per un paio di sandali
rilasciato 09.11.2013 in categoria sesso raccontoQuando diventi una puttanella travestita e inizi a farti inculare da grossi cazzi, capita a volte di provare prurito al buchino; probabilmente mia mamma vide che mi grattavo e apprensiva come solo le mamme sanno essere, una mattina mi portò dal medico.
Non immaginavo che per prescrivere una crema il dottore mi dovesse prima visitare ma spiegò alla mamma che essendo al cortisone voleva essere sicuro cosa avevo: “vai dietro al separè spogliati e sdraiati sul lettino che arrivo.
I ragazzini a 15anni devono mangiare tanta frutta e verdura” diceva a mamma, senza sapere che carote e cetrioli il mio culetto ne mangiava e le banane spesso le succhiavo sbucciate per provocare i maschietti. Sono sdraiato nudo con le sole mutandine, il dottore professionale, si infila i guanti “togliti le mutandine”, mi tiro su a gattoni e le levo. Fa un colpo di tosse e cambia qualcosa nella voce quando da dietro mi guarda mentre calo lo slippino: “adesso lubrifichiamo bene” mi unge il culetto con una crema, prende un altro unguento e invece di posizionarsi dietro, si mette all'altezza del mio viso, con un dito scivoloso mi entra nel buchino e inizia un piacevole avanti e indietro.
Ho la sua patta gonfia e odorosa davanti al viso. non mi ricordo se io ho aperto il camice o se quel cazzo poderoso già spogliato dagli slip e pantalone precedentemente, sia uscito da solo,vedo una cappellona scura, poi so che mi entra in bocca senza quasi che me ne accorga, rilassato come sono dal ditalino che professionalmente il dottore mi stà facendo, mi sveglio dal torpore quando lo spinge, mi tiene la nuca e mi scopa in bocca con forza, non è un cazzo lungo ma largo si, ho le labbra tese per poterlo succhiare.
Il suo ditone fa avanti e indietro, a bassa voce: “bravo succhia bene, io visito questo bel buchino”. IL mio nasino e sui suoi peli grigi, quando mi sborra in gola,tanta,tanta sborra che mi fa bere, mi lascia solo dopo che ho deglutito, mia mamma è al là del separè non se accorta di nulla, mi scappa un colpo di tosse mentre sto leccando le ultime gocce di sborra,che escono dalla cappellona,intanto è finita anche l'ispezione anale,do le ultime leccate alla cappellona,lui mi palpa il culo e mi chiede se mi son già fatto inculare da qualche cazzone, mi vergogno e mentre gli sussurro di sì, ho di nuovo il suo cazzo tutto in bocca e il suo dito nel culo, ora è tardi dobbiamo uscire.
IL medico sta parlando con mia mamma, io ancora col gusto della sborra mi sento troia, sogno di essere la sua infermiera perennemente accucciata
sotto la scrivania a succhiargli il cazzo, pronta a fare prelievi di sperma e a curare l'impotenza di qualche vecchietto.
Stò ancora sognando quando usciamo, di fronte allo studio medico,aldilà della strada c'è un calzolaio, in vetrina intravedo un paio di sandali bianchi col tacco esagerati per come sono alti.
IL pomeriggio non resisto, in bicicletta torno alla vetrina a vederli, mi affascinano, chissa come mi sentirei puttana sopra a dei tacchi così alti, non si vede il prezzo (io soldini ne ho davvero pochi) ne il numero, quando vedo che dentro non c'è nessuno, entro: “buongiorno vorrei vedere quanto costano quei sandali in vetrina?”. il signor tonino guarda sotto la suola; il prezzo è eccessivo, ho intravisto il numero e mi calzerebbero.
“per chi sono” “vorrei regalarli a mia zia per il suo compleanno”.
tonino forse sospetta qualcosa “provali tu, come numero penso ti vadano bene, poi li fai vedere alla zia” non resisto, li indosso mi sento figa. c'è uno specchio, sono bellissimi, tiro su la maglietta lunga, scopro la calzamaglia attillata che porto quando vado in bici,con tacchi così:il mio culo sporge è più pronunciato e si vedono gli elastici del perizoma che porto sotto.
Al signor tonino gli si impasta la voce “ti calzano bene?”.
Me ne porta un'altro paio,mi siedo me li calza lui, gli piacciono i miei piedi, poi inavvertitamente un mio piede nudo s'appoggia sul suo cazzo, è duro, fingiamo indifferrenza tutti e due, però il piede fa il suo effetto lui è in bambola. “signor toninoo!! voglio mettermi ancora quelli bianchi, questi non mi piacciono!”.
mi guarda con gli occhiali un pò appannati poi capisce mi rimette quelli bianchi, quando mi rialzo è inginocchiato mi accarezza gambe e culo, mi spinge di là nello stanzino e mi palpa “che culo che hai, meglio di una figa”.
Con questi sandali mi sento sexi e troia e lo lascio fare,infila la mano sotto il pantalone aderente accarezza le chiappe,sposta il filo del perizoma e cerca il mio buchino,con la mano accarezzo la sua protuberanza dura facendolo ansimare.
DIN DON… suona il campanello dell'entrata, lui esce io mi ricompongo, esco, al banco è di nuovo solo. “le scarpe sono bellissime però costano sigor tonino”è rosso in viso “vieni stasera alle sette che sul prezzo c'accordiamo” “va bene ho lezione di musica poi passo da lei”.
gli piaccio. esco sculettando.
