Quella volta dovetti subirmi il clistere.
rilasciato 27.01.2013 in categoria sesso raccontoBuon Giorno a tutti amiche ed amici.
Mi chiamo Luisa, ho compiuto 24 anni da pochi giorni, e vengo con questa mia per raccontarvi cosa mi è successo voglio solo premettere che non è una storia a scopo sessuale.
Il tutto è iniziato una mattina del mese di Settembre quando mia mamma doveva mettere i panni a lavare, e si è accorta che le mie mutandine avevano delle leggere macchie di sangue, io alla prima vista non detti molta importanza, lei invece iniziò con il terzo grado come quando perché.
Sapendo che il ciclo mi era passato da dieci giorni la cosa la preoccupò.
Di sua iniziativa mi prese un appuntamento dal ginecologo, che era stato fissato per il Giovedì 6 Settembre alle 19,00 presso l’ospedale ed è ora che inizia il bello, essendo che io con la sola esclusione di una visita per la prescrizione della pillola non sono mai andata, e che per altro si era basata sulla sola lettura dei valori del sangue.
In questa occasione fu una visita nel vero senso della parola anche se il dottore era quello della mamma mi infastidiva non poco dovermi spogliare davanti ad un uomo di una certa età. Su consiglio di mia madre non mi presi impegni per il pomeriggio in modo da potermi dedicare alla cura del mio corpo,in torno alle 15 sento suonare il citofono mi madre va a rispondere e dalla mia camera sento una voce maschile che per altro riconosco nell’infermiere del palazzo davanti a noi, che la saluta famigliarmente avendo avuto bisogno due anni prima lei per una cura prescritta da un otorino per la perdita di udito da un orecchio.
Io essendo ancora presto ero sulla poltrona in camera mia che leggevo un libro, e mia madre che gli indica la mia camera ( quando Piero 55 anni portati bene mi saluta e mi chiede se sono pronta io cado dalle nuvole mai mi sarei immaginata che era venuto per me,) sia lei che mio papà per altro al momento non in casa avevano avuto bisogno di lui flebo,iniezioni, clisteri e lui mi dice che era stato chiamato dal mia madre perché mi avrebbe dovuto fare un clistere di pulizia per andare dal ginecologo
In quel momento li mi sono arrabbiata non poco, ecco pensavo tra me e me perché non voleva che io prendessi impegni nel pomeriggio.
Nel tempo che lui preparava l’occorrente tra le altre cose essendo pratico dei bagni di casa nostra sapeva dove mettere le mani, mia madre aveva già preparato l’acqua calda Entrambi in camera mia, lui con il supporto per appendere le flebo, che all’occorrenza aveva la sacca con dentro del liquido color arancio in mano un tubetto di crema e lei con una pentola, Piero gli dice di versare il contenuto nella sacca, dopo di che lui esce dalla mia camera e rientra con una specie di traversa come quella che si usano per le persone anziane perché non sporchino il materasso
e la distende sul mio letto e mi invita a distendermi alzando la maglietta e togliere le mutandine sempre con mia madre
che fa da assistente, la presenza di mia madre non mi infastifìdiva, certamente non stavo provando piacere sapere di mostrare le mie intimità ad un uomo anche se conosciuto.
Mentre ormai rassegnata a quello che mi stava succedendo
culo all’aria orifizio bene in mostra chiesi ad entrambi il perché. Lui molto serenamente mi spiegò che era una prassi normale che alla prima visita si venisse clisterizzate, alcune essendo ancora vergini il dottore avrebbe potuto fare un esplorazione rettale per sentire l’utero. dopo 15 minuti di sondino infilato nel mio ano e vedendo che la sacca era vuota
pensai adesso mi posso alzare invece mentre Piero si risistemava il materiale venni trattenuta per dieci minuti su letto in modo che l’acqua ammorbidisse.
E poi fuoco e fiamme, nel complesso non mi è dispiaciuto mi sono sola arrabbiata per il modo.
La visita sarà per il prossima esperienza anche perché non si è solo trattato di un disturbo vaginale ma anale.
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