Il “buon vicinato” ..

Da pochi anni è venuta ad abitare nell'appartamento dirimpetto al mio, una coppia di anziani, lui oltre la sessantina, e lei poco meno di sessanta. Lui è uno spilungone alto, dalla parlata incomprensibile, qualsiasi cosa dica. Lei è ancora una bella donna, soda e carnosa, ma vestita sempre in modo sobrio, perché lui è gelosissimo e guai se la si guarda.
Un giorno questa signora rimase chiusa fuori dall'appartamento, e non riusciva ad infilare la chiave nella toppa.

Allora, rientravo proprio dal lavoro in quel momento, le dissi “signora, se vuole posso darle un aiuto”. Diedi un'occhiata, e vidi che qualcuno aveva infilato una vite nella serratura, e dentro la stessa serratura c'era una mezza chiave tipo “da scasso”. Le dissi “signora, qualcuno ha tentato di forzarle la serratura”, forse è il caso di chiamare qualcuno. Lei si agitò subito, ed allora le dissi “ok, ci penso io”. In capo a dieci minuti, avevo risolto la situazione, mentre lei continuava ad essere in preda dell'agitazione.

Mi disse “entri in casa con me, ho paura che ci sia qualcuno”. Entrai, ma in effetti, non essendo riusciti a forzare nulla, non c'era pericolo che qualcuno fosse entrato. Le dissi “ha visto signora? Tutto è finito bene”. Lei allora si avvicinò e mi abbracciò forte, ringraziandomi. Nell'abbraccio, sentii le tette dure e grosse della signora premere sul mio petto, ed il mio uccello ebbe una reazione inconsulta, anche se conoscendolo bene, me lo sarei aspettato.

Lei si accorse del mio cazzo duro che premeva contro la sua pancia, e due secondi dopo mi ritrovai con la sua lingua in bocca in una pomiciata fenomenale.
Mentre la limonavo, presi le sue tette in mano, slacciai la camicetta e le tirai fuori, iniziando a ciucciare i capezzoli. Lei era già arrapata come una biscia, e mi porto in salotto, dove si sedette sul divano, aprendo le gambe e tirando su la gonna del tailleur.

Sorpresona !! Aveva le autoreggenti e un paio di slippini, che le sfilai con la bocca. Iniziai a leccarla e lei saltava come una molla ad ogni mio colpo di lingua. Poi, mi fece sedere sul divano, mi slaccio i pantaloni e tirò fuori il mio arnese, iniziando un pompino reso fantastico dalla voglia enorme che questa zoccola repressa aveva. Le chiesi “ma da quanto non scopi, Elvira?”, e lei “Quell'impotente di Cesare non prende nemmeno il viagra, dice che lui è contento così.. “.

Quando lo ebbi duro che non ne potevo più, la girai e la scopai a pecorina. Quasi subito le sborrai sulle chiappe, tanto ero eccitato, ma dopo che me l'ebbe succhiato ancora, il mio ciccio si tirò sù, ed allora le dissi “adesso voglio il culo”. E lei “guarda che non l'ho mai dato prima..”, ed io “non ci credo, lo voglio”. Aveva un culo bellissimo malgrado l'età, sodo come pochi. Le allargai il buchino prima con un dito, poi con due, poi insalivai la punta del cazzo e sputai sul buco, e me la inculai.

Durante l'inculata venne due volte.
Poi le sborrai in bocca io. Andai a lavarmi, e tornai a casa, proprio poco prima che tornasse il suo uomo.
Qualche minuto dopo, suonò il campanello… pensai “cazzo, vuoi vedere che l'ha beccata nuda col culo sfondato e adesso viene a rompermi i coglioni…?”. Andai ad aprire, ed erano tutti e due fuori della porta.
“Elvira mi ha raccontato..” disse lui con tono severo. Lei, rossa in volto e imbarazzatissima.

Io allora lo guardai e con una faccia quasi supplice dissi “Cesare, posso spiegarle…” ma lui mi interruppe. Disse “non serve.. non so dove Elvira abbia la testa ultimamente ( ce l'aveva fra le mie gambe a succhiarmi il cazzo, cornuto di merda..), ma questa scioccona è rimasta chiusa fuori perché, innanzitutto ha lasciato le chiavi in macchina, e,seconda cosa, sa benissimo che quella vite la mettiamo noi per non farci forzare la porta….

“. Vidi lei che sorrideva di sottecchi, allora capii tutto. La zoccola l'aveva fatto apposta per farsi scopare da me.
Allora io dissi “beh, comunque è bene che abbia potuto contare su di me..l'ho aiutata a risolvere il problema”.
E Cesare, il cornuto, disse la frase epica, in quel momento:”Eh, se non ci fosse ancora il “buon vicinato”, come nel suo caso, chissà dove si andrebbe a finire..la ringrazio di vero cuore.


Adesso per scoparmi Elvira, non occorrono più scuse.
Basta sapere quando ha bisogno della mia “chiave” e da buon vicino………….

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