Alle sette sono puntuale, voglio i sandali!!
dal tacco altissimo, in negozio ci son già le luci soffuse, tonino mi aspetta di là. Con mia sorpresa oltre hai sandali trovo calze a rete, bustini, reggiseni.
“ciao, scegliti quello che vuoi, indossalo ed tuo”. Incredibile la scelta che ho, mi ci perdo per un quarto d'ora, poi ne esco vestito da puttana: minigonna in pelle nera, bustino nero con i brillantini, calze nero fumo con la riga dietro,un gilet in pelliccia e una parrucca a caschetto nera.
quando mi vede è senza parole,ma: “Dai è tardi” non capisco che fretta abbia,mi mette una mano sulla mini attillata e mi spinge fuori, usciamo è abbastanza buio, mi carica in macchina e va verso il parco poco lontano,allungo la mano e gli accarezzo il cazzo “dopo, dopo. siamo in ritardo”.
Ferma la macchina e mi indica un mercedes “in quella macchina c'è quello che paga tutto quel che hai preso! vai a ringraziarlo”.
Capisco al volo: metto il rossetto, esco sculettando,i sandali mi fanno troia, la macchina ha i vetri scuri, apro lo sportello riconosco il cazzo!é il dottore,sdraiato col cazzo duro in mano,
“mia bella zoccoletta sei arrivata… sente tanto la mancanza della tua boccuccia”
mi inginocchio sul sedile a fianco e lo prendo in bocca, mmmhh che buono, lui mi palpa il culetto voglioso, lo succhio insalivandolo, è largo e così scivola meglio.
“Che bel culetto e come succhi bene. sei giovane ma sei già così troietta!” – “grazie dottore per i sandali e i vestiti, le succhierò il cazzo tutte le volte che vorrà” – “mia bella puttanella sai che devi darmi anche il culetto?”
– “non mi farà male dottore, sono ancora una ragazzina ed è così grosso”.
Ma ho voglia, ho anch'io il cazzo duro, vado sopra al dottore e mi impalo sul suo cazzo, mi fermo respiro poi piano inizio un su e giù, sborriamo insieme, lui mi riempie il culo,io sborro sulla sua pancia pelosa, facciamo lingua in bocca è ancora eccitato e lo sego.
“Ti aspetto giovedì sera per un'altra visita, tua mamma sa che puoi venire da solo” và bene, un bacio alla cappellona e lo saluto, sta facendo tardi e c'è ancora tonino. Riattraverso lo spiazzo,insicura sui sandali, un pò di sborra cola dal buchetto, tonino mi aspetta col cazzo duro,mi metto a pecora e lo spompino, non ha un bel cazzo ma non importa, sento il rumore del suo finestrino che s'abbassa “guarda è arrivato un altro cazzo” è un posto di guardoni, tonino lo sa “non lo vuoi in bocca, dai succhialo”.
è un bel cazzo si stà masturbando,non so che fare,”dai succhialo..fai la troia” rialzo la testa e mi entra in bocca con decisione,succhio e intanto sego tonino,il mio culo sente aria fresca. il finestrino dietro si sta abbassando, poi una lingua ruvida mi lecca il buco del culo. Guardo fuori ci sono altri due maschietti che si segano,mi sento puttana desiderata da tanti cazzoni, lascio il cazzo che ho in bocca, inditreggio col culo e lo appoggio sul finestrino aperto,un cazzo duro punta il mio buco,spinge e mi apre in due, c'è la sborra precedente per fortuna.
Mi alterno: quando in avanti spompino non possono incularmi, se mi appoggio dietro non posso più succhiare, sono in sei, girano scelgono loro cosa vogliono, sul 126 avrebbero forse potuto prendermi contemporaneamente, se ne vanno soddisfatti e mi lasciano piena di sborra,un paio mi han voluto riempire il culetto inculandomi con violenza,altri insultandomi mi son venuti in bocca.
OHH… tonino, poverino, si è sborrato sui pantaloni, temo che sia a sua volta guardone.
faccio per pulirmi, mi fa sdraiare e leccandomi mi pulisce lui, e visto il mio cazzo duro lo succhia.
Giovedì sera in ambulatorio, di proposito il dottore mi lascia per ultimo, provo un pò di vergogna mentre aspetto, passa quando: dietro il paravento dello studio medico, scopro della bellissima lingerie, un paio di stivali neri laccati che arrivano a metà coscia,e delle manette! il dottore mi vuole vestito da troia e immobilizzata sul lettino,è il mio sogno un maschione che mi vuole immobilizzata! mi abbrraccia e mi fa limonare mentre mi palpa il culo nudo, poi mi inserisce nel buchino un cuneo, mi vuol vedere sculettare – “tutte così le vorrei le troiette” – a pancia sotto mi ammanetta al lettino, poi estrae il suo bel pisellone e mi scopa in bocca, la mia testa sporge e il pompino viene bene.
Si pone il problema quando tolto il cuneo,vuol metterci il suo pisellone,ho le gambe legate e divaricate deve salirmi sopra, è un pò grasso e prima del suo cazzone nel culo sento la sua pancia pelosa coprirmi come una pelliccia….
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