Il cugino Renzo (I parte)
rilasciato 21.02.2013 in categoria sesso raccontoL’estate in cui avevo compiuto i miei 18 anni finalmente ottenni il permesso di trascorrere le vacanze con mio cugino Renzo, più grande di me di due anni, alto, biondo, brillante e spregiudicato con le donne.
Io ero l’esatto contrario, lui era fidanzato con la Federica, il suo ritratto, alta bionda, atletica e simpatica al punto dal farmi battere il cuore solo parlandole.
Al mare eravamo tuttavia da soli, Federica studiava all’estero e lo avrebbe raggiunto in vacanza solo a metà agosto.
Renzo era fedele quindi le nostre uscite serali terminavano con una birra, due chiacchiere e nient’altro. Tornati a casa, Renzo cominciava con la sua solita solfa serale:
Giò ce l’ho duro e quella stronza studia in Irlanda!
Mentre lo diceva si massaggiava il pisellone nascosto fra i tessuti dei suoi slip alla moda.
Giò, mi ci vuole una sega sennò non mi addormento!
Il sonno prendeva il sopravvento e si dormiva fino all’indomani.
La mattina correvo a comprare i cornetti e preparavo la colazione solo per vedere il sorriso di mio cugino illuminarsi. Mi sono alzato con la mazza dura! Mi ci vorrebbe un pompino della Federica!
Io deglutivo pensando a quella ragazza così fine e carina prendersi cura del suo pisello prepotente.
Io che non avevo la ragazza sognavo di poter un giorno spiare Renzo e la Federica immaginandoli uniti in un amplesso, la cosa mi eccitava e solo il pensiero di vederla posseduta da lui mi eccitava.
Io vivevo una sessualità frustrata sperando che le cose potessero cambiare e la vicinanza a mio cugino mi incoraggiava a sperare in un cambiamento nella mia vita.
La svolta mi sorprese una calda serata di fine luglio. Rientrati dalla disco, come ogni sera Renzo ed io ci si faceva la doccia sulla terrazza – ovviamente nudi – In quei momenti mi piaceva guardare il suo uccello adulto che conosceva i piaceri dell’accoppiamento; mentre ci lavavamo Renzo disse: Basta, questa sera ci vuole la sega, sono troppo pieno, tu quando ti sei fatto l’ultima?
Io imbarazzato risposi che non mi toccavo da quando ero arrivato e che ero nelle stesse condizioni.
Rientrati in casa accendemmo la tv, Renzo aveva il vizio di restare nudo e lo faceva con una tale disinvoltura da non sembrare volgare. Io non riuscivo a staccare gli occhi dal suo pene che benché a riposo era un capolavoro.
Si fumò la sua sigaretta e si lascio andare sul letto. Spegnemmo le luci.
Ho il cazzoduroo!
Se continui vengo e ti faccio una sega così ti calmi!
Dai, fai presto!
Volai dal letto, il buio mi avrebbe aiutato, se mai avesse detto qualcosa avrei detto che era uno scherzo ma scherzo non fu perche quando entrai nella sua camera, nella penombra vidi che si stava già segando.
Continua tu! Mi disse.
Me lo trovai fra le mani, caldo, cominciai a fare su e giù, emozionato con il cuore in gola, anch’io ero nudo, entrambi dormivamo nudi.
Ci sai fare, per caso vai nei cessi dei cinema a tirare seghe ai vecchietti?
Risposi con spirito ansimando: Come lo hai capito?
Rimasi deluso però dal fatto che di lì a poco avvertìi le contrazioni che annunciarono la copiosa eiaculazione che ebbi problemi a gestire a causa della poca esperienza.
Corsi in bagno ridacchiando e non resistendo, assaggiai un po’ del suo nettare bianco.
Non feci in tempo a sciacquarmi che Renzo mi chiamò: Dai che tocca a te ora!
Il cuore mi stava esplodendo corsi come un ragazzino e mi sedetti accanto a lui che era ancora nudo.
L’aria era satura di umori maschili lui cominciò a smanettarmi il pisello come un razzo mentre chiacchierava raccontandomi della Federica che non segava come segavo io, la sua dolcezza vestita da arroganza mi prese il cuore al punto da non riuscirmi a controllare un orgasmo mai provato tra le risate del cugino.
Schizzai ovunque colpendo coi fiotti del mio sperma anche Renzo. E’ capitato anche a me la prima volta che mi hanno segato sai?E non era una ragazza!
Ridemmo. Non avevo voglia di pulirmi, crollai in un sonno quasi farmacologico accanto a mio cugino.
FINE I PARTE.
Keine Kommentare vorhanden