma ormai li aveva rossi dall'eccitazione appena assaporata e
goduta, così andò a letto fare dolci sonni.
La mattina ci si ritrovò al bar fare colazione…tutti e tre…il mio
imbarazzo andò via davanti alla simpatia del Gigi..:o)
Ormai avevamo definitivamente capito che eravamo entrati in un gioco erotico
completamente nuovo: Luca impazziva dall'eccitazione se qualcuno guardava
sua moglie, se le guardava le cosce, se i benzinai o i camionisti
sbirciavano tra le sue gambe ammirando il pelo sotto le mutandine
"distrattamente" esposte, se occasionali passanti le vedevano il seno
lasciato scoperto dalla camicetta o dal vestito.
A me, sua moglie piaceva
sapere che Luca ero eccitato perché un camionista o un benzinaio la stava
guardando tra le cosce ma soprattutto, scoperta la mia vera natura di
"puttana", piaceva essere guardata e rimirata dai maschi.
La strada corre accanto a noi, da lontano le luci di un autogrill ci fanno l'occhiolino, Luca metet la freccia, siiiiiiiii dobbiamo fare bemzina e magari cenare …e allora viaaaaaaaaaaaa a caccia
di nuove avventure.
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