ALLA FESTA DI MARTINA UNA PIACEVOLE SORPRESA!!!
rilasciato 08.10.2013 in categoria sesso raccontoTutto è cominciato per caso… per gioco!
Era la festa di compleanno della mia vecchia amica fin dai tempi della scuola Martina, per i suoi 34 anni vista la bella stagione (giugno) decise di organizzare una festa nella sua casa in montagna. Eravamo molti circa 30 persone io andai solo perchè mia moglie era a cena con i suoi colleghi. Quella sera c'erano anche i genitori di Martina una simpatica coppia che conosco fin da quando ero piccolo,lei, Stefania, molto giovanile con un bel fisico.
Durante la serata conosco una ragazza di nome Sara, sua amica “di paese” (passavano buona parte dell'estate nella stessa comitiva) una simpaticissima 22nne dal viso molto carino ma con un corpo un pochino su di peso, tra noi nasce subito una certa simpatia e la serata passa in allegria e tra un bicchiere e l'altro ci ritroviamo a parlare si sesso di esperienze e desideri! Tra le tante domande le chiesi spudoratamente se fosse mai stata con un uomo sposato per sondare un po il terreno visto che il discorso cominciava a piacermi e nella mia testa già frullava l'idea di scoparmela e con mia grande gioia lei mi rispose di no, aggiungendo che c'era sempre una prima volta!
A quella risposta seguì il mio invito a continuare il discorso in un posto un po più riservato, lei accettò e così mentre tutti erano fuori in giardino a bere e mangiare, senza dare nell'occhio salimmo al piano superiore nella camera da letto dei genitori di Martina.
Lei indossava una dei jeans e una canottiera che lasciava intravedere dalla scollatura un seno generoso, una volta entrati la strinsi a me cominciai a baciarle e leccarle il collo accarezzando i suoi grossi seni da sopra la canottiera, lei si lasciava leccare piegando la testa all'indietro e accarezzandomi il cazzo già in tiro dall'eccitazione da sopra i pantaloni. Senza indugiare troppo e consapevole che qualcuno avrebbe potuto interromperci, lo tirai fuori dalla patta e spinsi la sua testa verso di lui senza dover ins****re troppo, si vedeva che lei lo desiderava.
Lei si chinò e cominciò a fare un pompino delizioso, andammo avanti per una decina di minuti quando l'afferrai da un braccio per farla risalire e baciarla le tolsi la canottiera, il reggiseno e cominciai a leccargli i suoi bei capezzoli scuri, gli allentai i jeans, dopo di chè le sussurrai nell'orecchio che l'avrei scopata lei sorrise senza dire una parola e se li tolse, io feci lo stesso, poi ripresi a baciarla e toccandola tra le cosce mi accorsi che era completamente bagnata gli la leccai bene bene per poi farla girare, lei all'inizio non capiva, poi le sussurrai che non volevo la sua fica ma il suo culo! Lei non disse nulla e la cosa mi fece eccitare ancora di più! Cominciai a penetrarla da prima piano per poi accelerare sempre con più foga, finchè il suo silenzio si trasformò in gemiti.
Mentre scopavamo, Sara era a pecorina piegata in avanti, con la testa appoggiata sui cuscini e io in ginocchio sul letto, quindi non potè notare la porta aprirsi piano piano! Pur non cessando di muovermi avanti e in dietro, il mio cuore cessò di battere e mille pensieri invasero la mia mente, vidi che era Stefania, la mamma di Martina, che probabilmente aveva sentito qualcosa, guardare dentro e fermarsi sulla soglia senza aprire troppo la porta e senza dire nulla.
I nostri sguardi si incrociarono per diversi secondi, metre Sara continuava a gemere Stefania mi sorrise e se ne andò richiudendo la porta. Quella situazione mi restituì uno stato di eccitazione che poche volte nella mia vita avevo provato! Continuai così a scopare il culo di Sara con ancora più foga e veemenza, fino a raggiungere l'orgasmo e sborrargli dentro! Fu davvero una bella scopata, entrambi con un sorriso a 32 denti. Ci rivestimmo di corsa e scendemmo per raggiungere gli altri, Sara fu la prima a scendere mi precedeva di pochi passi, la quale incrociò la mamma di Martina nel salotto che sorridendole le chiese se si stesse divertendo.
Sara arrossi e le rispose con un si, aggiungendo che si sentiva stanca e che sarebbe andata a casa, e Stefania gli sorrise e replico che a volte le feste possono essere molto faticose. Una risposta da vera stronzetta, ma dentro di me pensavo che se fosse stata davvero stronza ci avrebbe interrotto sopra e magari si sarebbe anche messa ad urlare, creando un bel casino, invece non lo fece e la cosa mi rasserenava molto, oltre che intrigarmi.
A me non disse nulla, se non accennare un sorriso. Salutai Sara e mi diressi verso il giardino, quando Stefania mi fermo facendomi una domanda retorica, con voce maliziosa: ma non sei sposato? io con altrettanta malizia le risposi: si certo, ma certe cose si fanno anche da sposati! aggiungendo un: non è vero? al quale lei rispose: certo, si trova la persona giusta! e andando via sorridendo…..!!!
Prendendo la palla al balzo a fine serata le lasciai in mio numero di telefono e lei mi chiamo qualche settimana dopo, ma questo è un altro racconto.
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