SIGNORA PAOLA LA PADRONA DI CASA 001
rilasciato 30.07.2013 in categoria sesso raccontoSIGNORA PAOLA LA PADRONA DI CASA 001
Qualche anno fa mi sono trasferito con la mia compagna, una splendida modella del nord Europa che chiameremo Sanna, in una città del centro Italia.
Ci trovammo un appartamento al secondo piano in pieno centro in un palazzo signorile ad angolo su di una strada principale di proprietà di una amica di mia madre…
Questa, la signora Paola abitava tutto il primo piano, al piano terra c’era uno studio di medici ed al terzo due appartamenti sfitti, il secondo appartamento al nostro piano, era utilizzato come deposito…
Praticamente eravamo solo in due ad occupare tutto il palazzo….
( uno sballo )
Certo lo spazio non era molto abituati alla grande villa, ma le prospettive lavorative ci facevano sopportare la sistemazione provvisoria.
La prima sera dopo una cena al ristorante torniamo a casa e Sanna volle fare una doccia prima di andare a letto, Io la segui e come ci capitava spesso ci lavammo insieme con insaponate e massaggi vari,…. sarà stata la nuova situazione l’eccitazione della prima notte nel nuovo appartamento iniziai a toccare il suo corpo…le sue tette perfette, i suoi capezzoli duri, iniziai a succhiarli e massaggiarli….
facemmo l’amore sotto il fiotto d’acqua della doccia.
La piegai e la presi con lei a novanta gradi, le mie mani sulle sue belle chiappe sode…..tutto normale lo abbiamo fatto tante volte non ci eravamo mai preoccupati dei rumori e dai tempi, anche se in quel frangente abbiamo evitato di alzare la voce sapendo che il bagno affacciava nel cortile interno del fabbricato dove qualsiasi voce o rumore si amplificava.
Ci asciughiamo ed andammo a letto felici contenti ed appagati dall’amplesso avuto nella vasca da bagno.
Il giorno dopo nel pomeriggio andai a salutare la Sig. ra Paola per farle sapere che tutto andava bene…e lei parlando e rallegrandosi di aver conosciuto me e la mia “ bella “ragazza…mi disse, spiazzandomi…..Ho sentito che stanotte avete fatto la doccia alle due…!!!???…
Mi preoccupai di aver dato fastidio e la rassicurai che saremmo stati più attenti e meno rumorosi…..
Ma lei mi risponde…”non dovete trattenervi…mi fa piacere sentire due giovani che si amano….
”
Queste parole mi lasciarono con qualche dubbio, ma la salutai, lei mi baciò come una mamma, la ringraziai ed andai via.
Nei giorni successivi con Sanna ridevamo della cosa e pensavamo che la signora stesse sempre li ad ascoltare ogni volta che facevamo l’amore, il marito non c’era quasi mai o dormiva in piedi, il figlio altrettanto.
Spesso lo facevamo ad ora di pranzo in cucina Io la prendevo anche sul tavolo magari con violenza….
con forza …il tavolo si spostava e faceva rumore…ma la vita andava avanti naturalmente.
La signora Paola ogni tanto ci veniva a trovare e faceva sempre apprezzamenti su Sanna e su di me…” Come siete belli, che bella coppia…ecc.. ecc..”, si informava sul nostro lavoro e si preoccupava che ogni tanto rimanevamo da soli per l’impegno o i viaggi dell’altro.
Un pomeriggio di primavera, uno dei giorni in cui Sanna era a Milano per lavoro, la Sig.
ra Paola venne a bussare alla mia porta.
Le aprii e lei subito senza pensarci due volte mi portò in bagno con la scusa che i tubi dell’acqua facevano rumore….
Era una donna normalissima sopra la cinquantina molto più piccola di me con due occhi celesti ed un capello bianco curato e soffice…
Quel pomeriggio aveva una camicetta bianca ed una gonna beige sotto al ginocchio..
Si tolse le scarpe ed entro nella vasca ad armeggiare con i rubinetti…mi tirò a sé per farmi sentire che quando aprivamo l’acqua si sentivano dei rumori…
Iniziai a sentire il suo profumo da donna matura lei mi cingeva il collo per avvicinarmi alla parete….
Poi “casualmente “ aprì l’acqua della doccia che ci bagnò entrambi..
Cosa ho combinato disse e si girò verso di me, eravamo tutti bagnati, l’acqua continuava a cadere sui nostri corpi la sua camicetta era diventata trasparente, si vedevano due seni ancora ben torniti, due capezzoli chiari spingevano il tessuto, non aveva reggiseno.
Mi toccava il corpo sotto la maglietta bagnata mi stuzzicava i capezzoli ed il ventre, era una situazione irreale…la signora Paola mamma e moglie irreprensibile era seminuda sotto il getto dell’acqua.
Mi guardava con uno sguardo lascivo e mi toccava…. ” Da i fammi vedere come fai l’amore sotto la doccia con la tua ragazza” queste furono le sue sole parole. Poi mi mise la mano fra le gambe ed afferro con forza i miei testicoli….
Non capivo più niente, il mio cazzo diventò durissimo in un secondo, le mie mani presero a massaggiarle i suoi seni un po’ scesi ma ancora gonfi, iniziai a leccare quei capezzoli rosa e duri poi la girai e le abbassai la gonna che lei già aveva sbottonato.
Mi trovai davanti un culetto bianco e morbido …. l’acqua schizzava sulla sua schiena inarcata. La penetrai fra le gambe leggermente divaricate ed entrai nella sua morbida figa da cinquantenne………….
Era stretta, ma soffice quel suo corpo bianco burroso, era in preda delle mie spinte si dimenava Lei mugolava…Io spingevo ed iniziai a massaggiarle il buchetto del culo che non sembrava mai essere stato esplorato, era rosa e chiuso…. Piano piano, le infilai il pollice della mano destra dentro e lei non diceva niente oltre ad ansimare a ritmo… allora usci dalla figona bollente ed appoggiai la cappella al suo sfintere… Lei con una voce flebile disse …”sono la Tua vergine sotto la doccia “
Aveva cinquant’anni ed era ancora vergine di culetto.. iniziai a spingere la cappella dura tra le chiappette aperte dalle mie mani …la misi sotto l’acqua tiepida che pioveva dall’alto e la cosparsi di bagnoschiuma…
Entrava con molta facilità lei no aveva più forze ed in un minuto il mio cazzo era infilato fino in fondo all’intestino ….
La porcellona gemeva ma le piaceva e spingeva ritmicamente il culo contro il mio ventre …ero tutto dentro e battevo sulle sue morbide chiappe.
Lei godeva , le piaceva e mi diceva porcate……fino a quando non riuscì più a tenermi …la presi la girai e le infilai il cazzo in bocca…era accovacciata nella vasca, tutta bagnata a gambe larghe la mia cappella l’ammutoliva tenendo le labbra aperte allo spasimo…e poi un fiotto di sperma che le riempi la gola … cercò di ingoiare tutto, ma non abituata ne lasciò cadere tanta sul suo corpo…
Non è mai più venuta a casa mia quando non c’era la mia ragazza…..
Ma si è fatta scopare sempre e solo sulle scale del palazzo….
…..Questa però sono altre storie….
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