La maestra di piano
rilasciato 03.02.2013 in categoria sesso raccontoEra un caldissimo pomeriggio di maggio. La scuola era ormai terminata e Luca aveva in testa sole le vacanze che sarebbero iniziate a breve.
Quel pomeriggio avrebbe avuto l’ultima lezione di piano dell’anno. Suonava piano da 7 anni, ma non era mai diventato molto bravo. Da 7 anni una maestra di pianoforte, amica di sua mamma, gli dava lezioni una volta a settimana.
Luca e Giovanna, la maestra, si conoscevano da sempre; per Luca era sempre stata una amica di famiglia, ma dagli ultimi 2 anni, con l’arrivo dell’adolescenza, era diventata anche qualcosa di piú.
Giovanna infatti era veramente molto bella. 40 anni portati benissimo, sedere sodo e perfetto, quarta di reggiseno ma soprattutto uno sguardo da togliete il fiato.
Con Luca si comportava spesso come una coetanea: scherzi, battute e scambi di pensieri.
Non era sposata e in quel periodo, neanche fidanzata.
Da due anni, era diventata il sogno di Luca. E la complicitá che avevano, non l’aiutava. Molte volte quando faceva caldo, Giovanna si presentava a casa sua con gonne e camicette scollate.
Uno spettacolo. Molte volte Luca era costretto ad andare in bagno…per alleviare i suoi “problemi”.
Quel pomeriggio non c’era nessuno in casa. Giovanna si presentó come al solito alle 15. 30. Luca rimase ammutolito alla sua vista. Indossava una camicetta bianca, praticamente trasparente, scollatissima e che faceva vedere senza problemi il reggiseno nero che aveva sotto.
Inoltre aveva una mini gonna nera, che non le arrivava neanche al ginocchio.
Sembrava veramente una puttana.
Non rimase affatto sorpresa allo sguardo di Luca, anzi, sorrise e andó in camera sua.
La lezione scivoló via tranquilla per 45 minuti. Poi Giovanna chiese dell’acqua. Quando Luca tornó dalla cucina, le cose erano cambiate.
In camera sua trovó Giovanna con solo mutandine e reggiseno.
“Hey Luca, scusa, ma avevo veramente tanto caldo…”
“Nessun problema..” disse lui, sconvolto e super eccitato.
“Sai, ho notato come mi guardi negli ultimi tempi….
credi che non sappia perche’ ti rifugi sempre in bagno durante le nostre lezioni?”
“Cosi oggi ho deciso di premiarti Luca…. sei migliorato molto quest’anno e credo che potremmo finire quest’ultima lezione festeggiando”.
Dicendo questo si tolse le mutande e anche il reggiseno. Si avvicinó a Luca e lo buttó sul letto. Gli apri i pantaloni e inizio a giocare con il suo cazzo, prendendolo in bocca.
Luca ero scioccato e eccitato.
L’aveva giá fatto prima. ma la svolta che aveva preso la situazione lo aveva completamente bloccato.
“Non male Luca, questo e’ veramente un bel cazzo”, continuando a spompinarlo.
A queste parole Luca si risveglió. Le prese la testa e la bació. Si baciarono per vari minuti, poi Luca decise che era il momento di prendere l’iniziativa. Si mise a leccarle la figa, completamente rasata. Inizió anche a penetrarla con due dita. Giovanna inizió a godere.
Luca ci sapeva fare.
Dopo 10 minuti, Giovanna venne sulla faccia di Luca con un orgasmo spaventoso. Ma non era ancora sazia, voleva di piú.
Fece sdraiare Luca a pancia in su e si impaló sul suo cazzo. Dopo qualche colpo lento e leggero, cambiarono posizione. Giovanna si mise a pecora e Luca inizió a dare colpi piú forti. Lo fecero per almeno 10 minuti. Quando Giovanni capí che Luca stava per venire, gli prese il cazzo e lo prese in bocca.
Con un pompino lo fece venire nella sua bocca. Bevve tutto e pulí tutto.
Rimasero sdraiati sul letto a baciarsi per un’altra mezz’ora.
Da quella volta, le lezioni di piano divennero diverse. Quando non c’era in casa nessuno ne approfittavano sempre per divertirsi.
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